Catafratto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IrishBot (discussione | contributi)
m Elimino wikilink da parametri editore, città, anno di {{Cita libro}} come da manuale
m L'informazione inserita tra parentesi era incoerente, visitando la fonte citata non si trova alcuna informazione oggettiva che faccia validare la frase affermata. In oltre la suddetta frase paragona gli "alani" alla cavalleria pesante affermando che "imitarono" la cavalleria pesante macedone, quando il realtà già avevano nella loro cultura popolare una certa dedizione di cavalleria, ma leggera non pesante, caratteristica per la quale ancora oggi sono riconosciuti quei popoli che ne discendono.
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 10:
Ai tempi dell'[[Impero achemenide]] l'esercito persiano contava di numerosi reparti di cavalleria pesante, anche se nessuno di essi era catafratto. Dopo le sconfitte subite a causa della campagna militare di [[Alessandro Magno]], che causò poi la formazione dei regni ellenistici dei [[diadochi]], tutta l'area asiatica fra gli odierni [[Turkestan]] e [[Iran]] conobbe uno sviluppo delle tecniche di cavalleria.
 
Quella macedone, degli ''[[hetairoi]]'' (lett. "Compagni"), pesante, mobile e basata sui [[lanciere|lancieri]] a cavallo (imitata in seguito dagli [[alani]] e dai germani orientali), era divenuta la più potente forza di cavalleria dell'epoca. I popoli di origine iranica come i [[Parti]], gli [[Armeni]] o i nomadi [[Saci|Saka]] risposero corazzando ulteriormente i propri cavalieri, che costituivano la spina dorsale dell'esercito.
 
Il mondo ellenistico adottò i catafratti tramite due vie differenti: