Jacques Tréfouël: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Dopo la laurea all'[[Università di Parigi]] e la partecipazione alla [[prima guerra mondiale]], per la quale ottenne una decorazione, nel [[1920]] entrò all'[[Istituto Pasteur]] dove venne nominato assistente del ''Laboratoire de Chimie thérapeutique'' (Laboratorio di Chimica terapeutica, LCT) diretto da [[Ernest François Auguste Fourneau|Ernest Fourneau]]. L'anno dopo, sposò sua moglie, [[Thérèse Tréfouël]].<ref>{{Cita web|url=https://www.pasteur.fr/en/institut-pasteur/history/therese-and-jacques-trefouel-inseparable-pair?language=fr|titolo=Thérèse and Jacques Tréfouël, an inseparable pair|sito=Institut Pasteur|data=2024-04-30|lingua=en-gb|accesso=2024-10-10}}</ref>
 
Iniziò la sua carriera di ricercatore con lo studio del composto ''[[Suramina|205 Bayer]]'', un farmaco attivo contro la [[tripanosomiasi africana|Tripanosomiasi]]. Dopo la nomina a ''chef de service'' del LCT nel [[1928]], si dedicò allo studio di numerose sostanze fra le quali i composti [[arsenico|arsenicali]], attivi contro la [[sifilide]], o i composti [[chinolinici]], attivi contro la [[malaria]]. La sua fama è legata agli studi, effettuati in collaborazione con [[Daniel Bovet]] e [[Federico Nitti]], che hanno portato al chiarimento del meccanismo d'azione dei [[sulfamidici]].