Diomede: differenze tra le versioni
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Secondo una variante del mito, invece, una tempesta suscitata da Afrodite, sempre per vendicare l'offesa subita, spinse Diomede sulle coste della [[Licia]]: qui fu sul punto di essere sacrificato ad [[Ares]] dal re Lico, che voleva vendicare la morte di [[Sarpedonte (figlio di Laodamia)|Sarpedonte]] caduto a [[Troia]], ma poté salvarsi per l'intervento di Calliroe, figlia del re, che lo aiutò a ripartire. Secondo alcune fonti Diomede sarebbe poi sbarcato per errore ad [[Atene]], e qui avrebbe perso il [[Palladio (mitologia)|Palladio]], finito nelle mani di [[Demofonte (figlio di Teseo)|Demofonte]].
Arrivato ad [[Argo (città antica)|Argo]], Diomede ebbe un'amara sorpresa: né sua moglie [[Egialea]], né i suoi sudditi lo ricordavano più, in quanto Afrodite aveva cancellato il ricordo di Diomede dalla loro memoria. Secondo una variante del mito, Egialea, ispirata dalla dea, tradì Diomede con [[Comete (figlio di Stenelo)|Comete]], il giovane figlio di [[Stenelo (figlio di Capaneo)|Stenelo]], e gli tese molti agguati, sempre su istigazione di Afrodite<ref>Benedetta Rossignoli, ''L'Adriatico greco: culti e miti minori'', in ''ΑΔΡΙΑΣ'', n. 1, L'Erma di Bretschneider, 2004 (p. 210).<ref>.
=== Viaggio di Diomede, eroe della civilizzazione ===
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