Matteo Bandello: differenze tra le versioni

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Fuoriuscito da Milano dopo la [[Battaglia di Marignano]] del 14 settembre [[1515]], chiese protezione ai [[Gonzaga]] di [[Mantova]] dei marchesi [[Francesco II Gonzaga]] e [[Isabella d'Este]]. A Mantova si innamorò di una certa "Mencia" (forse da [[Mincio]]), donna rimasta sconosciuta, che venne citata in alcune rime.<ref>[https://books.google.it/books?id=GVxHAAAAYAAJ&pg=PA274&lpg=PA274&dq=mencia%2Bmatteo+bandello&source=bl&ots=-tJWykJW83&sig=ACfU3U21_Fj5gZSnE_-IsOmGp1yMZ6UnaA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiuuI_etMvlAhXoN-wKHbnsAJE4ChDoATACegQICBAB#v=onepage&q=mencia%2Bmatteo%20bandello&f=false Elogio dei Cronisti Piemontesi. Elogio di Matteo Bandello.]</ref> Frequentò anche altre corti gonzaghesche, tra cui [[Castello di Gazzuolo|Gazzuolo]], ospite di [[Antonia del Balzo (1461-1538)|Antonia del Balzo]]<ref>{{cita libro|||I Gonzaga di Bozzolo|2011||Mantova|curatore=Clifford M. Brown;Paola Tosetti Grandi}}</ref> e [[Castel Goffredo]],<ref>{{Cita libro|titolo = Aloisio Gonzaga. Un principe nella Castel Goffredo del '500 |autore = |curatore =Massimo Telò |editore =PressUp |città =Roma |anno =2021|cid=|ISBN =}}</ref> dove giungendo nel marzo [[1538]] scrisse: {{Citazione|… giunsi al castel c'ha di Gioffredo il nome.|Matteo Bandello, ''III parche'', V<ref>Per la prima volta il nome del borgo veniva citato in un'opera letteraria: Matteo Bandello, ''Canti XI de le lodi de la signora Lucretia Gonzaga de Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose per dentro poeticamente descritte'' - Le III parche, canto V (1554 circa) [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/b/bandello/canti_xi_de_le_lodi_de_la_s_lucretia_gonzaga_le_iii_parche/pdf/canti__p.pdf].</ref><ref name="ReferenceA">{{cita libro|Piero|Gualtierotti|Matteo Bandello alla corte di Luigi Gonzaga|1978||Mantova}}</ref>
}}
Qui soggiornò dal 1538 al [[1541]], con il [[condottiero]] [[Cesare Fregoso]] suo protettore, [[Costanza Rangoni]] e i loro figli, alla sfarzosa corte del [[Marchesato di Castel Goffredo|marchese]] [[Aloisio Gonzaga]],<ref>{{cita libro|AA.|VV.|Le tradizioni popolari. Itinerari padani. L'inverno|1994|p. 167|Milano}}</ref> del quale divenne segretario. A Castel Goffredo incontrò [[Lucrezia Gonzaga]], che divenne sua discepola<ref name="ReferenceA"/><ref>{{cita web|url=http://www.matteobandello.it/MatteoBandello/bio.html|titolo=Centro Studi Matteo Bandello e la Cultura Rinascimentale|3=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719055733/http://www.matteobandello.it/MatteoBandello/bio.html|dataarchivio=19 luglio 2011}}</ref> e della quale si innamorò; per essa scrisse ''I canti[[Canti XI, poemadelle inlodi ottavedella in lode disignora Lucrezia Gonzaga di GazzuoloGazuolo]]''<ref>{{Cita web |url=http://www.iperteca.it/download.php?id=191 |titolo=''I canti XI, poema in ottave in lode di Lucrezia Gonzaga di Gazzuolo''. |accesso=20 febbraio 2015 |dataarchivio=20 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150220172926/http://www.iperteca.it/download.php?id=191 |urlmorto=sì }}</ref>. Il Bandello fu in contatto epistolare con la [[Re di Navarra|regina di Navarra]] [[Margherita d'Angoulême]] e mentre si trovava a Castel Goffredo, scrisse a Margherita una lettera, datata 20 luglio [[1538]], dedicandole la traduzione dell'[[Ecuba (Euripide)|Ecuba]] di [[Euripide]].<ref name="ReferenceA"/>
[[File:Château de Bazens -1.JPG|thumb|[[Castello di Bazens]]]]