Arnolfo di Metz: differenze tra le versioni
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Negli ''[[Annales Xantenses]]'' si fa riferimento ad Arnolfo come santo dicendo che morì nel [[640]]<ref name=xantenses/> a [[Remiremont]], dove fu sepolto. In un secondo tempo il corpo fu traslato a [[Metz]], nella chiesa dei SS. Apostoli, che nel [[717]] venne denominata [[basilica di Sant'Arnolfo]].
Dal matrimonio del figlio [[Ansegiso]] con [[Begga]], figlia di Pipino di Landen, nacque [[Pipino di Herstal]], bisnonno di [[Carlo Magno]]<ref name=Liber/><ref name="marbacenses">{{cita|Annales Marbacenses|p. 2}} [https://www.archive.org/stream/annalesmarbacen00blocgoog#page/n30/mode/1up#ES]</ref>: per questo, Arnolfo è considerato il capostipite della dinastia [[Carolingi]]a che viene anche chiamata "[[Arnolfingi]]a".<br>Soprattutto i suoi discendenti, attraverso la carica di [[Maestro di palazzo]], che era ormai ereditaria, governarono il regno dei Franchi, ininterrottamente dal [[687]] al [[751]].
Di lui scrisse, su richiesta del vescovo di Metz [[Angilramno di Metz|Angilramno]], [[Paolo Diacono]] nella sua opera ''Gesta Episcoporum Mettensium''<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Paolo Diacono|wkautore-capitolo=Paolo Diacono |curatore=Antonio Zanella|titolo=[[Historia Langobardorum|Storia dei Longobardi]]|editore=BUR Rizzoli|città=Vignate (MI)|pp=501–503|capitolo=Libro VI, 16|ISBN=978-88-17-16824-3}}</ref><ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Paolo Diacono|curatore=Antonio Zanella|titolo=[[Historia Langobardorum|Storia dei Longobardi]]|editore=BUR Rizzoli|città=Vignate (MI)|p=92|capitolo=Cenni biografici su Paolo|ISBN=978-88-17-16824-3}}</ref>.
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==Le leggende==
Su Arnolfo esistono molti aneddoti leggendari:
=== La leggenda della birra ===
La leggenda più nota viene tramandata a proposito delle sue reliquie. Dopo la sua morte, suo nipote e successore come vescovo di Metz, [[Goerico di Metz|Goerico]], fece traslare le sue reliquie dall'[[abbazia di Remiremont]] a [[Metz]]. La traslazione veniva effettuata sotto forma di processione cui partecipavano circa 5.000 uomini, senza contare donne e bambini. Era il [[18 luglio]] ed il caldo estivo rendeva insopportabile il cammino ed il trasporto delle pesanti reliquie con il loro contenitore. La processione si fermò in un paesello di nome [[Champigneulles]] e nell'unica osteria del luogo era rimasto un solo boccale di [[birra]]. Ciascuno si accostò il boccale alla bocca, sperando nel miracolo da parte del già venerato come santo, Arnolfo, ed il miracolo accadde: tutti bevvero ed il boccale non rimase mai vuoto.
=== La leggenda del pesce e dell'anello ===
L'autore del ''Liber Episcopi Mettensibus'' cita questa leggenda:<br />
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