Fitofotodermatite: differenze tra le versioni
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=== Apiaceae ===
La famiglia delle carote, le [[Apiaceae]] (o Ombrellifere), è la principale famiglia di piante associate alla fitofotodermatite. Di tutte le specie vegetali che sono state segnalate come in grado di indurre fitofotodermatite, circa la metà appartiene alla famiglia delle Apiaceae.
La visnaga maggiore (''[[Ammi majus]]'') è la principale fonte mondiale della [[xantotossina]] (furanocumarina lineare) ed è stata utilizzata fin dall'antichità per trattare la [[vitiligine]]<ref name="McGovern and Barkley 2000" /> ma l'uso accidentale o inappropriato di questa pianta può portare a fitofotodermatite.<ref name="Alouani et al. 2018">{{Cita pubblicazione|volume=9|doi=10.7241/ourd.20181.29}}</ref> Nonostante questo pericolo, ''A. majus'' continua ad essere coltivato per le sue [[furanocumarine]],<ref>{{Cita web|url=http://www.pfaf.org/user/Plant.aspx?LatinName=Ammi+majus}}</ref> che sono ancora utilizzate per il trattamento delle malattie della pelle.
Numerose specie della famiglia delle Apiaceae vengono coltivate come prodotti alimentari, alcune delle quali presentano effetti fototossici. In particolare, è stato segnalato che [[Apium graveolens|sedano]], [[Pastinaca sativa|pastinaca]] e [[Petroselinum crispum|prezzemolo]] causano fitofotodermatite tra i lavoratori agricoli, i lavoratori del settore alimentare e altri addetti alla manipolazione degli alimenti.
Un certo numero di specie di piante fototossiche della famiglia delle carote sono diventate [[Specie alloctona|specie invasive]], tra cui la [[Pastinaca sativa|pastinaca]] selvatica (''Pastinaca sativa'')<ref name="Averill 2007">{{Cita pubblicazione|anno=2007|volume=21|doi=10.1614/WT-05-186.1|url=https://weedecology.css.cornell.edu/pubs/published%202007%20wt21-01-279-287.pdf}}</ref><ref name="Cain et al. 2010">{{Cita pubblicazione|anno=2010|volume=90|doi=10.4141/CJPS09110}}</ref> e gli alti panaci del genere ''[[Heracleum (botanica)|Heracleum]]'',<ref name="EU-guidelines">{{Cita libro|nome=O.|cognome=Booy|nome2=M.|cognome2=Cock|nome3=L.|cognome3=Eckstein|titolo=The giant hogweed best practice manual: guidelines for the management and control of invasive weeds in Europe|url=https://static-curis.ku.dk/portal/files/20497522/kaempe_bjorneklo_eng.pdf|data=2005|editore=Hørsholm: Center for Skov, Landskab og Planlægning/Københavns Universitet|ISBN=87-7903-209-5}}</ref><ref name="ON-best-practices">{{Cita web|url=https://www.ontarioinvasiveplants.ca/wp-content/uploads/2016/06/OIPC_BMP_Hogweed.pdf|dataaccesso=September 1, 2018}}</ref> vale a dire, il panace persiano (''[[Heracleum persicum]]'') , il panace di Sosnowsky (''[[Heracleum sosnowskyi]]'') e il panace gigante (''[[Heracleum mantegazzianum]]''). In particolare, i rischi per la salute pubblica derivanti dal panace gigante sono ben noti.<ref name="NYSDEC-72556">{{Cita web|url=https://www.dec.ny.gov/animals/72556.html|dataaccesso=September 3, 2018}}</ref>
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