Lo scudo di Talos: differenze tra le versioni

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traduzioni con fonti; sezione note
Note storiche: espunta sezione senza fonti, non inutile però, sposto in discussione
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La battaglia finale inizia quella stessa notte, ma mentre si combatte arditamente da entrambe le parti all'improvviso gli Efori mandano dei messaggeri tramite i quali chiedono, sulla base di un [[oracolo di Delfi]], di sospendere la battaglia, lasciando gli Iloti liberi di colonizzare un luogo offerto loro dagli Ateniesi. Il libro si conclude quando, finiti i festeggiamenti, Karas torna a cercare Talos, ma trova solamente un lupo che lo conduce all'armatura da lui indossata, che potrà rivestire solo quando il suo popolo sarà nuovamente in difficoltà.
 
== Note storiche ==
Fonte preziosa per la ricostruzione antropologica della vita nell'antica Sparta resta la ''Vita di [[Licurgo]]'' (una delle ''[[Vite parallele]]'') di [[Plutarco]].
 
Oltre a tutti gli avvenimenti ([[guerre persiane]], tradimento di [[Pausania (generale)|Pausania]], [[terza guerra messenica]] ...) e ai personaggi storici maggiori (re spartani, comandanti ateniesi ...), risultano reali anche alcuni dei personaggi, ricalcati su figure storiche realmente esistite:
* Aghias, lo spartano disonorato che si impicca per la vergogna, assomiglia a [[Pantite]];
* Brithos, lo spartano disonorato che si riscatta morendo a Platea, assomiglia ad [[Aristodemo di Sparta|Aristodemo]];
* Lahgal, il servo di Pausania che alla fine lo tradisce, assomiglia a un servo di Pausania veramente esistito di cui non sappiamo il nome.
 
== Edizioni ==