Rodolfo Lipizer: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Attività editoriale: inserimento ISBN
m Corretto il collegamento Andrea Amati con Andrea Amati (liutaio) (DisamAssist)
Riga 19:
 
== Biografia ==
Rodolfo Lipizer, nato a [[Gorizia]] il 16 gennaio [[1895]], era il primogenito dei quattro figli del cancelliere del tribunale imperialregio asburgico Rodolfo Antonio e di Ludovica Maria Pelizon, discendente di una famiglia goriziana di antiche tradizioni musicali: il padre Filippo era stato l'ultimo [[liutaio]] della famiglia Pelizon (la più rappresentativa con [[Matteo Goffriller]] ([[1659]] - [[1742]]), [[Domenico Montagnana]] ([[1686]] - [[1750]]), [[Pietro Giovanni Guarneri]] ([[1655]] - [[1720]]), [[Michele Deconet]] ([[1713]] - [[1799]]), Giorgio e [[Santo Serafin]] ([[1699]] - [[1776]]), per l'influenza di stile e idee di costruzione germaniche intrise di gusto tipicamente italiano)<ref>de Bonfils M., Vademecum del Violinista, Musica nova, Bari, 2012, pag.29</ref>, che aveva avuto in [[Antonio Pelizon]] ([[1763]]-[[1850]]) l'esponente più importante, i cui violini risalivano "alla scuola dell'[[Andrea Amati (liutaio)|Amati]] pur essendo originali, vere e proprie opere d'arte".<ref>W. L. von Lütgendorff, Dizionario musicale, H. Keller Ed., Francoforte sul Meno, 1904, trad. Mario Ranieri Cossar</ref>, mentre per altri si rifacevano alla scuola napoletana dei [[Gagliano (famiglia)]]. Secondo il Maestro liutaio [[Gio Batta Morassi]] ([[1934]]-[[2018]]) "si possono intravedere nei suoi strumenti alcune caratteristiche corrispondenti ad altre scuole o autori, ma ciò è pura casualità e non certamente copiatura o imitazione".<ref>Convegni triennali internazionali sulla liuteria (1984-1987-1990), Atti a cura di G. Drascek, Santabarbara Ed., Bellona (CE), 1994, pag. 154</ref>
 
Morti il padre nel [[1905]] e la madre nel [[1912]], dovette provvedere al mantenimento dei fratelli (Ferruccio, Oscarre ed Eleonora) collaborando con l'orchestra del Teatro "G. Verdi" di Gorizia e con quella del Duomo, ma suonando anche nelle orchestrine cittadine. Acquisì gli insegnamenti violinistici di base dai maestri [[Erminio Bovi]] e [[Alfredo Lucarini]], il quale si era diplomato in violino al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, in seguito giunse a Gorizia e fu insegnante di violino e direttore della locale Civica Scuola di Musica<ref>G.Ossola Beindl, Ritorno in via Mazzini, LEG, Gorizia, 2020, pag. 95-96</ref> (succursale del [[conservatorio di Trieste]] fondato nel [[1903]]). Il giovane Lipizer si era già distinto nel saggio finale degli allievi della Scuola di musica di lunedì 27 luglio 1908, che ebbe luogo nella palestra dell’[[Unione Ginnastica Goriziana]], eseguendo alcuni brani al violino.<ref>Arbo A., Augusto Cesare Seghizzi, Ed. Studio Tesi, PN, 1992, pag. 46</ref>. Ottenne nel frattempo la maturità presso la k.k. Staatsoberrealschule di Gorizia.