Benjamin Constant: differenze tra le versioni
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Dopo le continue e consuete esitazioni, Constant si abbandona in ottobre alla dolce e materna Charlotte, molto diversa dalla baronessa De Staël: «Il contrasto tra la sua impetuosità, il suo egoismo e la costante ossessione di sé [tutto riferito alla de Staël], e i modi pacati, dolci, modesti e schivi di Charlotte mi rendono quest'ultima mille volte più cara»,<ref>B. Constant, ''Journaux intimes'', 26 octobre [1806], OCBC, t. VI, cit., pp. 468-469.</ref> scrive il 26 ottobre 1806, aggiungendo 4 giorni più tardi: «Iniziato un romanzo sulla nostra storia. Ogni altro lavoro mi sarebbe impossibile».<ref>B. Constant, ''Journaux intimes'', 30 [octobre 1806], OCBC, t. VI, cit., pp. 470-471.</ref>
Resta difficile, se non impossibile - l'opera è andata perduta -, stabilire se si tratti di un testo, o un abbozzo, all'origine di ''[[Adolphe (romanzo)|Adolphe]]'' (1816), o di ''[[Cécile (romanzo)|Cécile]]'' (1810), o se sia un lavoro distinto e tuttavia già pregno di temi confluiti in entrambi i romanzi maggiori.<ref>P. Delbouille, cit., pp. 241-242.</ref>
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