Repubblica Federale Democratica Transcaucasica: differenze tra le versioni

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Jordania NO Giordania SI
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Entro il 5 aprile, Chkhenkeli accettò il [[trattato di Brest-Litovsk]], come base per ulteriori negoziati, che aveva esortato il Seim transcaucasico ad accettare questa posizione.<ref>{{Cita|Reynolds 2011|p. 203}}.</ref> Inizialmente si chiese se il Batum, rimanesse, parte del Transcaucaso, sostenendo che come porto principale della regione fosse una necessità economica. Gli ottomani, rifiutarono la proposta, chiarendo che avrebbero accettato solo i [[termini di Brest-Litovsk]], a cui Chkhenkeli concesse. Agendo di propria iniziativa, il 9 aprile Chkhenkeli ha accettato di negoziare ulteriormente sulla base dei termini stabiliti, sebbene abbia richiesto che i rappresentanti delle altre [[Imperi centrali|potenze centrali]] partecipassero ai colloqui. Rauf ha risposto che una tale richiesta potrebbe essere presa in considerazione solo se il Transcaucaso fosse uno stato indipendente.<ref>{{Cita|Hovannisian 1969|p. 152}}.</ref>
 
Stanchi dei negoziati infruttuosi e rendendosi conto che i territori contesi potevano essere occupati con la forza, i funzionari ottomani, avevano emesso un ultimatum ai difensori di Batum, ordinando l'evacuazione entro il 13 aprile. Mentre Chkhenkeli era ricettivo alla perdita di [[Batumi|Batum]], riconoscendo la sua importanza ma accettando che faceva parte dei termini a Brest-Litovsk, i membri georgiani del Seim erano irremovibili nel mantenere la città, Gegechkori notando che poteva essere difesa abbastanza facilmente. Irakli Tsereteli, un menscevico georgiano, tenne un appassionato discorso chiedendo la difesa della città e chiese al Seim di denunciare del tutto il [[trattato di Brest-Litovsk]]. I delegati armeni erano da tempo a sostegno della lotta contro l'Impero ottomano, una risposta al genocidio del 1915 e ai continui attacchi ai civili armeni, mentre solo gli azeri resistevano alla guerra, poiché erano riluttanti a combattere i compagni musulmani. Gli azeri furono messi in minoranza e il 14 aprile il Seim dichiarò guerra all'Impero ottomano. Immediatamente dopo la fine delle votazioni, Tsereteli e JordaniaGiordania partirono per unirsi alla difesa di [[Batumi|Batum]], mentre la delegazione a [[Trebisonda]] ricevette l'ordine di tornare immediatamente a [[Tbilisi|Tiflis]].<ref name=":2">{{Cita|Hovannisian 1969|p. 155}}.</ref> Alcuni delegati azeri avevano sfidato questo ordine e sono rimasti lì, alla ricerca di potenziali negoziati, anche se non ne è venuto fuori nulla.<ref>{{Cita|Kazemzadeh 1951|p. 100}}.</ref>[[File:Russia Caucusus 1882.jpg|Il Caucaso russo, prima della formazione della Repubblica Federale Democratica Transcaucasica|thumb]]
 
=== Stabilimento ===