Lo scudo di Talos: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 19:
Kleidemos è un ragazzo spartano nato nella nobile famiglia [[Spartiati|spartiata]] dei Kleomenidi, tra le più importanti di Sparta, ma a causa di una malformazione al piede il padre Aristarchos lo abbandona - seppure a malincuore - sul monte [[Taigeto]], in ossequio alle severe leggi della città. Allevato da un anziano pastore [[ilota]], Kritolaos, il giovane cambia il nome in Talos, cresce e diventa un ragazzo forte e coraggioso, ma ignaro delle proprie origini. Kritolaos lo sottopone a un duro allenamento, lo aiuta a usare il bastone come un'arma (oltre che come un appoggio) e gli consegna l'arco dell'antico [[Aristodemo (re dei Messeni)|re Aristodemo]], eroe della [[prima guerra messenica]], che gli insegna a usare.
Il [[fato]] vuole che Talos salvi una sua cara amica e futura fidanzata fidanzata, Antinea (figlia di un contadino ilota che Talos stava aiutando nei campi), da una tentata violenza fisica da parte di Brithos e dei suoi amici, ignaro che quest'ultimo sia suo fratello maggiore. Nonostante sia sul punto di uccidere il fratello, Brithos lo guarda intensamente negli occhi e lo risparmia. Durante la convalescenza anche Antinea si innamora di Talos, ma,
Allo scoppio delle [[guerre persiane]] il ragazzo, come tutti gli iloti, è condotto a [[Sparta]] per essere scelto da Brithos come aiutante dei soldati in guerra.
Al loro rientro in patria, però, i tre guerrieri superstiti sono accusati di diserzione e codardia, poiché un agente della [[Crypteia|Krypteia]], un servizio segreto spartano, aveva sostituito il messaggio del re con uno vuoto, senza che loro se ne accorgessero: incapace di sopportare la vergogna,
===Seconda parte===
|