Claudio Martelli: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
[[File:Claudio Martelli 2.jpg|miniatura|sinistra|Claudio Martelli nel 1979]]
A soli 13 anni si iscrive al [[Partito Repubblicano Italiano]]. Ha frequentato il [[Liceo ginnasio statale Giosuè Carducci|
Si è laureato in [[
Nel 1984 al congresso di [[Verona]] diviene vicesegretario unico e in giugno viene eletto al [[Parlamento europeo]] nella [[Circoscrizione Italia centrale]]. Su indicazione di Craxi, nel luglio 1989 diviene [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|vicepresidente del Consiglio dei ministri]] dei governi [[Governo Andreotti VI|Andreotti VI]] e [[Governo Andreotti VII|Andreotti VII]], e contestualmente lascia la carica di vicesegretario PSI. Nel 1990 è autore di un importante [[decreto-legge]] sull'[[immigrazione]] che di lui porta il nome (convertito in legge, [[legge Martelli]]).
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=== Ministro di grazia e giustizia (1991-1993) ===
Il 2 febbraio 1991 diviene anche [[Ministri di grazia e giustizia della Repubblica Italiana|Ministro di grazia e giustizia]] a seguito della nomina di [[Giuliano Vassalli]], suo predecessore alla guida di tale Ministero, come [[Giudici della Corte costituzionale della Repubblica Italiana|
In merito Martelli dichiarerà: «È lo stesso Falcone a dare una spiegazione a quella insinuazione atroce rivolta verso il giudice che debellò la cupola mafiosa». Secondo Martelli, Falcone non aveva una gran voglia di affrontare quell'argomento durante l'audizione al [[Consiglio Superiore della Magistratura|CSM]], poi, dopo l’insistenza dei componenti: «lo dice chiaro e tondo: "Forse il sindaco di Palermo non ha sopportato che io indagassi su grandi appalti che riguardano l'illuminazione e le fognature di una grande città, perché ci sono appalti e appalti: i piccoli e quelli miliardari. E io indagando su quelli miliardari, nel caso di Palermo ho scoperto che con Orlando sindaco, [[Vito Ciancimino|Ciancimino]] era tornato a imperare». Martelli ricorda poi il contesto nel quale collocare quegli eventi: «Eravamo nel 1991, e si voleva considerare Ciancimino fuori dai giochi, ma non era così. Questa era la cosa che fece impazzire di rabbia Orlando. L'accusa rivolta a Falcone sarebbe una ritorsione polemica».<ref>{{cita web|url=http://livesicilia.it/2017/06/06/martelli-falcone-orlando-mafia-di-matteo_860734|titolo="Perché Orlando attaccò Falcone? Con lui, Ciancimino imperava"|sito=Live Sicilia|data=martedì 6 giugno 2017|urlmorto=sì|accesso=8 settembre 2017|dataarchivio=8 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170908200847/http://livesicilia.it/2017/06/06/martelli-falcone-orlando-mafia-di-matteo_860734/}}</ref> La nomina di Falcone all'UAP fu peraltro valutata negativamente dall'[[Associazione nazionale magistrati]].
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