Adoro te devote: differenze tra le versioni

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Degno di nota è il fatto che nel 1893, durante il pontificato di [[papa Leone XIII|Leone XIII]] e poco prima della riforma liturgica di [[papa Pio X|Pio X]], la preghiera era in uso nel Rito romano-[[Lione|lionese]] approvato da [[papa Pio IX|Pio IX]], come preghiera da recitarsi al termine della celebrazione del Corpus Domini e al rientro del Santissimo Sacramento dalla processione.<ref>''Paroissien complet ou Heures à l'usage du diocèse de Lyon selon le rit (''sic'') romano-lyonnais approuvé par Notre Saint-Père le Pape Pie IX, imprimé par ordre de S. G. Monseigneur [[Pierre-Hector Coullié|Coullié]], Archevêque de Lyon et de Vienne'', 1893 [https://books.google.fr/books?id=oGIDHEiaZnwC&pg=PA361 p. 361]</ref>
 
Nel XIX secolo, a seguito della traduzione inglese di [[Gerard Manley Hopkins]], la preghiera si diffuse tra i [[Gesuiti]] d'Inghilterra all'interno deladella processione del Corpus Domini e come forma di [[adorazione eucaristica]].<ref>{{en}} [[Martin Dubois]], ''Gerard Manley Hopkins and the Poetry of Religious Experience'', [[Cambridge University Press]] 2017 [https://books.google.fr/books?id=z10yDwAAQBAJ&pg=PA55 p. 55]</ref>
In sintesi, l'uso liturgico dell{{'}}''Adoro te devote'' era ed è:
* nel rito romano: