Fair use: differenze tra le versioni
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Il '''fair use''' (in [[lingua italiana|italiano]], ''uso'' o ''utilizzo'' ''leale'', ''equo'' o ''corretto'') è una disposizione [[Legislazione|legislativa]] dell'ordinamento giuridico degli [[Stati Uniti d'America]] che regolamenta, sotto alcune condizioni, la facoltà di utilizzare materiale protetto da [[copyright]] per scopi d'informazione, critica o insegnamento, senza chiedere l'autorizzazione scritta a chi detiene i diritti.
Istituti simili sono tuttavia previsti anche da altre legislazioni statali a livello mondiale
== Caratteristiche dell'istituto ==
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=== Italia ===
Il senatore [[Mauro Bulgarelli]] ha [[Interrogazione parlamentare|interrogato]] il [[Governo della Repubblica Italiana|governo italiano]] sull'opportunità di estendere anche in Italia l'utilizzabilità del concetto del ''fair use'' per le attività didattiche e scientifiche
In risposta, il governo ha affermato che a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 68 («Attuazione della direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione»), il testo dell'articolo 70 della [[diritto d'autore italiano|legge italiana sul diritto d'autore]] riprodurrebbe sostanzialmente il regime del ''fair use'' statunitense<ref>Sottosegretario [[Andrea Marcucci]], [http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/ShowXml2Html.Asp?IdAtto=8215&Stile=5 risposta del governo all'interrogazione Bulgarelli] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071111032917/http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/ShowXml2Html.Asp?IdAtto=8215&Stile=5 |date=11 novembre 2007 }}, Camera.it</ref>.
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== Casi celebri ==
=== Il caso Google Books ''vs'' Microsoft ===
Uno degli esempi più celebri di diversa lettura della normativa sul ''fair use'' è tra due colossi statunitensi della comunicazione sul [[World Wide Web|web]]. Per [[Google]], il ''fair use'' è la lecita riproduzione di stralci consistenti in qualche pagina di testi sotto copyright, come avviene nel suo servizio [[Google Books]], rilanciato con la collaborazione di molte università statunitensi. L'iniziativa è invece contestata da [[Microsoft]]
=== Il caso tra Universal e Disney ''vs'' Sony ===
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=== Il caso Napster ===
Alla fine degli anni '90, un sistema di condivisione di file peer-to-peer conosciuto come Napster divenne disponibile al grande pubblico. Questo nuovo rivoluzionario servizio ha stabilito connessioni tra i singoli computer e ha permesso loro di condividere file da tutto il mondo. Napster era unico al momento, siccome non controllava mai direttamente i file trasferiti ma forniva un mezzo attraverso il quale le persone potevano connettersi tra loro. Naturalmente le case discografiche hanno reagito negativamente alla condivisione delle loro canzoni e hanno fatto causa a Napster per violazione del copyright. Riprendendo il caso Sony, concluso con la decisione che la registrazione di un programma televisivo per la visione successiva non violava il copyright poiché il ''time shifting'' dello spettacolo era un uso trasformativo in uso corretto, Napster ha permesso ai proprietari di musica il ''time shifting'' dei propri file in un'altra posizione per far sì che le persone potessero avere un'anteprima dei brani acquistabili. Inoltre Napster ha messo in guardia gli utenti dalla violazione dei diritti d'autore e ha permesso il download di molti file che non erano protetti da copyright, come ha sottolineato Patricia Jacobis nel suo articolo di CNET "Prova di Napster sulla nuova legge sul copyright". Gli avvocati di Napster hanno sottolineato tutti questi argomenti e altri, ma alla fine la sentenza del tribunale ha riscontrato che Napster era in violazione di quattro fattori di fair use. In primo luogo, il carattere e lo scopo sono stati giudicati ingiusti a causa del ripetuto download di file molte migliaia di volte, nonostante il fatto che non si siano verificate vendite. Inoltre sul sito sono stati in genere scaricati interi brani protetti da copyright, il che era più che sufficiente a violare l'importo consentito dal fair use. Alla fine, il tribunale ha stabilito che Napster potrebbe ridurre le vendite record dei brani scaricati, violando il quarto fattore di fair use
=== Il caso YouTube ===
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