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[[File:Prime Minister Boris Johnson G7 Summit Day One (51786436740) (cropped 2).jpg|miniatura|La regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]] nel 2021]]
'''Operazione London Bridge''' è il nome in codice del piano che è stato eseguito neiin giornioccasione successivi alladella morte della regina [[Elisabetta II del Regno Unito]], dal momento del decesso fino alla celebrazione delle esequie.
 
Il piano, originariamente creato negli [[Anni 1960|anni sessanta]], è stato aggiornato e perfezionato diverse volte nel corso degli anni. Tra gli organi coinvolti figuravano vari [[Dipartimenti del governo del Regno Unito|dipartimenti governativi]], la [[Chiesa d'Inghilterra]], il [[Metropolitan Police Service]], le [[British Armed Forces]], i [[Parchi reali di Londra|Parchi reali]] e i [[borghi di Londra|borghi]] di [[Londra]], l'[[Autorità della Grande Londra]] e [[Transport for London]]. Alcune decisioni chiave riguardo al piano sono state prese anzitempo dalla Regina stessa, mentre alcune di esse sono state determinate dal suo successore dopo la sua morte.
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== I dettagli dell'operazione==
[[File:London Bridge from St Olaf Stairs.jpg|thumb|Il [[London Bridge]] (nella foto nel 2017), omonimo del piano]]
Nelle ore successive alla morte della regina, sono state svolte una serie di chiamate telefoniche consecutive per informare, nell’ordine, il primo ministro, il segretario di gabinetto (il più alto funzionario della Gran Bretagna) e alcuni dei ministri e funzionari più anziani<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/mondo/2021/09/03/morte-regina-elisabetta-operazione-london-bridge|titolo=Operazione London Bridge, ecco il protocollo per la morte della regina|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|lingua=it|accesso=2021-09-03}}</ref>. Il primo ministro [[Liz Truss]] è stata la prima persona ad essere informata del decesso della sovrana: il segretario privato della regina si miseè messo in contatto con lei tramite una linea telefonica sicura eed ha pronunciòpronunciato la frase "''[[London Bridge]] is down''". Il premier ha provveduto poi ad annunciare il luttuoso evento all'ufficio del consiglio privato, che coordina il lavoro del governo per conto del monarca. Successivamente, l'ufficio del ministero degli Esteri ha cominciato a comunicare la notizia ai governi dei 51 Stati membri del [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth delle Nazioni]], del quale la regina è ufficialmente il capo (in un primo momento solo 15 Paesi hanno ricevuto la notizia, poi si è proceduto ad avvisare gli altri 36 Stati). Internamente il giorno è stato denominato "''D-Day"'', mentre i giorni successivi al decesso sono denominati ''"D+1", "D+2"'' e così via.
 
Dopo le comunicazioni ufficiali, è stata rilasciata una nota alla ''Press Association'' e i media di tutto il mondo hanno potuto comunicare la notizia della morte della regina. Ogni canale principale della [[BBC]] ha cessato immediatamente le sue trasmissioni giornaliereregolari ed è stato sintonizzato sul canale [[BBC News]] per seguire in diretta la situazione. I conduttori televisivi erano vestiti a lutto, con un abito nero pronto per l'occasione. Nelle radio commerciali, i varigli ''speaker'' sono stati avvisati della morte di Elisabetta con una luce blu che ha lampeggiato a intermittenza. A quel punto è stata data la linea ai radiogiornali e sulle stazioni è stata trasmessa solo "musica inoffensiva"<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2017/03/16/operazione-london-bridge-pian-o-segreto-giorni-morte-regina-elisabetta_n_15401738.html|titolo=Operazione "London Bridge": il piano segreto per i giorni che seguiranno la morte della Regina Elisabetta|sito=L'HuffPost|data=2017-03-16|lingua=it|accesso=2021-09-03}}</ref>. La testata giornalistica ''[[The Guardian]]'' ha affermato che il giornale ''[[The Times]]'' aveva già pronte una serie di 11 pagine di copertina precedentemente preparate per l'occasione, e che ITN e [[Sky News]] avevano a lungo preparato le operazioni per la morte della sovrana sostituendo nelle prove il suo vero nome con lo pseudonimo di "''Signora Robinson''".
 
Subito dopo l'annuncio, un valletto vestito a lutto ha affisso un avviso, anch'esso listato a lutto, con la notizia ufficiale della morte della Regina, in un'apposita bacheca fissata sia alla cancellata di [[Buckingham Palace]] chesia a Balmoral, e allo stesso tempo anche il sito ufficiale del Palazzo Reale ha mostrato il medesimo comunicato. Contemporaneamente la bandiera di Buckingham Palace è stata [[Bandiera a mezz'asta|calata a mezz'asta]].
Lo stesso è accaduto per tutte le pagine dei social media dei dipartimenti del governo, che hanno anche cambiato le loro immagini del profilo con il loro stemma dipartimentale. Il [[Parlamento del Regno Unito|Parlamento]] è stato richiamato immediatamente e si è riunito un'ora dopo per ascoltare il messaggio rivolto dal primo ministro alla [[Camera dei Comuni]].
 
Il Consiglio di Successione si è riunito il giorno successivo alla morte della sovrana per proclamare a tutti gli effetti la nomina del nuovo monarca, [[Carlo III del Regno Unito|Carlo III]], figlio primogenito della sovrana: la proclamazione è stata letta al [[St. James's Palace|St. James' Palace]] e al [[Royal Exchange]] nella City di Londra da un araldo incaricato, quindi sono stati sparati 96 colpi di cannone a salve, tanti quanti gli anni della defunta Regina, dalla [[Torre di Londra]]. Altrettante salve di cannone sono state sparate presso il castello di Edimburgo e quello di Cardiff.
Il Parlamento stesso si è riunito nuovamente in serata per assistere al giuramento del nuovo re [[Carlo III del Regno Unito|Carlo III]], figlio primogenito della sovrana, e per giuraregiurargli a sua volta fedeltàfedelta; alsuccessivamente nuovoCarlo sovrano, che successivamenteIII ha compiuto una visita per tutto il [[Regno Unito]] per mostrarsi ai suoi sudditi e partecipare a varie commemorazioni funebri in memoria della defunta regina.
 
Il protocollo prevedeva anche diversi piani di movimento per il feretro della Regina, a seconda del luogo in cui ella fosse spirata. Se la sovrana fosse deceduta presso [[Sandringham House]] o presso il [[Castello di Windsor]], la bara sarebbe stata trasportata tramite autofunebre a Buckingham Palace entro un paio di giorni. Se invece il decesso fosse avvenuto all'estero, essa sarebbe stata riportata in patria dal 32º Squadrone della [[Royal Air Force|RAF]] e sarebbe atterrata presso l'aeroporto militare di Northolt, nei pressi di Londra, per essere poi trasportata tramite autofunebre a Buckingham Palace.
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Successivamente, la salma è stata traslata a Londra in aereo con un volo militare della [[Royal Air Force|RAF]], che è atterrato all'aeroporto militare di Northolt, da dove è poi stata trasportata alla volta di [[Buckingham Palace]].
 
Il pomeriggio seguente, il feretro è stato trasferito da Buckingham Palace a [[Westminster Hall]] con un solenne corteo funebre a piedi, dove i membri della famiglia Reale sono stati scortati da guardie reali, truppe dell'esercito, una banda musicale militare e colpi di cannone a salve. All'arrivo alla Westminster Hall il feretro è stato nuovamente [[Esposizione pubblica della salma|esposto]] al pubblico per quattro giorni. Oltre al saluto della gente comune, si sono alternati gli omaggi di politici, personaggi dello spettacolo e dei membri della famiglia reale, tra figli, nipoti e pronipoti della regina. In questi quattro giorni si è formata una coda di svariati chilometri, con lunghe attese fino a decine di ore. Molte attività commerciali della capitale hanno osservato un giorno di chiusura per consentire anche ai propri dipendenti di partecipare al corteo per rendere omaggio alla defunta regina e,; sempre in segno di lutto, sono stati sospesi eventi sportivi, concerti, spettacoli teatrali e pure le consuete esibizioni musicali per le vie del centro, oppuree presso le stazioni della metropolitana.
 
La celebrazione del [[Funerale di Elisabetta II del Regno Unito|funerale di Stato]], che era previsto avesse luogo almeno dieci giorni dopo il decesso della regina, è stata svolta il 19 settembre.