Classe Oyashio: differenze tra le versioni

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Secondo la cosiddetta ''strategia dell'imboscata'' si prevedeva che i sottomarini giapponesi stazionassero in punti critici come le aree portuali e gli stretti (per esempio Miyako, Tsushima, Shimonoseki e Tsugaru), per essere pronti a difenderli da eventuali attacchi nemici.<ref name="M1p59" />
A partire dagli anni 2000 si è cambiata strategia, passando a un'impostazione più offensiva, e inviando i sottomarini nel Mar Cinese Meridionale. Si prevede così, che in caso di conflitto con la Cina, i sottomarini giapponesi possano dare la caccia ai sottomarini avversari, creando le condizioni per impegnare il nemico lontano dal Giappone. Infatti le navi cinesi sarebbero costrette a cercare i sottomarini giapponesi, per impegnarli in combattimento. Questa strategia è stata chiamata ''logoramento dispersivo della potenza navale'' (''kaigun ryoku no sanshōmō''), e si basa sulla penetrazione in profondità dei sottomarini d'attacco, fino all'isola di Hainan e a ovest della penisola di Malacca.<ref name="M1p59" /> Ciò è stato reso possibile dai nuovi sottomarini, a partire dalla classe Oyashio, che garantiscono migliori prestazioni e capacità accresciute, e soprattutto i successivi Soryu e Taigei, appositamente progettati per tale compito..<ref name=M1p59>{{Cita|Martorella 2020|p. 59}}.</ref>
 
[[File:US Navy 090917-N-2560G-045 Japan Maritime Self-Defense Force (JMSDF) Oyashio-class submarine Yaeshio (SS 598) arrives at Naval Station Pearl Harbor for an annual training exercise.jpg |thumb|left|L'arrivo del sottomarino ''Yaeshio'' (SS-598) a Pearl Harbor.]]
 
== Unità ==