Corrado Alvaro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m clean up, Nota ripetuta |
|||
Riga 24:
Corrado Alvaro nasce a [[San Luca (Italia)|San Luca]], un piccolo paese nell'entroterra ionico calabrese, ai piedi dell'[[Aspromonte]], in [[provincia di Reggio Calabria]], primo di sei figli di Antonio, un maestro elementare, e di Antonia Giampaolo, una ragazza di estrazione borghese, figlia del segretario comunale del paese<ref>{{Cita libro|autore=C. Alvaro|titolo=Memoria e vita|dataoriginale=1942|anno=2001|editore=Falzea|città=Reggio Calabria|p=16}}</ref>.
In paese trascorre un'infanzia felice, ricevendo la prima istruzione dal padre<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|titolo={{Chiarire|Ibidem}}}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo={{Chiarire|Ivi}}, p. 31}}</ref>.
Terminate le scuole elementari, nel 1906 viene mandato dal padre a proseguire gli studi nel prestigioso collegio dei gesuiti di [[Villa Mondragone]], a [[Frascati]], diretto dal famoso grecista [[Lorenzo Rocci]]. Nel 1907 sono ospiti dello stesso collegio i fratelli Beniamino e Guglielmo. A Villa Mondragone, Corrado studia, comincia a scrivere racconti e a comporre le prime poesie. Nel 1910, durante il ginnasio, viene espulso dal collegio, perché sorpreso a leggere alcuni testi proibiti dalla Chiesa cattolica [[Gabriele D'Annunzio#Intermezzo di rime (1883)|(l{{'}}''Intermezzo di rime'']] di [[Gabriele D'Annunzio]] e l{{'}}''[[A Satana|Inno a Satana]]'' di [[Giosuè Carducci]]). Costretto a cambiare scuola, è mandato nel collegio di [[Amelia (Italia)|Amelia]] in provincia di Perugia, dove termina il ginnasio. Nel 1912 si iscrive al Liceo "Galluppi" di Catanzaro ed è ospite del convitto Tulelli. A diciassette anni esordisce con un libretto su ''Polsi nell'arte, nella leggenda e nella storia'' (1912). Il volume, dedicato alla madre, porta in calce la firma "Corrado Alvaro. Studente liceale".
Riga 48:
Nell'ottobre 1924, il fratello Guglielmo, si tolse la vita gettandosi nel Tevere, da un ponte, sotto gli occhi della cognata Laura e del figlioletto, Massimo, di soli 5 anni. L'evento è destinato a lasciare una ferita insanabile nella vita dello scrittore.
Nel [[1925]] è tra i firmatari del [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] di [[Benedetto Croce]]. Nello stesso anno diviene critico teatrale per il "Risorgimento" di Roma. Vi avrebbe collaborato fino alla soppressione del giornale da parte della dittatura. Il 16 dicembre, all'uscita dal Teatro Valle a Roma, viene aggredito e malmenato, insieme ad [[Adriano Tilgher (filosofo)|Adriano Tilgher]], da una squadra di fascisti. Ridotta al silenzio la stampa d'opposizione, ad Alvaro venne impedito di scrivere sui giornali: il suo nome era stato inserito nelle "liste di proscrizione" stilate dal fascismo. Nel 1926, grazie alla copertura offerta da [[Pietro Pancrazi]] avrebbe però iniziato a collaborare, senza firmare, con "La Stampa". Ma anche la copertura assicurata ad Alvaro dal giornale torinese è destinata in breve tempo a venire meno<ref>{{Cita libro|autore=C. Alvaro|titolo=Quasi una vita|ed=Bompiani,|dataoriginale=1950|anno=1968|editore=Bompiani|città=Milano|p=21}}</ref>''.
Sebbene vittima di una feroce aggressione mediatica ordita dal fascismo, Alvaro declina l'invito rivoltogli da alcuni amici francesi (in particolare da [[Romain Rolland]]) che lo sollecitavano a rifugiarsi a Parigi<ref
Alla fine del 1928, decide però di riparare, per qualche tempo, a Berlino, essendogli sempre più difficile lavorare (e firmare) in Italia<ref>C. Alvaro, ''Ultimo diario'' (1959)'','' Bompiani, Milano, 1966, p. 208.</ref>.
Riga 87:
Nel [[1954]], colpito da un [[tumore]] addominale, si sottopone a un delicato intervento chirurgico. La malattia colpisce anche i [[polmone|polmoni]].
Il 20 aprile 1956 esce, sul ''Corriere della Sera'', il suo ultimo articolo.
Alvaro muore, vegliato fino all'ultimo respiro da [[Cristina Campo]], nella sua casa di Roma l'11 giugno [[1956]].<ref>G. Carteri, ''La lunga notte di Corrado Alvaro'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2006.</ref>
Riga 224:
* ''[[Roma ore 11]]'' (1952)
==
<references/>
|