Cavalcata dell'Assunta: differenze tra le versioni
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Come si legge nella pagina miniata, la Cavalcata era il Corteo processionale che aveva luogo la sera del 14 agosto, vigilia della festa. Esso partiva dalla Chiesa di Santa Lucia, nella parte occidentale della città, per poi risalire lungo il Corso, sostare in Piazza Grande e giungere infine alla Cattedrale per offrire ceri e doni alla Patrona, come da tradizione. La Cavalcata, oltre a costituire una testimonianza del culto per l'Assunta, aveva anche lo scopo di dimostrare il fasto e la potenza dell'antico stato fermano, che in occasione di queste celebrazioni riscuoteva la maggior parte dei canoni e dei tributi.
=== La pagina miniata ===
Il [[Messale de Firmonibus]], ora conservato al Museo Diocesano dell'Arcidiocesi di Fermo, è un codice membranaceo del XV secolo di Giovanni Ugolino da Milano il quale, nel 1436, appose la sua firma e la data. Fu commissionato da Giovanni de Firmonibus, vescovo e principe di Fermo.
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Gli «Statvta Firmanorvm» risalgono al 1382-83, anni in cui essi vengono approvati dal Comune. Questa raccolta di norme che regolano la vita della città arriva sino a noi grazie a due edizioni, una risalente al 1507, l'altra al 1589. In esse si leggono il complesso delle disposizioni legali e l'organizzazione del Comune Fermano in epoca medievale.
In modo particolare, in entrambe le edizioni, nel capitolo "''La venerazione della Festa di Santa Maria nel mese di agosto''", vengono descritte le modalità in cui doveva svolgersi la festività
Il Consiglio Generale (o Consiglio dei Trecento del popolo), era costituito da 208 consiglieri eletti direttamente dal popolo ed appartenenti a tutte le classi sociali. A sua volta il Consiglio Generale sceglieva un massimo di 150 consiglieri (di estrazione non nobiliare, di età non inferiore ai 25 anni e di reddito minimo di 50 libbre) che andassero a comporre il Consiglio Speciale o di Cernita. Inoltre lo stesso eleggeva tra i suoi componenti le autorità comunali che rimanevano in carica per una durata di 6 mesi.
=== La tovaglia policroma ===
La Tovaglia policroma, conosciuta anche come Tovaglia delle Benedettine, è uno dei tesori più prestigiosi conservato nel Duomo di Fermo. Essa rievoca la Cavalcata dell'Assunta ed è ispirata dal "Messale de Firmonibus".
Viene esposta ogni anno all’altare maggiore della Cattedrale, dal 1 agosto, per tre settimane circa (fino alla seconda domenica dopo la festa liturgica di San Savino, patrono di Fermo, che ricorre il sabato successivo il 15 agosto). La visione è gratuita, secondo gli orari di apertura della cattedrale.
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La sua nascita risale al 1917 quando, le Benedettine di Fermo, su disegno del pittore fermano Francesco Federici, cucirono e ricamarono, in seta ed oro, questo prezioso manufatto: cinque metri di lunghezza per ottanta centimetri di altezza. Lavoro certosino realizzato per incorniciare ed impreziosire l'altare.
In questo periodo, in piena guerra mondiale, la Cavalcata venne interrotta ma, in ricordo venne realizzata un'iscrizione significativa: "''Affinché non perisca la memoria, Federici disegnò e dipinse, le monache dell'ordine di S. Benedetto del monastero di Fermo ricamarono, il canonico Venturini predispose e dedicò alla Regina della Pace, sconvolto il mondo intero dalle armi devastatrici''". Oggi, la Tovaglia viene esposta sull'Altare Maggiore del Duomo di Fermo durante il mese di agosto.
Oltre al bianco e al grigio perla, colori utilizzati per dare profondità alle immagini, sono presenti otto sfumature per ogni colore e, per questo motivo, la tecnica adoperata è denominata "punto pittura". La base della tovaglia è in tessuto povero e per renderlo trasparente è stato stramato in trama e ordito. Il ricamo realizzato necessita di un fondo apposito in quanto è composto oltre che da cotone e seta, anche da fili metallici, fili d'oro, perline e pailletes.
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=== Nel periodo Napoleonico ===
Con la proclamazione, nel 1798, della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] da parte di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], lo Stato della Chiesa venne suddiviso in otto dipartimenti, tre nella Marca: Metauro, Musone e Tronto. Fermo era a capo di
In quel periodo, la Cavalcata venne sospesa per qualche anno ma già nell’agosto del 1799 il generale De La Hoz con un’ordinanza sollecitò i Priori a riprendere i festeggiamenti in onore della Vergine Assunta<ref>Archivio di Stato di Fermo, Fondo ''Manifesti'', cart. n. 15, manifesto 478</ref>. La manifestazione della Cavalcata al contrario verrà ripresa nel 1801 e portata avanti solo per qualche anno. Infatti il 2 aprile 1808 Napoleone, una volta riconquistata Roma, decretò l’annessione delle province della Marca al Regno d’Italia e tornò la suddivisione in tre dipartimenti. Come conseguenza furono abolite tutte le precedenti strutture politico-amministrative comprese il Consiglio di Cernita, il Consiglio Generale, i Priori. La Cavalcata venne sospesa durante tutto il periodo del dominio napoleonico.
=== Dopo Napoleone e l'Unità d'Italia ===
Dopo la caduta di Napoleone, Fermo fu nuovamente occupata dalle truppe austriache, fino alla restaurazione dello Stato Pontificio. Il nuovo delegato apostolico, Vincenzo Colpaietro cercò di ripristinare le vecchie tradizioni, compresa la partecipazione dei castelli anche se Fermo non era più città capofila del contado e non esisteva più
La Cavalcata dell’Assunta tornò ad essere celebrata con il medesimo svolgimento dei secoli precedenti.
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=== Novecento ===
Nei primi anni del Novecento si continuò a celebrare la festa secondo le modalità del secolo precedente, però senza la tradizionale processione. Il programma prevedeva, oltre alle funzioni religiosi con orchestra e cori, anche numerosi spettacoli di bande musicali, tombola, globi aerostatici, fuochi d'artificio e corsa equestre, senza gli spettacoli al Teatro dell'Aquila<ref>«La Voce delle Marche» del 15 agosto 1903, n. 33</ref>.
Nel 1907 venne riorganizzata nel solito modo e l'anno successiva la Commissione emanò alcune direttive per un corteo più sobrio e precisi ordini ai Capitani delle Arti. Nel 1909 la Cavalcata era nuovamente scomparsa dal programma dei festeggiamenti. Dopo qualche anno scoppiò la guerra e la tradizionale festa non venne più celebrata, fatta eccezione per le funzioni religiose, comunque in tono minore fino al 1923 quando si riavranno festeggiamenti degni di nota. Gli unici elementi che si rifacevano all'antichità erano il tragitto da Santa Lucia al Duomo e l'offerta di un cero simbolico. Questo fu l'ultimo tentativo di ridare vita alla Cavalcata prima dell'edizione moderna.
== Le dieci Contrade ==
[[File:Bandiere contrade fermo.JPG|thumb|upright=1.6|Bandiere delle contrade fermane a Torre di Palme]]
Il territorio fermano è composto da dieci Contrade che si dividono in due sottogruppi. Alle sei contrade "storiche" della città di Fermo, se ne sono infatti aggiunte altre quattro, dette 'foranee', ovvero i cui territori si trovano al di fuori delle mura del centro storico. Di queste ultime, due ([[Torre di Palme]] e [[Contrada Capodarco|Capodarco]]) sono definite ''Castelli,'' due sono invece dette ''Ville'' ([[Contrada Campiglione|Campiglione]] e [[Contrada Molini Girola|Molini Girola]]) === Contrade storiche ===
* {{simbolo|600px Bianco e Nero.svg}} [[Contrada San Martino (Fermo)|San Martino]] (I) Stemma: San Martino con mantello e spada. Colori: bianco, nero e blu a triangoli. Lo stemma ricorda il santo a cui era dedicata l'antica chiesa omonima nel Palazzo dei Priori.
* {{simbolo|600px Bianco e
* {{simbolo|600px
* {{simbolo|600px
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Tra parentesi, la numerazione delle Contrade si trova sulle pianchette di terracotta visibili sui portoni delle abitazioni nel centro storico della città.
=== Contrade foranee ===
* {{simbolo|600px Bianco e Rosso.svg}} [[Contrada Capodarco|Capodarco]] Stemma: arco con freccia accoccata e due stelle laterali. Colori: bianco e rosso. Lo stemma vuol significare la vigile difesa della città da parte della frazione, avamposto verso il mare.
* {{simbolo|600px
* {{simbolo|
* {{simbolo|
== Investitura dei Priori ==
[[File:Investitura dei Priori.png|miniatura]]
Si è in seguito stabilito di fissare la celebrazione in una data distante dal giorno dalla Cavalcata dell’Assunta, e di trasferirla nella Cattedrale del Duomo di Fermo al fine di conferire maggiore solennità alla cerimonia. Dopo una breve interruzione nel 2017, anno in cui la benedizione e l'Investitura si sono svolte nella Chiesa di San Domenico (a causa dell'inagibilità della Cattedrale dovuta agli eventi sismici del 2016), essa torna dal 2018 nel luogo originariamente designato.
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== Lettura del bando ==
Presso il Castello di Torre di Palme, alla presenza dei figuranti principali di ognuna delle dieci contrade e della Cernita, avviene la lettura del bando, di seguito riportato:
{{Colonne}} <blockquote>"Per ordene de</blockquote><blockquote>lo Consilio de Cernita</blockquote><blockquote>est reformato et statuito che,</blockquote><blockquote>Dopo la compieta,</blockquote><blockquote>lo jorno decimo quarto de mensis augusto</blockquote><blockquote>de lo anno domini duemila decimo ottavo,</blockquote>
{{Colonne spezza}}
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== Manifestazioni collaterali ==
=== Contesa del Pallino ===
La Contesa del Pallino<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Contesa-del-Pallino-2017.pdf|titolo=Regolamento Contesa del Pallino}}</ref> nasce nel 1984, anno in cui Guerrino Giampieri ed Emidio Sandroni pensarono di organizzare una gara di bocce fra le dieci contrade di Fermo. Il Direttivo del C.S.R. Tirassegno, con l’allora Presidente Sig. Renato Postacchini, e il Direttivo della bocciofila C.S.R.T. Fermana, con
===Tiro al Canapo===▼
[[File:Tiro_al_Canapo.jpg|miniatura|Tiro al Canapo]]Nasce inizialmente come manifestazione a sé stante tra vari raggruppamenti che si formano in varie zone della città a cui partecipa la sola contrada San Bartolomeo. Spentasi in questo senso la manifestazione, dal 1986 vi vede invece impegnate tutte le contrade firmane. Si svolge oggi al Girfalco dove viene approntato l'apposito palco.<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/tiro-al-canapo/|titolo=Tiro al Canapo {{!}} Cavalcata dell'Assunta|sito=cavalcatadellassunta.it|accesso=19 marzo 2018}}</ref>▼
===Tiro per l'Astore===▼
[[File:Tiro_per_l'Astore.jpg|sinistra|miniatura|Tiro per l'Astore]]Dal 1995 sul sagrato del Duomo di Fermo avviene il torneo di 'Tiro per l'astore', dove gli arcieri delle dieci contrade si contendono la vittoria.<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Tiro-per-lAstore-2017.pdf|titolo=Regolamento Tiro per l'Astore}}</ref>▼
▲=== Tiro al Canapo ===
In epoca medievale, l’arco veniva largamente utilizzato sia per la caccia che per i tornei indetti al fine di provare l’abilità degli arcieri. In ragione di ciò, ogni anno, in occasione della “Cavalcata dell’Assunta” e in concomitanza alle Hostarie medievali, le dieci contrade danno vita ad un torneo di “tiro all’astore”, che vede gli arcieri scelti da ognuna di esse impegnati a sfidarsi a vicenda presso il Girfalco, nel sagrato della Cattedrale.▼
[[File:Tiro al Canapo.jpg|miniatura|Tiro al Canapo]]
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▲=== Tiro per l'Astore ===
La competizione nasce nel 1995. La società “Arcieri Firmum”, da anni promotrice dell'evento, organizza il torneo annuale di tiro con l’arco storico per società e promuove “Il Palio degli Arcieri della Marca”, che vede alcune città delle Marche, animate da una cavalleresca rivalità, competere con i loro migliori arcieri.▼
[[File:Tiro per l'Astore.jpg|sinistra|miniatura|Tiro per l'Astore]]
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▲In epoca medievale, l’arco veniva largamente utilizzato sia per la caccia che per i tornei indetti al fine di provare l’abilità degli arcieri. In ragione di ciò, ogni anno, in occasione della “Cavalcata dell’Assunta” e in concomitanza alle Hostarie medievali, le dieci contrade danno vita ad un torneo di “tiro
===Gallo d'Oro===▼
▲La competizione nasce nel 1995. La società
▲=== Gallo d'Oro ===
Il Gallo d'Oro, istituito nel 2010, è la manifestazione che vede gareggiare tra loro i tamburini delle contrade<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Gallo-dOro-2017.pdf|titolo=Regolamento Gallo d'Oro}}</ref>. Il premio è ispirato al gallo-segnavento fatto collocare sul tetto dell'abside del Duomo dal signore di Fermo, Ludovico Migliorati, nel 1423. L'evento si svolge nella Piazza del Popolo.
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=== Vittorie per Contrada ===
Di seguito il numero di palii vinti per ogni contrada e l'anno dell'ultima vittoria.
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== Note ==
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* {{Cita libro|titolo=Statvta Firmanorvm|data=1589|editore=Sertorio Monti|città=Fermo}}
* Filippo Andrenacci, ''La festa di Santa Maria a Fermo, dal medioevo ai nostri giorni'', Fermo, Andrea Livi, 2011.
* Idem, ''De Certis Limitibus'', Fermo, 2007.
* Romano Folicaldi, Giancarlo Liuti, Manuela Vitali, Fermo, ''15 agosto 2008: La Cavalcata dell'Assunta, alba di macchine, lavoro, sabbia'', Fermo, Andrea Livi, 2009
* Maria Chiara Leonori, ''Il Messale de Firmonibus. Appunti codicologici'', in ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte- ritualità - araldica'' a cura di M. Temperini, Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011, pp. 49-54.
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* Lucio Mariani, ''La Cavalcata dell'Assunta in Fermo'', Roma, nella Sede della Società alla biblioteca Vallicelliana, 1890.
* Gabriele Nepi, Calvacata e Palio dell'Assunta Fermo, Macerata, Grafiche L. Ciocca, 1994.
* Francesco Pirani, ''Il Medioevo nelle città italiane n.2: Fermo'', Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, Spoleto, 2010.
* Daniela Simoni, ''Il Messale de Firmonibus: l'apparato iconografico'', in ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte- ritualità - araldica'' a cura di M. Temperini, Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011, pp. 55-76.
* Massimo Temperini (a cura di), ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte - ritualità - araldica'', Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011.
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* [[Torre di Palme]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cavalcatadellassunta.it/|Il palio}}
* {{cita web|http://www.sandomenico.net/vitainparrocchia/PaliodellAssuntadiFermo2011/tabid/595/Default.aspx|Il palio 2011 custodito nella concattedrale di San Domenico di Fermo}}
{{Palio di Fermo}}
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