Giosuè Carducci: differenze tra le versioni

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=== Origini familiari ===
[[File:Valdicastello-Casa natale di Giosuè Carducci.jpg|thumb|La casa natale di Valdicastello di Pietrasanta]]
Michele Carducci (1808-1858), studente di medicina a [[Pisa]], figlio di Giuseppe, un leopoldino conservatore, e di Lucia Galleni, era uomo dalle forti passioni politiche e di tempra irascibile. Da giovane fu un cospiratore rivoluzionario e, in seguito ai [[Moti del 1830-1831|moti francesi]] del [[1830]], sognò che anche in Italia il corso degli eventi potesse prendere una direzione simile. [[Giuseppe Mazzini|Mazziniano]]<ref name="Barbanente">{{cita libro|autore=avv. Francesco Paolo Barbanente (Gran Maestro del [[Grande Oriente d'Italia]])|titolo=La Squadra e il Compasso nel Golfo dei Poeti e Dintorni|pagina=33|editore=BASTOGILibri|data=marzo 2014|serie=Storiografia Massonica|ISBN=978-88-98457-30-4}}</ref>, dopo che le autorità intercettarono una sua lettera, fu arrestato eintercettaronobruhhhhhhhhhhhhhhhh confinato per un anno a [[Volterra]], dove conobbe Ildegonda Celli (1815-1870), figlia di un orefice fiorentino ridotta come lui in condizioni di povertà.<ref>M. Saponaro, ''Carducci'', Arnoldo Mondadori, 1940, pp.23-24.</ref>
 
Al termine del confino tornò a Pisa, dove completò gli studi, e andò poi a vivere in [[Versilia]] a Valdicastello, una frazione di [[Pietrasanta]], sua terra natale. In questa località sposò la Celli il 30 aprile [[1834]].<ref group="Nota">M. Saponaro, p.24. Saponaro colloca a Pisa il matrimonio, ma sappiamo da Giuseppe Chiarini che durante una gita che Carducci, Chiarini e il prof. Carlo Bevilacqua (genero del poeta) fecero a Volterra nell'agosto 1882, trovarono nella chiesa parrocchiale un documento che attestava come le nozze fossero state celebrate a Valdicastello e non a Volterra, dove, fino a quel momento, Carducci pensava si fossero sposati i genitori. Cfr. {{Cita|Chiarini|p. 248}}; Per l'anno di nascita di Ildegonda Celli e la data del matrimonio cfr. ''Opere scelte di Giosue Carducci'' (a cura di Mario Saccenti), Torino, UTET, 1993, vol. II, p. 715.</ref>