Reinhold Messner: differenze tra le versioni

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|Didascalia2 = {{Premio|Piolet d'Or|alla carriera 2010||x}}
}}
{{Carica pubblica
 
|carica = [[Europarlamentare]]
|mandatoinizio = 20 luglio 1999
|mandatofine = 19 luglio 2004
|legislatura = [[Europarlamentari dell'Italia della V legislatura|V]]
|gruppo parlamentare = [[Verdi/ALE]]
|coalizione =
|circoscrizione = [[Circoscrizione Italia nord-orientale|Italia nord-orientale]]
|collegio =
|incarichi =
|sito = https://www.europarl.europa.eu/meps/it/4419/REINHOLD_MESSNER/history/5
|partito = [[Federazione dei Verdi]] <small>(1999-2004)</small>
|titolo di studio = Diploma di geometra
|professione = Alpinista
|firma =
}}
Inizialmente salito alla ribalta nel mondo dell'alpinismo per aver riportato in auge l'[[arrampicata libera]] in un periodo nel quale era preponderante la [[Arrampicata artificiale|progressione artificiale]], rendendosi protagonista nel [[1968]] del primo [[Grado di difficoltà|VIII grado]] in libera (seguendo la "linea logica") al Pilastro di Mezzo del [[Sass dla Crusc]]<ref name=planetmountain37706>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=37706|titolo=Il passaggio Messner sul Sass dla Crusc|editore=planetmountain.com|autore=Vinicio Stefanello|data=7 novembre 2010|accesso=28 maggio 2012}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Reinhold Messner|titolo=L'assassinio dell'impossibile|pubblicazione=La Rivista|editore=[[Club Alpino Italiano]]|data=1968}}</ref>, il suo nome, legato a innumerevoli arrampicate e [[esplorazione|esplorazioni]], è per lo più noto al grande pubblico per essere stato il primo alpinista al mondo ad aver scalato tutte le [[ottomila|quattordici cime]] del pianeta che superano gli {{formatnum:8000}} metri sul [[livello del mare]], spesso da versanti o in condizioni di eccezionale difficoltà (una di queste ha ispirato il film ''[[Nanga Parbat (film)|Nanga Parbat]]''). Le sue innovazioni nell'arrampicata libera prima e nell'alpinismo di alta quota poi lo fanno figurare ai vertici dell'alpinismo internazionale a cavallo degli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]]<ref>
{{cita libro | autore=G.P.Motti | autore2 =E. Camanni | anno=1994 | titolo=La Storia dell'alpinismo | editore=Vivalda Editori | città=Torino | pp= 515 e 590 }}</ref>.