Guglielmo I d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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=== La battaglia di Hastings ===
{{Vedi anche|Battaglia di Hastings}}
Guglielmo salpò da [[Saint-Valery-sur-Somme]] il 28 settembre 1066 alla testa di un esercito di circa 5.000 uomini; una volta sbarcato nella baia di [[Pevensey]], nel [[Sussex]], si diresse sul borgo di [[Hastings (East Sussex)|Hastings]] e il 29 settembre incominciò a fortificarlo.
Secondo una certa tradizione tramandata dai cronisti, al momento dello sbarco in Inghilterra, mentre scendeva dalla propria nave, Guglielmo sarebbe scivolato e caduto rovinosamente sulla spiaggia causando un certo nervosismo tra gli uomini che lo attorniavano, i quali vedevano in quella caduta un pessimo presagio per la prosecuzione dell'impresa. Conscio di dover agire immediatamente, altrimenti il morale del suo esercito ne avrebbe risentito, Guglielmo avrebbe affondato profondamente le mani nella sabbia e, dopo averne preso una grossa manciata, si sarebbe alzato in piedi e, mostrando a tutti coloro che la circondavano, avrebbe esclamato: «Ecco che rivendico il mio diritto soggiogando la terra inglese!», rovesciando così il cattivo presagio e galvanizzando i suoi guerrieri. Tuttavia sussistono molti dubbi sul fatto che l'episodio sia veramente accaduto, in quanto ricalca praticamente paro paro lo stesso aneddoto che gli autori latini attribuiscono a [[Publio Cornelio Scipione|Scipione l'Africano]] al momento del suo sbarco in Africa nel 204 a.C. durante la [[Seconda guerra punica|Seconda Guerra Punica]], il che fa pensare che i cronisti dell'epoca si siano ispirati alle antiche cronache latine adattandole alle allora esigenze di nobilitare l'impresa di Guglielmo, usanza molto comune all'epoca dei fatti.
Aroldo, che si trovava a [[York]], appena ricevette la notizia dello sbarco fu costretto a ritornare a sud, costringendo il suo sparuto esercito a una marcia forzata, mentre l'esercito del Nord dei [[conte|conti]] [[Edwin, conte di Mercia|Edwin di Mercia]] e [[Morcar]] di [[Regno di Northumbria|Northumbria]], con la cavalleria, l'avrebbe seguito in un secondo tempo. Il 6 ottobre Aroldo arrivò a Londra, dove raccolse altre truppe e il 13 ottobre, senza attendere Edwin e Morcar (molto probabilmente [[Aroldo II d'Inghilterra]] aveva fretta di difendere il [[Sussex]], sua contea di origine, non volendo che fosse conquistata da Guglielmo), si accampò sul colle di Senlac, bloccando in questo modo Guglielmo e obbligandolo ad attaccare in salita nella pianura di Telham Hill<ref name="CO">William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pagg. 29 - 32</ref>.
Il mattino del 14 ottobre, sotto il drago del Wessex, i guerrieri [[sassoni]] erano schierati sul colle in una formazione stretta e compatta: i loro scudi formavano un muro per la fanteria normanna, che fino a metà mattina caricò lo schieramento sassone senza mai riuscire ad avere la meglio; una finta ritirata della cavalleria normanna portò però una parte dei sassoni all'inseguimento del nemico, rompendo la compattezza della formazione sassone e lasciando un varco in cui si gettò la cavalleria normanna, che era tornata indietro e che in poco tempo accerchiò i sassoni<ref name= CO/>. Questi combatterono a lungo, resistendo per ore, anche dopo la morte del loro re Aroldo, colpito in un occhio da una freccia, ma verso la fine della giornata vennero sopraffatti dai normanni, condotti alla vittoria dall'uso dell'arco e dall'impiego della cavalleria.
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