Porta Santa Croce (Padova): differenze tra le versioni

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Porta Santa Croce è collocata volontariamente fuori asse rispetto all’omonimo borgo e interrompe la cortina rettilinea compresa tra i [[Torrione (architettura)|torrioni]] dell’Alicorno e di Santa Giustina.
 
Venne costruita poco dopo [[porta Liviana]] ma a differenza di quest’ultima ha un assetto meno monumentale anche se entrambe sono attribuite a [[Sebastiano da Lugano|Sebastiano Mariani da Lugano]]. <ref name=":3">{{Cita|Fadini, 2013|p. 95}}.</ref> <ref>{{Cita libro|nome=Donatella|cognome=Calabi|titolo=Come la marea. Successi e sconfitte durante il dogado di Leonardo Loredan (1501-1521). a cura di Donatella Calabi, Giuseppe Gullino e Gherardo Ortalli|data=2023|editore=Istituto veneto di Scienze, lettere ed Arti|p=54|ISBN=978-88-9299-016-6}}</ref>
 
=== Prospetto verso la campagna ===
Nel prospetto è visibile uno schema che riporta al motivo dell’[[Arco trionfale|arco trionfale romano]] realizzato in pietra d’Istria e tripartito da [[Lesena|lesene]] di [[Ordine corinzio|ordine corinzio composito]].
[[File:Porta Santa Croce, Prospetto rivolto verso la campagna.jpg|miniatura|Porta Santa Croce, Prospetto rivolto verso la campagna|250x250px]]
Lateralmente l'arco è delimitato da lesene ioniche in [[trachite]], che fungono anche da rinforzi angolari dell'edificio, mentre in alto è definito da un [[cornicione]]. Sopra a quest'ultimo è visibile il parapetto della terrazza, che in un secondo tempo venne coperta dal tetto, dal quale si aprono due troniere<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/troniera/|titolo=Definizione di troniera}}</ref> strombate verso la campagna, e un'unica grande apertura centrale nella facciata rivolta verso la città. <ref>{{Cita|Fadini, 2013|pp. 95, 96}}.</ref>
 
Il varco centrale presenta un [[archivolto]] continuo senza interruzioni tra stipiti e arco, mentre i due portali laterali entrambi murari sono sormontati da [[Timpano (architettura)|timpani]], in particolare il portale a sinistra era la [[postierla]] pedonale, come si può dedurre dalla presenza di una gola per la catena del ponte levatoio. <ref name=":0" />
 
Nel fronte, al centro dell'[[architrave]], sono incisi il nome del capitano [[Gradenigo|Giuliano Gradenigo]] con data 1517 e nel [[fregio]] è presente l'intitolazione "Sancte Crucis".<ref name=":0">{{Cita|Fadini, 2013|p. 96}}.</ref>
 
In sostituzione al leone abbattuto dai francesi, ora si trova un'iscrizione in memoria dell’ingresso a Padova di [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] nel 1866, al quale venne attribuita la porta durante il regno.
 
Le due finestrelle cieche collocate ai lati dell’incisione dovevano ospitare delle sculture o le insegne dei rettori. <ref name=":0" /><gallery>
File:Porta Santa Croce, Iscrizione in memoria di Vittorio Emanuele II.jpg|Iscrizione in memoria di Vittorio Emanuele II
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=== Prospetto verso la città ===
[[File:Porta Santa Croce, Prospetto rivolto verso la città.jpg|miniatura|Porta Santa Croce, Prospetto rivolto verso la città|231x231px]]
L'impostazione dei due prospetti è molto simile tra di loro, infatti differiscono solo per la presenza di lapidi, incisioni, targhe e trofei in onore della [[Repubblica di Venezia|Signoria]], collocati nel prospetto verso la campagna con lo scopo di rappresentazione verso il mondo esterno. <ref>{{Cita libro|nome=Donatella|cognome=Calabi|titolo=Come la marea. Successi e sconfitte durante il dogado di Leonardo Loredan (1501-1521). a cura di Donatella Calabi, Giuseppe Gullino e Gherardo Ortalli|data=2023|editore=Istituto veneto di Scienze, lettere ed Arti|p=53|ISBN=978-88-9299-016-6}}</ref>
 
Nella facciata rivolta verso la città l’unica iscrizione presente è "Sancte Crucis" e in sostituzione alle finestrelle, sono presenti due nicchie con le statue di [[Prosdocimo di Padova|San Prosdocimo]] e [[San Girolamo]]. <ref name=":0" /><gallery>
File:Porta Santa Croce, Statua di San Girolamo.jpg|Statua di San Girolamo
File:Porta Santa Croce, Statua di San Prosdocimo.jpg|Statua di San Girolamo
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L'impianto di Porta Santa Croce è quadrangolare e presenta un ampio vano interno [[Volta a botte|voltato a botte]].
 
Nelle pareti interne sono presenti degli [[Affresco|affreschi]] che ritraggono i quattro santi protettori di Padova: [[Antonio di Padova|Antonio]], [[Giustina di Padova|Giustina]], [[Daniele di Padova|Daniele]] e [[Prosdocimo di Padova|Prosdocimo]]. <ref name=":0" />
 
Al centro della parete ovest, opposta rispetto agli affreschi, è presente un’iscrizione che rimanda alla realizzazione della porta Santa Croce per decreto del Senato nel 1516 e inexpugnabilis redditta per opera del podestà Ercolano Donato, del capitano Girolamo Pisani e del provveditore Pietro Venier.
 
Una porta nella parete più a est dà su una scala che conduce al piano superiore. <ref>{{Cita|Fadini, 2013|pp. 97, 98}}.</ref><gallery>
File:Affresco Sant'Antonio.jpg|Affresco di Sant'Antonio
File:Porta Santa Croce, Affresco di San Girolamo.jpg|Affresco di San Girolamo
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Il ponte di Porta Santa Croce è il più lungo del [[Fortificazione alla moderna|fronte bastionato]] grazie alla vicinanza con il [[baluardo]] che permette una maggiore larghezza della fossa.<ref name=":5" />
 
Il ponte ora è per lo più interrato ma è comunque possibile distinguere tre grandi arcate con diversa curvatura e se ne può intravedere una quarta oltre a quella che ha rimpiazzato il [[ponte levatoio]] nell’Ottocento. Sotto alla prima arcata visibile passano le acque del [[Alicorno|canale Alicorno]]. <ref>{{Cita|Fadini, 2013|p. 98}}.</ref>
 
=== Materiali ===