Francesco Calcagno (francescano): differenze tra le versioni
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== Calcagno e l'Inquisizione veneziana ==
Inizialmente ridotto allo stato laicale ed espulso dall'ordine dei [[Ordine dei frati minori|francescani]] per il suo spirito di ribellione e le sue convinzioni, Calcagno continuò comunque a schernire la [[Chiesa cattolica]] e le sue credenze e ad officiare la messa nonostante gli fosse stato proibito di farlo.<ref name="Dall'Orto 2004">
All'età di 22 anni fu interrogato a Brescia il 15 luglio 1550 in seguito a un'inchiesta del [[Dicastero per la dottrina della fede|Sant'Uffizio]] [[Inquisizione|dell'Inquisizione]] [[Venezia|veneziana]] per i reati di [[Bestemmia|blasfemia]], [[ateismo]] e [[sodomia]].
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Un testimone che aveva familiarità con Calcagno, testimoniò che il francescano dormiva con un ragazzo quasi ogni notte, credeva che [[Gesù]] avesse praticato la sodomia con [[Giovanni (evangelista)|San Giovanni]] e negava l'esistenza di [[Dio]] e del [[Paradiso]], nonché dell'[[Immortalità|immortalità dell'anima umana]].<ref>{{Cita libro|nome=Scott|cognome=Tucker|titolo=The queer question: essays on desire and democracy|accesso=2024-07-13|data=10|editore=South End Press|p=46|ISBN=978-0-89608-577-0}}</ref>
Calcagno ammise la sua colpevolezza sostenendo che una volta aveva parlato con un certo signor Lauro di Glisenti da Vestone, un ateo che "diceva di non credere in nulla, tranne a quello che poteva vedere coi propri occhi", e replicò: "Allora si può credere o dire tutto quello che si vuole su Cristo, per quanto brutto, come il fatto che abbia tenuto San Giovanni come figlio". Egli sosteneva inoltre che l'[[Paolo di Tarso|apostolo Paolo]] aveva condannato la sodomia nei suoi scritti perché gli piaceva questa pratica e voleva tenerla per sé.<ref name="Dall'Orto 2004">Dall’Orto, Giovanni (2004). "'Nature is a Mother Most Sweet': Homosexuality in Sixteenth- and Seventeenth-Century Italian Libertinism". In Gary P. Cestaro (Ed.), ''Queer Italia: Same-Sex Desire in Italian Literature and Film'' (pp. 83-104). New York: Palgrave Macmillan. {{ISBN|978-0-312-24026-4}}.</ref> sosteneva inoltre che l'apostolo Paolo aveva condannato la sodomia nei suoi scritti perché gli piaceva questa pratica e voleva tenerla per sé. Calcagno disse anche agli inquisitori di essere stato influenzato nelle sue opinioni da ''La cazzaria'', un [[dialogo]] [[Omoerotismo|omoerotico]] del 1530 di Antonio Vignali che all'epoca era discretamente (ma ampiamente) diffuso.<ref name="Gianetti 2009">
La relazione del Tribunale bresciano venne trasmessa al [[Consiglio dei Dieci]]. Calcagno fu giustiziato a [[Venezia]] il 23 dicembre 1550.
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== Note ==
{{References}}
== Bibliografia ==
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