Luigi Cremona: differenze tra le versioni

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=== Massoneria ===
Fu un fervente [[Massoneria in Italia|massone]], e ne governò i vertici bolognesi ove nel 1866 assieme a [[Giosuè Carducci]]fu tra i fondatori della [[Loggia massonica|loggia]] "Felsinea" di Bologna, della quale fu il primo [[Maestro venerabile]], con [[Giosuè Carducci]] come segretarioVenerabile<ref>V. Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp. 86-87.</ref>. Fu vice-presidente del Rito Simbolico e condirettore del Bollettino Massonico pubblicato in Bologna con il Franchi.<ref>Luigi Polo Friz, ''La massoneria italiana nel decennio post unitario''. Lodovico Frapolli, Franco Angeli, 2ª ed. 2007 p.117 ISBN 9788846409171.</ref>. Mantenne un fitto carteggio di corrispondenza massonica con Giosuè Carducci e Francesco Magni<ref>{{Cita libro |autore=Aldo Brigaglia; |autore2=Simonetta Di Sieno, |titolo=La corrispondenza massonica di Luigi Cremona con Giosuè Carducci e Francesco Magni casa editrice|url=https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857541358 |editore=Mimesis |anno=2017 |ISBN =978-88-5754-135-8.}}</ref>
 
Fu un fervente [[Massoneria in Italia|massone]], e ne governò i vertici bolognesi ove nel 1866 fu tra i fondatori della [[Loggia massonica|loggia]] "Felsinea" di Bologna, della quale fu il primo [[Maestro venerabile]], con [[Giosuè Carducci]] come segretario<ref>V. Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp. 86-87.</ref>. Fu vice-presidente del Rito Simbolico e condirettore del Bollettino Massonico pubblicato in Bologna con il Franchi.<ref>Luigi Polo Friz, La massoneria italiana nel decennio post unitario. Lodovico Frapolli, Franco Angeli, 2ª ed. 2007 p.117 ISBN 9788846409171.</ref>. Mantenne un fitto carteggio di corrispondenza massonica con Giosuè Carducci e Francesco Magni<ref>Aldo Brigaglia; Simonetta Di Sieno, La corrispondenza massonica di Luigi Cremona con Giosuè Carducci e Francesco Magni casa editrice Mimesis 2017 ISBN 978-88-5754-135-8.</ref>
 
Morì a Roma il 10 giugno 1903 a causa di una malattia cardiaca che da tempo lo affliggeva, l'[[angina pectoris]], confortato dalle cure e dall'affetto di Anna Maner-Müller, sposata nel 1887 in seconde nozze, e dai figli.