Utente:Kagemusha!/Sandbox: differenze tra le versioni

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Articolo principale: [[Battaglia di Tsushima]]
[[File:Japanese cruiser Asama.jpg|miniatura|Una cartolina giapponese dell'''Asama'' all'ancora, dopo il 1904.]]
La 2<sup>a</sup> e la 3<sup>a</sup> Squadra del Pacifico della marina russa approcciarono il Giappone il 27 maggio, dopo aver navigato dal [[Mar Baltico]], e furono avvistate da una pattuglia giapponese di prima mattina, ma la visibilità era ridotta la ricezione radio debole. I rapporti preliminari furono abbastanza da spingere Tōgō ad ordinare alle sue navi di prendere il mare e la 2<sup>a</sup> divisione avvistò le navi russe al comando del viceammiraglio [[Zinovij Petrovič Rožestvenskij|Zinovy Rozhestvensky]] verso le 11:30. Kamimura si avvicinò a circa 8000 m prima di virare bruscamente per rimettersi nella linea di battaglia delle corazzate di Tōgō.<ref name=":5" /> L'<nowiki/>''Asama'' era il quinto di sei quando Tōgō aprì il fuoco sulla 2<sup>a</sup> Squadra del Pacifico verso le 14:10 e come altre navi della divisione ingaggiò la corazzata ''[[Osljabja|Oslyabya]]''. L'incrociatore fu colpito da un proietto da 305 mm alle 14:28 e il colpo mise fuori uso il meccanismo del timone. Uscì dalla formazione per le riparazioni che furono completate sei minuti dopo. Mentre cercava di riunirsi alle navi di Kamimura, fu colpita da ltri due proietti da 305 mm che causarono un serio allagamento, abbastanza per abbassare il pescaggio di 1,5 m e per ridurle la velocità. Nonostante i danni, l'''Asama'' riuscì a riunirsi alla 1<sup>a</sup> divisione alle 15:15. L'incrociatore riuscì a raggiungere la prppria divisione alle 15:50 ma era molto rallentata dalla falla. Alle 16:10 un colpo da 152 mm bucò la base del fumaiolo posteriore, riducendo il tiraggio delle caldaie fino a quando il buco non fu riparato venti minuti dopo. La nave riuscì ad accodarsi alla ''[[Iwate (incrociatore)|Iwate]]'' solo alle 17:05.<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|autore=N.J.M. Campbell|titolo=The battle of Tsu-Shima, Part 2, 3 and 4|rivista=Warship|editore=Conway|città=Londra|curatore=Anthony Preston|volume=II|pp=128-132 (part 2), 186-187, 191 (part 3), 263 (part 4)}}</ref>
 
Dopo le 17:30 Kamimura guidò la sua divisione in un'infruttuosa caccia ad alcuni incrociatori russi, lasciando le corazzate di Tōgō da sole. Abbandonò la caccia verso le 18:03 e virò verso nord per riunirsi a Tōgō. Le sue navi furono avvistate a poppa della linea di battaglia russa verso le 18:30 e aprire il fuoco ad una distanza di 8000–9000 metri. Non si sa nulla dell'efficiacia del tiro sulle navi russe e alle 19:30 cessò il fuoco e si ritrovò con Tōgō alle 20:08, mentre scendeva la notte. La falla dell'<nowiki/>''Asama'' aumentò durante la notte e alle 06:30 fu obbligato a fermarsi per quasi un'ora prima di poter continuare.<ref name=":6" /> Il grosso delle navi russe sopravvissute fu avvistato il mattino seguente e le navi giapponesi aprirono il fuoco verso le 10:30, stando oltre la gittata dei cannoni russi. Il retroammiraglio [[Nikolai Nebogatov]] decise quindi di arrendersi con le sue navi, dato non poteva rispondere al fuoco o ridurre la distanza. L'anziano incrociatore corazzato russo ''[[Dmitrii Donskoi (incrociatore)|Dmitrii Donskoi]]'' fu avvistato poco prima delle 18:00 e l'<nowiki/>''Asama'' ricevette l'ordine da Tōgō di inseguirlo per supportare gli [[Incrociatore protetto|incrociatori protetti]] della 4<sup>a</sup> divisione. Al momento in cui l'incrociatore incontrò la 4<sup>a</sup> divisione, la notte era già scesa e il ''Dmitrii Donskoi'' si era rifugiato in acque poco profonde. La nave russa fu ritrovata al mattino dopo che la maggior parte dell'equipaggio era sbarcato e la nave si preparava ad essere autoaffondata. Il tentativo giapponese di cattura fu abortito quando la nave si rovesciò ed affondò.<ref name=":5" /> Durante la battaglia l'''Asama'' era stata colpita da tre proietti da 305 mm, due da 229 mm e sette di calibro minore<ref name=":6" /> che avevano ucciso 11 uomini e feriti 13.<ref name=":2" /> La nave raggiunse l'[[arsenale di Maizuru]] il 30 maggio per essere riparata.<ref name=":5" /> Il 15 settembre trasportò per la [[Baia di Tokyo|Baia di Tokio]] l'imperatore Meiji durante tutta la rivista della flotta per la vittoria.<ref name=":2" />
 
La nave fu assegnata alla squadra d'addestramento dal 1 giugno 1910 al 1 aprile 1911, mentre svolse dal 16 ottobre 1910 al 6 marzo 1911 una crociera d'addestramento per i cadetti verso il [[America del Nord|Nord]] e [[America centrale|Centro America]] e le [[Hawaii]], accompagnata dall'[[incrociatore protetto]] ''[[Kasagi (incrociatore)|Kasagi]]''. Questa fu la prima della dozzina di crociere d'addestramento svolte fino al 1935, la seguente durò dal 20 aprile all'11 agosto 1914.<ref name=":7">{{Cita libro|nome=Eric|cognome=Lacroix|nome2=Linton|cognome2=Wells|titolo=Japanese cruisers of the Pacific War|accesso=2024-06-21|data=1997|editore=Naval Institute Press|pp=552, 656-659|ISBN=978-0-87021-311-3}}</ref>
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L'<nowiki/>''Asama'' ispezionò [[Mazatlán]] il 28 gennaio per poi procedere a investigare la desolata e arida baia di [[Puerto San Bartolomé]] in Baja California, dove il suo capitano, [[Yoshioka Hansaku]], intendeva anche fare rifornimento dalla [[carboniera]] britannica [[Lena (carboniera)|SS ''Lena'']]. Il 31 gennaio 1915 la nave colpì uno scoglio non segnalato all'entrata della baia e rimase bloccata. L'impatto aveva aperto una falla, inizialmente stimata di 15 m, che allagò completamente la sala caldaie e portò 1.2 m di acqua in sala macchine. Dopo il fallimento delle prove iniziali per disincagliare la nave, l'equipaggio iniziò a sbarcare le provviste e sistemarono le ancore di tonneggio per stabilizzare l'incrociatore ed evitare ulteriori danni al fondo. La carboniera [[Boyne (carboniera)|SS ''Boyne'']] arrivò quella sera e fu mandata a [[San Diego]] perchè riportasse l'incidente alle autorità giapponesi, dato che l'''Asama'' era senza corrente e la ''Lena'' non aveva alcuna radio.<ref name=":8" />
 
L'incrociatore corazzato ''[[Izumo (incrociatore)|Izumo]]'', ammiraglia della squadra comandata dal [[retroammiraglio]] [[Moriyama Keizaburo]], arrivò il 12 febbraio e richiese l'immediato invio di navi di recupero e salvataggio. L'incrociatore protetto ''[[Chitose (incrociatore)|Chitose]]'' e la nave rifornimento [[Konan Maru|SS ''Konan Maru'']] arrivarono il 18 marzo e furono seguite il girono seguente dalla gemella dell'<nowiki/>''Asama''',''''' il [[Tokiwa (incrociatore)|''Tokiwa'']], e dalla nave per le riparazioni ''[[Kamakura Maru]]|''Kamakura Maru'']]. Il viceammiraglio [[Tochinai Sojiro]], che arrivò a bordo del ''Tokiwa'', sostituì Moriyama che doveva rientrare a casa. Il salvataggio della nave iniziò rapidamente all'arrivo della nave per riparazioni ''[[Kantō (nave)|''Kantō]]'']] il 24 marzo, che portò con se 250 carpentieri navali dall'[[arsenale di Yokosuka]]. Il 14 aprile oltre 1600 tonnellate di materiale erano state rimosse dall'incrociatore e ulteriori investigazioni mostrarono che la sala macchine di prora aveva una falla da 7,8 m per 0,9 m e la falla nel locale caldaie misurava 2.1 m per 10.2 cm. Non risulta quindi assurdo che, dato lo stato del fondo della nave, pompare 6764 t di acqua non fu abbastanza per svuotare la nave. L'8 marzo la nave fu fatta galleggiare con successo ma i lavori richiesero altri tre mesi per renderla appena in grado di prendere il mare. L'<nowiki/>''Asama'' testò la bontà delle riparazioni il 21 agosto, fuori dalla baia, e due giorni dopo partì alla velocità di 6 nodi per la base navale britannica di [[Esquimalt]], nella [[Columbia Britannica]], per riparazioni temporanee, scortata dal ''Chitose'' e dalla ''Kantō''. Durante il viaggio la nave dovette pompare tra le 710 e le 810 t di acqua per ora. Le riparazioni a Esquimalt ridussero questo numero a circa 100 t all'ora per quando, il 23 ottobre, l'incorciatore fu pronto per tornare a Yokosuka. Arrivò in patria il 18 dicembre e l'imperatore [[Taishō]] ricevette i suoi ufficiali al palazzo imperiale due giorni dopo.<ref name=":8" /> Le riparazioni permanenti, che inclusero il rimpiazzamento delle caldaie presenti con 16 [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie a tubi d'acqua]] Miyabara e la rimozione del tubo lanciasiluri prodiero, non furono completate fino al marzo 1917.<ref name=":2" /><ref name=":7" /> L'<nowiki/>''Asama'' servì come nave ammiraglia della Squadra Cacciatorpediniere (Suiraisentai) 2 dal 13 aprile al 4 agosto, prima che il 25 agosto fosse trasferita alla Squadra di Addestramento. Insieme alla ''Iwate'', la nave, tra il 2 marzo e il 6 luglio 1918, navigò verso le coste occidentali dell'America settentrionale e centrale, le Hawaii e le isole dei mari del sud.'''<ref name=":7" /> '''
 
=== Attività tra le due guerre ===
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''Articolo principale: [[Battaglia di Ulsan]]''
 
Il 10 agosto le navi di Port Arthur provarono a forzare il blocco per andare a Vladivostok, ma furono respinte nella [[Battaglia del Mar Giallo]]. Jessen ricevette l'ordine di riunirsi al resto della flotta, ma l'ordine fu ritardato. I suoi tre incrociatori corazzati, il ''[[Rossija (incrociatore)|Rossija]]'', il ''[[Gromoboi (incrociatore)|Gromoboi]]'', e il ''[[Rurik (1892)|Rurik]]'', dovevano scaldare le caldaie e quindi non presero il mare fino alla sera del 13 agosto. All'alba raggiunsero Tsushima ma tornarono indietro quando non riuscirono a vedere nessun'altra nave della squadra di Port Arthur. A 36 miglia a nord dell'isola incontrarono la squadra di Kamimura, che consisteva dei quattro moderni incrociatori corazzati ''[[Iwate (incrociatore)|Iwate]]'', ''[[Izumo (incrociatore)|Izumo]]'', ''[[Tokiwa (incrociatore)|Tokiwa]]'' e ''Azuma''. TheLe twodue squadronssquadre hadsi passedpassarono duringdurante thela nightnotte withoutsenza spottingidentificarsi onee anothertutte ande eachdue hadinvertirono reversedla courserotta aroundall'alba. firstQuesto light.mise la Thisflotta putgiapponese theall'inseguimento Japanesedi shipsquella astriderussa theche Russiansi routedirigeva toa Vladivostok.
 
Quando alle 05:00 avvistò i Giapponesi, Jessen ordinò alle sue navi di virare verso nordest. Questi seguirono la mossa ma con una rotta leggermente convergente. Entrambi i lati aprirono il fuoco verso le 05:23 ad una distanza di 8500 m. I Giapponesi concentrarono il fuoco sul ''Rurik'', l'ultima nave della formazione russa. Questa fu colpita rapidamente e iniziò a rimanere indietro rispetto alle altre navi russe. Jessen virò verso sudest per cercare di allontanarsi ma questa mossa accecò gli artiglieri russi con il sole che stava nascendo all'orizzonte, azzerando l'efficacia delle bordate russe. Verso le 06:00 Jessen girò di 180° a dritta, per cercare di raggiungere la costa coreana e permettere al ''Rurik'' di riunirsi alla squadra. Kamimura copiò la manovra alle 06:10 ma virò verso sinistra, mossa che aumentà la distanza tra le due squadre. L'''Azuma'' ebbe quindi dei problemi alla propulsione e la squadra giapponese rallentò per uniformarsi alla sua migliore velocità. Il cannoneggiamento rincominciò alle 06:24 e il ''Rurik'' fu colpito tre volte a poppa, allagando il locale timoni; dovette quindi essere timonata con i due motori. La sua velocità continuò a diminuire, esponendolo sempre di più al fuoco giapponese, e verso le 06:40 il timone rimase bloccato tutto a sinistra.
Jessen ordered his ships to turn to the northeast when he spotted the Japanese at 05:00 and they followed suit, albeit on a slightly converging course. Both sides opened fire around 05:23 at a range of 8,500 meters (9,300 yd). The Japanese ships concentrated their fire on ''Rurik'', the rear ship of the Russian formation. She was hit fairly quickly and began to fall astern of the other two ships. Jessen turned southeast in an attempt to open the range, but this blinded the Russian gunners with the rising sun and prevented any of their broadside guns from bearing on the Japanese. About 06:00, Jessen turned 180° to starboard in an attempt to reach the Korean coast and to allow ''Rurik'' to rejoin the squadron. Kamimura followed suit around 06:10, but turned to port, which opened the range between the squadrons. ''Azuma'' then developed engine problems and the Japanese squadron slowed to conform with her best speed. Firing recommenced at 06:24 and ''Rurik'' was hit three times in the stern, flooding her steering compartment; she had to be steered with her engines. Her speed continued to decrease, further exposing her to Japanese fire, and her steering jammed to port around 06:40.
 
Jessen madefece anotherun'ulteriore manovra di 180° turnper incercare andi attemptposizionare tole interposesue hisdue twonavi shipsfunzionanti betweentra thei JapaneseGiapponesi ande il ''Rurik'', butma thequest'ultimo lattervirò shipd'improvviso suddenlya turneddritta toed starboardaumentò andla increasedvelocità speede andpassò passedtra betweenle Jessen'snavi shipsdi andJessen e thequelle Japanesenipponiche. Kamimura turnedmanovrò anche lui di 180°, ascosì wellche soentrambe thatle bothsquadre squadronssi wereritrovarono headingcon southeastrotta onverso parallelsudest coursesparallele, butma Jessen quicklyrapidamente madefece anotherun 180°ulteriore turninversione sodi thatrotta. theyI headedRussi oninvertirono opposingla courses.rotta Theper Russiansla reversedterza coursevolta forverso the third time aroundle 07:45 inper anothercercare attemptdi tonuovo supportdi dare supporto al ''Rurik,'' althoughanche se ora il ''RossiaRossija'' wasstava onandando firea herselffuoco; herI firessuoi wereincendi extinguishedfurono aboutdomati twentycirca minutesventi laterminuti dopo. Kamimura circledaccerchiò il ''Rurik'' toa thesud southverso atle 08:00, thenpermettendo allowedcosì thealle otherrestanti twodue Russiannavi shipsrusse todi getdirigersi toverso hisnord northcon anduna gaverotta themlibera an uncontested route toper Vladivostok. Despite this,Comunque Jessen turnedtornò backindietro onceverso more atle 08:15 ande ordinò orderedal ''Rurik'' todi maketornare hercoi ownsuoi waymezzi back toa Vladivostok, beforeprima turningdi northriprendere atla hisrotta maximumverso speed,nord aboutalla 18massima knotsvelocità, (33circa km/h; 2118 mph)nodi.
 
AboutIn thisquesto timemomento, Kamimura'si twodue elderlyincrociatori protectedprotetti cruiserspiù anziani di Kamimura, il ''Naniwa'' ande il ''Takachiho'', were approaching from the south. Their arrival allowed Kamimura to pursue Jessen with all of his armored cruisers while the two new arrivals dealt with ''Rurik''. They fought a running battle with the Russians for the next hour and a half; scoring enough hits on them to force their speed down to 15 knots (28 km/h; 17 mph). ''Azuma''<nowiki/>'s engines again broke down during this chase and she was replaced in the line by ''Tokiwa''. The Japanese closed to a minimum of about 5,000 meters (5,500 yd), but Kamimura then opened the range up to 6,500 meters (7,100 yd).
 
About 10:00, Kamimura's gunnery officer erroneously informed him that ''Izumo'' had expended three-quarters of her ammunition, and he turned back after a five-minute rapid-fire barrage. He did not wish to leave the Tsushima Strait unguarded and thought that he could use his remaining ammunition on ''Rurik''. By this time she had been sunk by ''Naniwa'' and ''Takachiho'', which had closed to within 3,000 meters (3,300 yd) of ''Rurik'' in order to finish her off. They had radioed Kamimura that she was sunk, but he did not receive the message. Shortly after the Japanese turned back, ''Gromoboi'' and ''Rossia'' were forced to heave-to to make repairs. None of the Japanese ships were seriously damaged and ''Azuma'' only suffered eight men wounded during the battle.