Castelfranco Veneto: differenze tra le versioni

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Al contempo, in città si sviluppa un vivace clima culturale, divenendo punto di convergenza per vari artisti e architetti. Nel [[XVIII|Settecento]], con la decadenza della capitale, Castelfranco si proietta verso i centri della terraferma (prima fra tutte [[Padova]]) divenute i nuovi poli della cultura. Gli intellettuali provengono da alcune famiglie patrizie ormai radicate in zona, come i Riccati, e promuovono diversi interventi urbanistici, sia all'interno (duomo e [[Teatro Accademico (Castelfranco Veneto)|teatro Accademico]]) che all'esterno delle mura (pieve nuova, ospedale di San Giacomo).
 
=== L'Ottocento ===
Dopo la caduta di Venezia nel [[1797]], anche Castelfranco passò dai francesi agli austriaci e viceversa, sino a divenire definitivamente austriaca nel [[1814]]. La dominazione austriaca cessò il 15 luglio [[1866]], con l'annessione del Veneto al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
=== '''Il Novecento''' ===
[[File:Castelfranco Veneto, giardino pubblico (xilografia).jpg|sinistra|miniatura|Castelfranco Veneto, giardino pubblico.]]
Nel novecento Castelfranco diviene un [[nodo ferroviario]] di rilevanza strategica del Veneto centrale. Alla stazione ferroviaria cittadina vi arrivavano quotidianamente convogli bellici diretti ai vari fronti italiani. Castelfranco Veneto, nella [[notte di San Lorenzo]] del [[1917]], viene pesantemente bombardata e molteplici furono i danni che la città dovette subire. Negli anni a seguire, tra il [[1927]] e il [[1944]], nella cittadina si insedia un'amministrazione locale [[Fascismo|fascista]] e, successivamente, vi è la comparsa sul territorio di un [[Podestà (fascismo)|podestà]] e di [[Commissario prefettizio|commissari prefettizi]] fascisti. Durante la [[seconda guerra mondiale]] ([[1939]]-[[1945]]) vi sono nuovi bombardamenti e Castelfranco subisce nuovi danni e lutti. Tra il [[1944]] e il [[1945]] si attiva nelle zone limitrofe alla città la [[Brigata Cesare Battisti|Brigata partigiana “Cesare Battisti"]] che grazie alla sua iniziativa partigiana rende la cittadina finalmente libera. Il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] nomina come amministratore locale Alberto Mario Bossum, che rimarrà in carica sino al 4 marzo 1946. <ref>{{Cita web|url=https://www.comune.castelfrancoveneto.tv.it/index.php?area=14&menu=67&page=218|titolo=Castelfranco Veneto: cenni storici - Comune Castelfranco Veneto|sito=www.comune.castelfrancoveneto.tv.it|accesso=2024-10-02}}</ref>
 
=== Simboli ===