Matilde di Canossa: differenze tra le versioni

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|madre = [[Beatrice di Lotaringia]]
|coniuge 1 = (I) [[Goffredo il Gobbo]]
|coniuge 2 = (II) [[Guelfo VIII di Baviera|Guelfo di Baviera]]
|figli = (I) Beatrice<br/>[[Guido Guerra II|Guido Guerra]] (''adottivo'')
|religione = [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]]
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Ma la grancontessa non si diede per vinta e, mentre il [[papa Gregorio VII]] era costretto all'esilio, Matilde resistette e il 2 luglio 1084 riuscì a sbaragliare inaspettatamente l'esercito imperiale nella famosa [[battaglia di Sorbara]], presso [[Modena]], grazie alla decisiva formazione di una coalizione favorevole al [[papato]] a cui aderirono i bolognesi contrapposti alla ''lega'' imperiale.
 
==== Il matrimonio con Guelfo Vdi Baviera ====
[[File:Mantua3 BMK.jpg|thumb|[[Mantova]], [[Rotonda di San Lorenzo]], voluta da Matilde di Canossa.]]
Nel 1088 Matilde si trovò a fronteggiare una nuova discesa dell'Imperatore Enrico IV e si preparò al peggio con un matrimonio politico, dato che l'attuale pontefice disgiungeva il potere vaticano da quello canossiano, com'era stato sino a questo momento, per ultimo fino a Gregorio VII. Matilde scelse il duca sedicenne [[Guelfo VIII di Baviera|Guelfo]] (in tedesco ''Welf''), erede del [[ducato di Baviera]]. Le nozze facevano parte di una rete di alleanze approvate dal nuovo papa, [[Papa Urbano II|Urbano II]], allo scopo di contrastare efficacemente Enrico IV.
 
La quarantatreenne Matilde scrisse una lettera al suo futuro sposo: {{citazione|Non per leggerezza femminile o per temerarietà, ma per il bene di tutto il mio regno, ti invio questa lettera accogliendo la quale tu accogli me e tutto il governo della Longobardia. Ti darò tante città, tanti castelli, tanti nobili palazzi, oro ed argento a dismisura e soprattutto tu avrai un nome famoso, se ti renderai a me caro; e non segnarmi per l'audacia perché per prima ti assalgo con il discorso. È lecito sia al sesso maschile che a quello femminile aspirare a una legittima unione e non fa differenza se sia l'uomo o la donna a toccare la prima linea dell'amore, solo che raggiunga un matrimonio indissolubile. Addio.|[[Cosma di Praga]], ''Storia dei Boemi'', traduzione di P. Golinelli}}
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Dopo la vittoria di Matilde molte città come [[Milano]], [[Cremona]], [[Lodi]] e [[Piacenza]] si schierarono con la Contessa canossiana per sottrarsi al controllo imperiale. Nel 1093 il figlio secondogenito dell'imperatore, [[Corrado di Lorena]], sostenuto dal papa, da Matilde e da una lega di città lombarde, veniva incoronato [[Sovrani d'Italia#Regnum Italiae|Re d'Italia]]. Matilde liberò e diede rifugio persino alla moglie dell'imperatore, [[Prassede di Russia|Prassede]], figlia del [[Rus' di Kiev|Re di Russia]] ed ex vedova del [[Marca del Brandeburgo|Marchese di Brandeburgo]], che aveva denunciato al [[Concilio di Piacenza]] del 1095 "le inaudite porcherie sessuali" che aveva preteso Enrico da lei e per le quali veniva relegata in una specie di prigionia-alcova a Verona. Si accese dunque una lotta all'interno stesso della famiglia imperiale, che indebolì sempre più Enrico IV.
 
Enrico IV morì ormai sconfitto nel 1106; alla deposizione e morte di Corrado di Lorena (1101), il figlio terzogenito del defunto imperatore e nuovo imperatore, [[Enrico V di Franconia]], riprese a sua volta la lotta contro la Chiesa e l'Italia. Stavolta l'atteggiamento della Granduchessa nei confronti della casa imperiale dovette modificarsi e Matilde si conformò ai voleri dell'imperatore. Nel [[1111]], sulla via del ritorno in Germania, Enrico V la incontrò al [[castello di Bianello]], presso [[Quattro Castella]], vicino a [[Reggio Emilia]], tra il 6 e l'11 maggio<ref>{{Cita web | url = http://www.storico.org/italia_medievale/matilde_canossa.html | titolo = Matilde di Canossa - A partire da Sigifredo e Azzo, un’eredità da riscoprire | autore = Elena Pierotti | data = marzo 2014 | accesso = 20 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220305090342/http://www.storico.org/italia_medievale/matilde_canossa.html | dataarchivio = 5 marzo 2022}}</ref>. Matilde gli confermò i feudi da lei messi in dubbio quando era vivo suo padre<ref>{{Cita libro |url=https://www.google.it/books/edition/LA_DAMA_BIANCA/lWuADwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=matilde+di+canossa%2Benrico+V&pg=PA209&printsec=frontcover |titolo=La Dama Bianca |anno=2018 |accesso=2023-05-24}}</ref>, chiudendo così una vertenza che era durata oltre vent'anni<ref>Ogni anno, comunemente l'ultima domenica di Maggio, l'episodio è rievocato nel [[Corteo Storico Matildico]].</ref>. "''In vice regis''" recita Donizone, e da qualcuno è stato interpretato come se Enrico V avesse conferito alla Granduchessa un nuovo titolo: "Viceregina d'Italia"<ref name="BadiniGamberini2007">{{Cita libro|autore1=Gino Badini|autore2=Andrea Gamberini|titolo=Medioevo reggiano: studi in ricordo di Odoardo Rombaldi|url=https://books.google.com/books?id=JQYRxHw9lAoC&pg=PA171|anno=2007|città=Milano|editore=FrancoAngeli|isbn=978-88-464-8676-9|pp=171–}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Emilia Romagna e Marche|url=https://books.google.com/books?id=aJUzWrUZENsC&pg=PA36|anno=2002|città=Milano|editore=Touring Editore|isbn=978-88-365-2706-9|pp=36–}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19562/matilde-di-toscana/ |titolo=Enciclopedia storica |voce=Matilde di Toscana |accesso=2023-05-24}}</ref> e "Vicaria Imperiale", ma è negato dagli storici [[Carlo Guido Mor]], [[Paolo Golinelli]], [[Eugenio Riversi]].
 
==== La morte ====
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== Nella cultura di massa ==
[[File:MatWElf Villani.jpg|thumb|Matilde con il marito Guelfo Vdi Baviera.]]
 
*Dopo la sua morte attorno a Matilde venne a crearsi un alone di leggenda. Gli [[agiografi]] ecclesiastici ne mitizzarono il personaggio facendone una contessa semi-monaca dedita alla contemplazione e alla fede. Qualcuno invece sostiene che si sia trattato di un personaggio di forti passioni sia spirituali sia carnali ({{chiarire|fu indicata|Opinioni fondate o illazioni?}} come amante dei pontefici [[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]] e [[Papa Urbano II|Urbano II]]). Si narra che, dopo la morte di [[papa Alessandro II]], Matilde, che soffriva di un [[eczema]], per curarsi si coricasse senza vesti sul tavolo dove era stato lavato il defunto pontefice. In realtà nel Medioevo il culto delle [[reliquia|reliquie]] (e la certezza riguardante i loro poteri miracolosi) era molto sentito. Si dice che Matilde conservasse tra le proprie reliquie anche un anello vescovile, che utilizzava per calmare i frequenti attacchi di [[epilessia]].