Anacreontee: differenze tra le versioni
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==Storia e pubblicazione==
Queste poesie sembrano essere state composte in un lungo periodo di tempo, compreso tra il [[IV secolo a.C.|IV secolo a.C]] e il VI secolo d.C., fino al momento in cui il paganesimo cedette in favore del cristianesimo nell’Impero romano.
Le sessanta poesie furono pubblicate a stampa per la prima volta nel 1554 con una traduzione latina dall'editore francese Henri Estienne (in latino Henricus Stephanus) nella raccolta dal titolo Anacreontea. Questi testi erano conservati in un antico manoscritto del X secolo che comprendeva anche l'Antologia Palatina, che nel 1607 era conservato nella Biblioteca Palatina di Heidelberg secondo l’umanista Claudius Salmasius. Poi nel 1623 fu donato a papa Gregorio XV dopo il saccheggio di Heidelberg e fu conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Successivamente fu prelevato dalla Città del Vaticano da Napoleone Bonaparte nel 1797, che lo divise in due volumi separati. Uno di quei volumi è stato restituito a Heidelberg, ma l'altro è rimasto nella Bibliothèque Nationale di Parigi.
Le anacreontiche ebbero un successo enorme dal Cinquecento fino alla prima metà dell’Ottocento poiché erano considerate autentiche, tanto che la loro fama adombrò quella dei testi realmente composti da Anacreonte, che ci giungono in forma frammentaria, mentre le anacreontiche per intero.
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==Fortuna==
Molti autori furono influenzati dai temi di Anacreonte nella produzione della loro opere, come ad esempio gli italiani Torquato Tasso, i poeti dell'Arcadia in particolare GiamBattista Felice Zappi e Iacopo Vittorelli con la sua opera le Anacreontiche a Irene. Ripresero i temi trattati da Anacreonte amche il Librettista e il poeta Lorenzo da Ponte per la scrittura di alcune parti nelle opere Don Giovanni
Per quanto riguarda l’Inghilterra vi è l’esperienza dell’ Anacreontic Society, un club per gentiluomini che era popolare a Londra alla fine del diciottesimo secolo. Esistente dal 1766 al 1792 circa, la questa Società era dedicata all'antico poeta greco Anacreonte, famoso per i suoi canti alcolici e le sue odi all'amore. I suoi membri, che consistevano principalmente di uomini ricchi di alto rango sociale, si riunivano il mercoledì sera per unire l'apprezzamento musicale al mangiare e al bere. L’ Anacreontic Song, nota anche con il suo incipit " To Anacreon in Heaven ", era la canzone ufficiale dell'Anacreontic Society. Fu composta da John Stafford Smith e la melodia di tale canzone verrà ripresa da Francis Scott Key e porterà alla composizione dello " The Star-Spangled Banner ", che fu adottato come inno nazionale degli Stati Uniti d'America nel 1931.
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