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L'<nowiki/>''Asama'' ispezionò [[Mazatlán]] il 28 gennaio per poi procedere a investigare la desolata e arida baia di [[Puerto San Bartolomé]] in Baja California, dove il suo capitano, [[Yoshioka Hansaku]], intendeva anche fare rifornimento dalla [[carboniera]] britannica [[Lena (carboniera)|SS ''Lena'']]. Il 31 gennaio 1915 la nave colpì uno scoglio non segnalato all'entrata della baia e rimase bloccata. L'impatto aveva aperto una falla, inizialmente stimata di 15 m, che allagò completamente la sala caldaie e portò 1.2 m di acqua in sala macchine. Dopo il fallimento delle prove iniziali per disincagliare la nave, l'equipaggio iniziò a sbarcare le provviste e sistemarono le ancore di tonneggio per stabilizzare l'incrociatore ed evitare ulteriori danni al fondo. La carboniera [[Boyne (carboniera)|SS ''Boyne'']] arrivò quella sera e fu mandata a [[San Diego]] perchè riportasse l'incidente alle autorità giapponesi, dato che l'''Asama'' era senza corrente e la ''Lena'' non aveva alcuna radio.<ref name=":8" />
 
L'incrociatore corazzato ''[[Izumo (incrociatore)|Izumo]]'', ammiraglia della squadra comandata dal [[retroammiraglio]] [[Moriyama Keizaburo]], arrivò il 12 febbraio e richiese l'immediato invio di navi di recupero e salvataggio. L'incrociatore protetto ''[[Chitose (incrociatore)|Chitose]]'' e la nave rifornimento [[Konan Maru|SS ''Konan Maru'']] arrivarono il 18 marzo e furono seguite il girono seguente dalla gemella dell'<nowiki/>''Asama'', il [[Tokiwa (incrociatore)|''Tokiwa'']], e dalla nave per le riparazioni ''[[Kamakura Maru]]''. Il viceammiraglio [[Tochinai Sojiro]], che arrivò a bordo del ''Tokiwa'', sostituì Moriyama che doveva rientrare a casa. Il salvataggio della nave iniziò rapidamente all'arrivo della nave per riparazioni ''[[Kantō (nave)|Kantō]]'' il 24 marzo, che portò con se 250 carpentieri navali dall'[[arsenale di Yokosuka]]. Il 14 aprile oltre 1600 tonnellate di materiale erano state rimosse dall'incrociatore e ulteriori investigazioni mostrarono che la sala macchine di prora aveva una falla da 7,8 m per 0,9 m e la falla nel locale caldaie misurava 2.1 m per 10.2 cm. Non risulta quindi assurdo che, dato lo stato del fondo della nave, pompare 6764 t di acqua non fu abbastanza per svuotare la nave. L'8 marzo la nave fu fatta galleggiare con successo ma i lavori richiesero altri tre mesi per renderla appena in grado di prendere il mare. L'<nowiki/>''Asama'' testò la bontà delle riparazioni il 21 agosto, fuori dalla baia, e due giorni dopo partì alla velocità di 6 nodi per la base navale britannica di [[Esquimalt]], nella [[Columbia Britannica]], per riparazioni temporanee, scortata dal ''Chitose'' e dalla ''Kantō''. Durante il viaggio la nave dovette pompare tra le 710 e le 810 t di acqua per ora. Le riparazioni a Esquimalt ridussero questo numero a circa 100 t all'ora per quando, il 23 ottobre, l'incorciatore fu pronto per tornare a Yokosuka. Arrivò in patria il 18 dicembre e l'imperatore [[Taishō]] ricevette i suoi ufficiali al palazzo imperiale due giorni dopo.<ref name=":8" /> Le riparazioni permanenti, che inclusero il rimpiazzamento delle caldaie presenti con 16 [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie a tubi d'acqua]] Miyabara e la rimozione del tubo lanciasiluri prodiero, non furono completate fino al marzo 1917.<ref name=":2" /><ref name=":7" /> L'<nowiki/>''Asama'' servì come nave ammiraglia della Squadra Cacciatorpediniere (Suiraisentai) 2 dal 13 aprile al 4 agosto, prima che il 25 agosto fosse trasferita alla Squadra di Addestramento. Insieme alla ''Iwate'', la nave, tra il 2 marzo e il 6 luglio 1918, navigò verso le coste occidentali dell'America settentrionale e centrale, le Hawaii e le isole dei mari del sud.'''<ref name=":7" /> '''
 
=== Attività tra le due guerre ===
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L'<nowiki/>'''''Azuma''''' (吾妻) (a volte traslitterato arcaicamente come ''Adzuma'') fu un [[incrociatore corazzato]] (''Sōkō jun'yōkan'') costruito per la [[marina imperiale giapponese]] negli ultimi [[Anni 1890|anni '90 del XIX secolo]]. Dato che il [[Giappone]] non aveva una capacità industriale adeguata per produrre navi da guerra, la nave fu costruita in [[Francia]]. Partecipò in molte battaglie della [[guerra russo-giapponese]] e fu leggermente danneggiato durante la [[Battaglia di Ulsan]] e la [[Battaglia di Tsushima]]. L'<nowiki/>''Azuma'' iniziò la prima di cinque crociere d'addestramento nel 1912 e non vide il combattimento durante la [[prima guerra mondiale]]. Non fu mai formalmente riclassificata come [[nave scuola]] anche se servì esclusivamente in quel ruolo dal 1921, fino a che fu disarmata e resa un pontone nel 1941. L'''Azuma'' fu ampiamente danneggiata durante un bombardamento nel 1945 e l'anno seguente fu demolita.
 
== Storia e progetto ==
Il piano di espansione navale del 1896 fu stilato dopo la [[prima guerra sino-giapponese]] e includeva quattro incrociatori corazzati, in aggiunta a quattro corazzate, tutte da ordinarsi a cantieri d'oltremare dato che il Giappone non aveva le capacità per costruire domesticamente. Ulteriori considerazioni sul programma navale russo portarono la marina imperiale a pensare che navi ordinate non sarebbero state abbastanza. Limitazioni budgettarie bloccavano l'ordine di ulteriori corazzate e quindi si decise di aumentare il numero dei più convenienti incrociatori corazzati da quattro a sei, con l'idea che l'introduzione della superiore [[corazzatura Krupp]] gli avrebbe permesso di prendere parte ad una [[linea di battaglia]]. Il piano revisionato è comunemente conosciuto come Flotta Sei-Sei. Le prime quattro navi furono costruite da [[Armstrong Whitworth]] nel [[Regno Unito]], ma le ultime due furono costruite in [[Germania]] e Francia. Per assicurare la compatibilità delle munizioni la marina imperiale giapponese richiese ai costruttori di usare gli stessi cannoni britannici delle prime quattro navi. In generale la marina giapponese fornì solo un disegno di massima ed alcune specifiche ai costruttori, per il resto ognniogni cnatierecantiere fu libero di costruire le navi come preferì. A differenza della maggior parte degli incrociatori del tempo, progettati per interdire il commercio nemico o difendere le colonie e i trasporti, l'''Azuma'' e la sua mezza sorella furono progettate per fungere da esploratori della flotta e per poter combattere nella linea di battaglia.
 
== Descrizione ==
La nave era lunga 137.9 metri fuori tutto e 131.56 metri tra le perpendicolari. Aveva un [[baglio massimo]] di 17.74 metri e un'immersione media di 7.18 metri. L'''Azuma'' dislocava 9 278 t a carico normale e 9 953 t a carico massimo. La nave aveva un'[[altezza metacentrica]] di 0.85 m. Aveva un doppio fondo e lo scafo era suddiviso in 213 compartimenti stagni. L'equipaggio consisteva in 670 tra ufficiali e marinai.
 
L'''Azuma'' aveva due [[Motrice alternativa|motori a vapore a triplice espansione]], ognuno collegato ad un elica. Il vapore per i due motori era prodotto da 24 [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie Belleville]] con ununa apotenzapotenza indicata totale di 13 000 kW. La nave aveva una velocità di progetto di 21 [[Nodo (unità di misura)|nodi]]. Poteva trasportare fino a 1 200 t di carbone per un autonomia di 7000 [[Miglio nautico|miglia nautiche]] a 10 nodi.
 
=== Armamento ===
L'armamento principale per tutta la Flotta Sei-Sei di incrociatori corazzati furono quattro [[EOC 8 inch 45 caliber|cannoni 203/45 Armstrong Whitworth]] in due torrette binate a prora e poppa delle infrastrutture. Le [[Torretta (cannone)|torrette]] con movimentazione elettrica erano capaci di rotazione di 130°, un'elevazione di +30° e depressione di −5°. Le torrette ospitavonoospitavano 65 proietti ma potevano essere ricaricati solo da porte sul fondo della torretta e sul ponte che premettevano ad un argano elettrico nella torretta di sollevare il proietto dalla polveriera. I cannoni erano caricati manualmente e la velocità di tiro era di circa 1.2 colpi al minuto. Questi cannoni potevano sparare [[Proiettile perforante|proietti perforanti]] da 113.5 kg con una [[velocità alla volata]] di 760 metri al secondo e una [[gittata]] di 18 000 m.
 
L'armamento secondario consisteva in una dozzina di [[QF 6 in/40|cannoni a fuoco rapido 152/40 EOC pattern Z]]. Otto di questi pezzi erano montati in casematte corazzate sul ponte principale e superiore. Quattroe invecegli eranoaffusti sul ponteAllponte butsuperiore fourerano ofprotetti theseda gunsscudi. wereI mountedproietti inad armoredalta casematesperforazione onda the100 mainlibbre and(45.4 upperkg) decks,erano andlanciati theircon mountsuna on[[velocità thealla uppervolata]] deckdi were700 protectedm/s. by gunL'''Azuma'' shields.era Theirequipaggiata 45.4-kilogramanche (100con lb)una APdozzina shellsdi were[[Cannone firednavale at12 alb muzzle12 velocitycwt|cannoni of 700a metersfuoco perrapido second12 (2,300lb ft/s).12 ''Azuma''cwt wascalibro also40]] equippede withotto a[[Hotchkiss dozen47 40-calibermm|cannoni QFYamanouchi 12-poundera 12-cwttiro gunsrapido and eight QFda 2.5-pounder Yamauchilibbre]] gunsper asla close-rangedifesa a defensebreve againstdistanza torpedodalle boats[[Torpediniera|torpediniere]]. TheQuest<nowiki>'ultimo formersparava gunproietti firedda 76-millimeter mm (3 in''</nowiki>), 5.7-kilogramda 3 libbre (121.5 lbkg) projectilesalla atvelocità aalla muzzlevolata velocity ofdi 719 meters per second (2,359 ftm/s).
 
''L'Azuma'' wasera equippedequipaggiato withcon fivecinque 457[[Tubo mmlanciasiluri|tubi (18.0lanciasiluri]] in)da torpedo475 tubesmm, oneuno abovesopra wateril ingalleggiamento thea bowprua ande fourquattro submergedtubi tubessommersi, twodue onsu eachogni broadsidefiancata. TheIl [[siluro]] Type 30 torpedoaveva haduna atestata di esplosivo da 100-kilogram (220kg lb) warheade andtre threesettaggi range/speeddi settingsdistanza/velocità: 800 metersm (870 yd) ata 27 knotsnodi (50 km/h; 31 mph), 1,0001000 metersm (1,100 yd) ata 23.,6 knotsnodi (43.7 km/h; 27.2 mph) oro 3,0003000 metersm (3,300 yd) ata 14.2 knotsnodi (26.,3 km/h; 16.3 mph).
 
=== Protezione ===
Tutti gli incrociatori corazzati della flotta sei-sei avevano lo stesso schema di protezione con differenze minori, una delle quali fu che le ultime quattro navi utilizzarono [[Corazzatura Krupp|corazzature cementate Krupp]]. La [[Cintura corazzata|cintura corazzata al galleggiamento]] correva per tutta la lunghezza della nave e lo spessore variava tra i 178 mm a centro nave agli 89 mm a prua e poppa. Aveva un'altezza di 2,13 m, di cui solitamente 1,5 m erano sommersi. Il corso di fasciame corazzato superiore era spesso 127 mm e si estendeva dal bordo superiore della cintura corazzata al pronte principale, per una lunghezza di 61,49 m tra la [[barbetta]] prodiera e quella poppiera. L'''Azuma'' aveva solo una [[Paratia|paratia trasversale]] corazzata da 76 mm che chiudeva la parte prodiera della cittadella corazzata.
All of the "Six-Six Fleet" armored cruisers used the same armor scheme with some minor differences, one of which was that the four later ships all used Krupp cemented armor. The waterline belt ran the full length of the ship and its thickness varied from 178 millimeters (7.0 in) amidships to 89 millimeters (3.5 in) at the bow and stern. It had a height of 2.13 meters (7 ft 0 in), of which 1.50 meters (4 ft 11 in) was normally underwater. The upper strake of belt armor was 127 millimeters (5.0 in) thick and extended from the upper edge of the waterline belt to the main deck. It extended 61.49 meters (201 ft 9 in) from the forward to the rear barbette. ''Azuma'' had only a single transverse 76 mm armored bulkhead that closed off the forward end of the central armored citadel.
 
Le barbette, le torrette dei cannoni e il davanti delle [[Casamatta|casematte]] erano tutte spesse 152 mm, con i lati e il retro delle casematte da 51 mm. Il ponte corazzato era spesso 63 mm e la [[torre di comando]] era spessa 356 mm.
The barbettes, gun turrets and the front of the casemates were all 152 millimeters thick while the sides and rear of the casemates were protected by 51 millimeters (2.0 in) of armor. The deck was 63 millimeters (2.5 in) thick and the armor protecting the conning tower was 356 millimeters (14.0 in) in thickness.
 
== Costruzione e servizio ==
TheIl contractcontratto forper l'<nowiki/>''Azuma'', namedcosì afterchiamato thedalla Kantōregione regiondel [[Kantō]], wasfu signedfirmato onil 12 Octoberottobre 1897 withcon il cantiere [[Ateliers et Chantiers de la Loire]], ande thela shipnave wasfu laidimpostata downnel atcantiere theirdi shipyard[[Saint-Nazaire in(Loira Atlantica)|Saint-Nazaire]] onil 1 Februaryfebbraio 1898. She was, launchedvarata onil 24 Junegiugno 1898 ande completedcompletata onil 29 Julygiugno 1900. L'''Azuma'' leftlasciò la Francia alla volta fordel JapanGiappone theil nextgiorno daysuccessivo anded arrivedarrivò ina [[Yokosuka]] onil 29 Octoberottobre. CaptainIl [[Capitano di vascello|capitano]] [[Fujii Kōichi]] assumedne commandprese beforeil thecomando startprima ofdell'inizio thedella guerra Russo-Japanesegiapponese, Warnel in Februaryfebbraio 1904, until he was relievedfinchè innon Januaryfu 1905avvicendato bydal Captaincapitano [[Murakami Kakuichi]].
 
=== Guerra russo-giapponese ===
All'inizio della guerra russo-giapponese l'''Azuma'' fu assegnato alla 2<sup>a</sup> Divisione della [[2a Flotta (Marina imperiale giapponese)|2<sup>a</sup> Flotta]]. Il 9 febbraio 1904 partecipò alla [[Battaglia di Port Arthur]], quando il [[viceammiraglio]] [[Tōgō Heihachirō]] condusse la [[Flotta Combinata]] in un attacco alle navi russe della [[Flotta del Pacifico|Squadra del Pacifico]] ancorate appena fuori [[Lüshunkou|Port Arthur]]. Tōgō si aspettava che l'attacco notturno a sorpresa dei suoi [[Cacciatorpediniere|cacciatorpedinere]] avrebbe avuto molto più successo, anticipando che i Russi sarebbero stati molto disorganizzati e indeboliti dall'attacco, ma in realtà si erano ripresi dalla sorpresa ed erano pronti per il suo attacco. Le navi giapponesi furono individuate dall'[[incrociatore protetto]] ''[[Boyarin (incrociatore)|Boyarin]]'', che stava pattugliando la costa e allertò la flotta russa. Tōgō decise di attaccare le difese costiere russe con il suo armamento principale e ingaggiare le navi con i cannoni secondari. Separare il fuoco si rivelò essere una scelta sbagliata dato che i cannoni giapponesi da 203 e da 156 mm infliggevano solo danni minori alla flotta russa, che concentrò tutto il fuoco sulle navi giapponesi con efficacia. Molte navi da entrambi i lati furono colpite ma i morti e feriti russi furono circa 150 mentre quelli giapponesi 90, prima che Tōgō disingaggiasse il combattimento.
At the start of the Russo-Japanese War, ''Azuma'' was assigned to the 2nd Division of the 2nd Fleet. She participated in the Battle of Port Arthur on 9 February 1904, when Vice Admiral Tōgō Heihachirō led the Combined Fleet in an attack on the Russian ships of the Pacific Squadron anchored just outside Port Arthur. Tōgō had expected the surprise night attack by his destroyers to be much more successful than it was, anticipating that the Russians would be badly disorganized and weakened, but they had recovered from their surprise and were ready for his attack. The Japanese ships were spotted by the protected cruiser ''Boyarin'', which was patrolling offshore and alerted the Russians. Tōgō chose to attack the Russian coastal defenses with his main armament and engage the ships with his secondary guns. Splitting his fire proved to be a poor decision as the Japanese eight- and six-inch guns inflicted little damage on the Russian ships, which concentrated all their fire on the Japanese ships with some effect. Although many ships on both sides were hit, Russian casualties numbered some 150, while the Japanese suffered roughly 90 killed and wounded before Tōgō disengaged.
 
All'inizio di marzo, il viceammiraglio [[Kamimura Hikonojō]] ricevette l'ordine di portare la 2<sup>a</sup> Divisione a nord e fungere da diversivo davanti a [[Vladivostok]]. Mentre cercavano navi russe nell'area, il 6 marzo gli incrociatori giapponesi bombardarono il porto e le difese costiere di Vladivostok, con effetti limitati. Al loro ritorno in Giappone, la 2<sup>a</sup> Divisione ricevette l'ordine di scortare i trasporti che stavano traghettando la [[Guardia imperiale giapponese|Divisione delle Guardie Imperiali]] in [[Corea]] e poi di unirsi alle navi che stavano bloccando Port Arthur. Kamimura ricevette l'ordine di dirigersi a nord verso metà aprile per coprire il [[Mar del Giappone]] e difendere lo [[stretto di Corea]] da qualsiasi tentativo della Squadra Indipendente di incrociatori di Vladivostok, al comando del [[retroammiraglio]] [[Karl Petrovič Jessen|Karl Jessen]], di unirsi alla Squadra del Pacifico. Le due unità si persero per poco il 24 aprile a causa della nebbia fitta e i giapponesi procedettero verso Vladivostok, dove posarono diversi [[Mina navale|campi minati]] prima di tornare a [[Wŏnsan|Wonsan]] il 30 dello stesso mese.
In early March, Vice Admiral Kamimura Hikonojō was tasked to take the reinforced 2nd Division north and make a diversion off Vladivostok. While scouting for Russian ships in the area, the Japanese cruisers bombarded the harbor and defenses of Vladivostok on 6 March to little effect. Upon their return to Japan a few days later, the 2nd Division was ordered to escort the transports ferrying the Imperial Guards Division to Korea and then to join the ships blockading Port Arthur. Kamimura was ordered north in mid-April to cover the Sea of Japan and defend the Korea Strait against any attempt by the Vladivostok Independent Cruiser Squadron, under the command of Rear Admiral Karl Jessen, to break through and unite with the Pacific Squadron. The two units narrowly missed each other on the 24th in heavy fog, and the Japanese proceeded to Vladivostok, where they laid several minefields before arriving back at Wonsan on the 30th.
 
La divisione non riuscì ad intercettare la squadra russa mentre questa il 15 giugno attaccava diversi trasporti a sud di [[Okinoshima (isola)|Okinoshima]], a causa della forte pioggia e della nebbia. I Russi uscirono in mare di nuovo il 30 giugno e Kamimura riuscì finalmente a intercettarli il giorno dopo vicino a Okinoshima. La luce stava tramontando quando i Russi furono individuati e furono però capaci di disingaggiarsi nel buio della notte. Le navi di Jessen uscirono nuovamente in mare il 17 luglio, con rotta verso la costa orientale del Giappone per creare un diversivo e attirare le forze giapponesi fuori dal Mar del Giappone e dentro il [[Mar Giallo]]. Le navi russe passarono attraverso lo [[stretto di Tsugaru]] due giorni dopo ed iniziarono a catturare navi dirette in Giappone. L'arrivo dei Russi davanti alla [[baia di Tokyo]] il 24 luglio portò il Comando Generale della marina imperiale giapponese ad ordinare a Kamimura di fare rotta per [[Capo Toi Misaki]] a [[Kyūshū]], per paura che Jessen potesse circumnavigare il Giappone e raggiungere così Port Arthur. Due giorni dopo ricevette invece l'ordine di dirigersi a nord nel [[canale di Kii]] e poi il 28 luglio nella baia di Tokyo. Alla fine, il comando generale ordinò che la divisione il 30 luglio si dirigesse a [[Tsushima (isola)|Tsushima]]; nello stesso giorno fu ricevuta la notizia che le navi di Jessen erano passate dallo stretto di Tsugaru di prima mattina e il 1 agosto raggiunsero Vladivostok.
The division failed to intercept the Russian squadron as it attacked several transports south of Okinoshima Island on 15 June, due to heavy rain and fog. The Russians sortied again on 30 June, and Kamimura finally was able to intercept them the next day near Okinoshima. The light was failing when they were spotted and the Russians were able to disengage in the darkness. Jessen's ships sortied again on 17 July, headed for the eastern coast of Japan to act as a diversion and pull Japanese forces out of the Sea of Japan and the Yellow Sea. The Russian ships passed through Tsugaru Strait two days later and began capturing ships bound for Japan. The arrival of the Russians off Tokyo Bay on the 24th caused the Naval General Staff to order Kamimura to sail for Cape Toi Misaki, Kyūshū, fearing that Jessen would circumnavigate Japan to reach Port Arthur. Two days later he was ordered north to the Kii Channel and then to Tokyo Bay on the 28th. The General Staff finally ordered him back to Tsushima Island on the 30th; later that day he received word that Jessen's ships had passed through the Tsugaru Strait early that morning and reached Vladivostok on 1 August.
 
==== Battaglia di Ulsan ====
''Articolo principale: [[Battaglia di Ulsan]]''
 
OnIl 10 August,agosto thele shipsnavi atdi Port Arthur attemptedprovarono a breakoutforzare toil Vladivostok,blocco butper wereandare turneda backVladivostok, inma thefurono Battlerespinte ofnella the[[Battaglia Yellowdel SeaMar Giallo]]. Jessen wasricevette orderedl'ordine todi rendezvousriunirsi withal them,resto butdella theflotta, orderma wasl'ordine fu delayedritardato. HisI threesuoi armoredtre cruisersincrociatori corazzati, il ''Rossia[[Rossija (incrociatore)|Rossija]]'', il ''[[Gromoboi (incrociatore)|Gromoboi]]'', ande il ''[[Rurik (1892)|Rurik]]'', haddovevano toscaldare raisele steam,caldaie soe hequindi didnon notpresero sortieil untilmare thefino eveningalla ofsera del 13 Augustagosto. ByAll'alba dawn he had reachedraggiunsero Tsushima, butma turnedtornarono backindietro whenquando henon failedriuscirono toa seevedere anynessun'altra shipsnave fromdella thesquadra di Port Arthur squadron. A 36 milesmiglia (58a km)nord northdell'isola ofincontrarono thela islandsquadra he encountereddi Kamimura's squadron, whichche consistedconsisteva ofdei fourquattro modernmoderni armoredincrociatori cruisers,corazzati ''[[Iwate (incrociatore)|Iwate]]'', ''[[Izumo (incrociatore)|Izumo]]'', ''[[Tokiwa (incrociatore)|Tokiwa]]'', ande ''Azuma''. The two squadrons had passed during the night without spotting one another and each had reversed course around first light. This put the Japanese ships astride the Russian route to Vladivostok.
 
Jessen ordered his ships to turn to the northeast when he spotted the Japanese at 05:00 and they followed suit, albeit on a slightly converging course. Both sides opened fire around 05:23 at a range of 8,500 meters (9,300 yd). The Japanese ships concentrated their fire on ''Rurik'', the rear ship of the Russian formation. She was hit fairly quickly and began to fall astern of the other two ships. Jessen turned southeast in an attempt to open the range, but this blinded the Russian gunners with the rising sun and prevented any of their broadside guns from bearing on the Japanese. About 06:00, Jessen turned 180° to starboard in an attempt to reach the Korean coast and to allow ''Rurik'' to rejoin the squadron. Kamimura followed suit around 06:10, but turned to port, which opened the range between the squadrons. ''Azuma'' then developed engine problems and the Japanese squadron slowed to conform with her best speed. Firing recommenced at 06:24 and ''Rurik'' was hit three times in the stern, flooding her steering compartment; she had to be steered with her engines. Her speed continued to decrease, further exposing her to Japanese fire, and her steering jammed to port around 06:40.