Costantino IX Monomaco: differenze tra le versioni

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Colto, amante dei piaceri, generoso, ma anche dilapidatore e piuttosto sospettoso, Costantino fu influenzato pesantemente dalla amante, [[Maria Scleraina]], nipote della sua seconda moglie, e dai famigliari di questa: continuò le epurazioni disposte dalla moglie e dalla cognata, ma, su consiglio di Romano Sclero, fratello di Maria Scleraina, dispose il licenziamento del capace generale [[Giorgio Maniace]]<ref>{{Cita|Norwich|p. 308}}.</ref><ref>{{Cita|Finlay|pp. 505 e 510}}.</ref>.
 
Maniace, tuttavia, non depose il comando militare, anzi si proclamò Basileus: dopo aver ottenuto l'appoggio di truppe variaghe e russe, sbarcò a [[Durazzo]] nel febbraio [[1043]] e mosse alla volta della [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]], dopodiché presso Ostrovo ([[Bulgaria]]), affrontò l'esercito bizantino fedele all'imperatore legittimo; Costantino, privo di soldati di leva e timorosonon fidandosi di reclutare mercenari che avrebbero potuto defezionare, inviò solo un distaccamentoesercito inferiore di numero a quella di Maniace<ref>{{Cita libro|autore=John F. Haldon|titolo=Warfare, State and Society in the Byzantine World, 565-1204|editore=ULC Press|città=Londra|anno=2003|p=90}}.</ref>. Agli inizi l'esercito di Maniace sembrò sul punto di vincere, poi però le sorti volsero a favore delle truppe imperiali quando lo stesso Maniace fu ferito e morì<ref name="Norwich, pg. 310 e 311">{{Cita|Norwich|pp. 310-311}}.</ref>.
 
Subito dopo la vittoria, Costantino dovette affrontare l'assedio disposto dei soldati della [[Rus' di Kiev]], alleata di Maniace, che furono respinti solo grazie all'uso del [[fuoco greco]]; per garantirsi la pace, l'imperatore dovette garantire nuovamente i privilegi commerciali garantiti alla Rus' e dare in sposa la propria figlia, Anastasia, al principe [[Vsevolod di Kiev]]<ref>{{Cita|Finlay|p. 514}}.</ref><ref>{{Cita|Norwich|p. 311}}.</ref>.