Noce di Benevento: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App section source
Riga 36:
== I sabba e i malefìci ==
{{vedi anche|janara}}
La leggenda vuole che le streghe, indistinguibili dalle altre donne di giorno, di notte si ungessero le ascelle (o il petto) con un unguento e spiccassero il volo pronunciando una frase magica (riportata all'inizio della pagina), a cavallo di una scopa di saggina o, secondo altre versioni, in groppa ad un «castrato negro» voltandogli le spalle. Contemporaneamente le streghe diventavano incorporee, spiriti simili al vento: infatti le notti preferite per il volo erano quelle di tempesta.<ref name=palumbo>{{cita libro|autore=Agnese Palumbo,|autore2= Maurizio Ponticello, ''|titolo=Misteri, segreti e storie insolite di Napoli'', § 24, ''|capitolo=Benevento, le Janare attorno al Noce'', |editore=Newton Compton Editori,|anno= 2015.}}</ref> Si credeva inoltre che ci fosse un ponte in particolare dal quale le streghe beneventane erano solite lanciarsi in volo, il quale perciò prese il nome di ''ponte delle janare'', distrutto durante la seconda guerra mondiale.
 
Ai [[sabba]] sotto il noce prendevano però parte streghe di varia provenienza. Questi consistevano di banchetti, danze, orge con spiriti e demoni in forma di gatti o caproni, e venivano anche detti ''giochi di Diana''.