Apollo 17: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Collegamenti esterni: YouTube |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Annullato Modifica visuale |
||
Riga 19:
|orbite_lunari = 75
|durata_orbite_lunari = 147:43:37
|massa = al lancio
|membri_equipaggio = 3
|foto_equipaggio = The Apollo 17 crew at pad 39-A on rollout day.jpg
Riga 33:
La possibilità di analizzare materiale lunare di un [[altopiano]] più antico dell'impatto che aveva condotto alla formazione del [[Mare Imbrium]], fu una delle ragioni principali che condusse alla scelta della valle Taurus-Littrow; inoltre, i pianificatori della missione ritenevano che da lì sarebbe stato possibile raggiungere un sito nel quale si supponeva che si fosse verificata dell'[[Vulcanismo|attività vulcanica]]. La valle inoltre offriva una migliore copertura orbitale e la possibilità di un efficiente utilizzo del rover.<ref name="astronautix"/><ref name="lpi" />
Apollo 17 superò anche diversi record stabiliti dalle missioni precedenti, tra cui il più lungo soggiorno sulla [[superficie della Luna]], la durata complessivamente più lunga delle attività extraveicolari lunari, la
== Contesto ==
Riga 40:
Il 20 luglio 1969, la [[NASA]], grazie alla missione [[Apollo 11]], aveva raggiunto l'obiettivo del [[programma Apollo]] di far sbarcare l'uomo sulla [[superficie lunare]]. Questo traguardo era stato posto dal [[presidente degli Stati Uniti]] [[John Kennedy]] nel 1961 in risposta ai continui successi dell'[[Unione Sovietica]] nella "[[corsa allo spazio]]", nel più ampio contesto della [[guerra fredda]]. Al primo [[allunaggio]] seguirono le missioni [[Apollo 12]], [[Apollo 14]], [[Apollo 15]] e [[Apollo 16]] in cui gli [[astronauta|astronauti]] avevano continuato l'esplorazione della [[Luna]], mentre [[Apollo 13]] mancò l'obiettivo a causa di un guasto intercorso durante il viaggio che mise a serio repentaglio la vita dell'equipaggio.
Nonostante i molti successi, a causa di restrizioni di bilancio e di un calo di interesse nei voli spaziali da parte del pubblico, l'amministrazione statunitense impose di cancellare alcune delle missioni pianificate e di cui già era stato prodotto il [[razzo vettore]] [[Saturn V]]. L'annuncio della prima [[Missioni Apollo cancellate|missione annullata]] (Apollo 20) avvenne il 4 gennaio 1970, poco prima della partenza di Apollo 13; le tre missioni finali sarebbero state riprogrammate tra il 1973 e il 1974.<ref>{{Cita news|titolo=Peril Point at NASA|pubblicazione=Time Magazine|data=26 gennaio 1970|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,878735,00.html|lingua=en|accesso=30 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130822172140/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,878735,00.html|urlmorto=no}}</ref> Tuttavia, il 2 settembre 1970, la NASA annunciò anche la cancellazione delle missioni Apollo 18 e 19. Nell'agosto 1971, il presidente [[Richard Nixon]] aveva già pianificato di annullare
== Informazioni generali ==
Riga 70:
|terminologia=Astronauta
|ruolo1=Comandante
|ruolo2=Pilota del [[Apollo Command/Service Module|
|ruolo3=Pilota del [[Modulo Lunare Apollo|
|equipaggio1_lancio=[[David Scott]]
|equipaggio2_lancio=[[Alfred Worden]]
Riga 82:
|terminologia=Astronauta
|ruolo1=Comandante
|ruolo2=Pilota del [[Apollo Command/Service Module|
|ruolo3=Pilota del [[Modulo Lunare Apollo|
|equipaggio1_lancio=[[John Watts Young]]
|equipaggio2_lancio=[[Stuart Roosa]]
Riga 105:
[[File:Apollo 17 - Gene Cernan training in Sudbury.jpg|sinistra|miniatura|[[Gene Cernan]] durante un'esercitazione geologica a [[Greater Sudbury|Subdury]] ([[Canada]]), maggio 1972]]
Come Apollo 15 e Apollo 16, Apollo 17 sarebbe stata una missione di "tipo J"<ref>{{Cita web|url=https://history.nasa.gov/afj/ap16fj/a16summary.html|titolo=Apollo 16 Flight Summary|autore=Tim Brandt|lingua=en|accesso=19 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190721143418/https://history.nasa.gov/afj/ap16fj/a16summary.html|urlmorto=no}}</ref> e dunque avrebbe previsto un soggiorno lunare di tre giorni, un'attività scientifica più intensa rispetto alle precedenti missioni di tipo H (Apollo 12, 13 e 14) e l'utilizzo del [[rover lunare|Lunar Roving Vehicle]]. Poiché Apollo 17 sarebbe stata l'ultima missione sulla Luna, tutti i siti di atterraggio che erano stati presi in considerazione per il programma e che non erano stati già visitati furono oggetto di un'attenta valutazione. In principio fu considerato l'allunaggio nel [[cratere Copernico (Luna)|cratere Copernico]], ma la missione Apollo 12 aveva già recuperato dei campioni provenienti da
Vennero infine individuati tre possibili siti di atterraggio tra i quali operare la selezione finale: il [[cratere Alphonsus]], il [[cratere Gassendi]] e la [[valle Taurus-Littrow]]. Nel prendere la decisione definitiva, i pianificatori della missione presero in considerazione gli obiettivi primari dell'Apollo 17: ottenere reperti provenienti dai vecchi altopiani a una distanza sostanziale da [[Mare Imbrium]], campionare materiale di
Come per gli atterraggi lunari precedenti, gli astronauti dell'Apollo 17 vennero sottoposti a un vasto programma di addestramento che incluse esercitazioni nella raccolta di campioni in superficie, nell'uso delle tute spaziali, nella guida nel rover lunare, nell'addestramento alla geologia sul campo, in prove di sopravvivenza e in quelle relative al recupero.<ref name=training>{{Cita news|autore=Betsy Mason |titolo=The Incredible Things NASA Did to Train Apollo Astronauts|url=https://www.wired.com/wiredscience/2011/07/moon-landing-gallery/?pid=1688&viewall=true|opera=Wired Science|editore=[[Condé Nast Publications]]|accesso=23 agosto 2011|data=20 luglio 2011|lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110913083741/http://www.wired.com/wiredscience/2011/07/moon-landing-gallery?pid=1688&viewall=true|urlmorto=no}}</ref>
Riga 128:
* lo spettrometro a [[raggi gamma]], un esperimento già presente a bordo dell'Apollo 15 e 16, consisteva in un cristallo di ioduro di sodio sensibile ai raggi gamma in grado di fornire ulteriori informazioni che consentissero di calibrare i dati forniti dalle precedenti missioni;<ref>{{Cita|Apollo 17 Press Kit|p. 59|PressKit}}.</ref>
* una fotocamera panoramica, dotata di un obiettivo da 610 mm, avrebbe fornito fotografie in bianco e nero o a colori, mono o stereo, della superficie della Luna con una risoluzione di 2 metri coprendo un'area di 28×334 km (angolo di vista di 11° per 108° perpendicolare all'asse di progressione). La cassetta della pellicola fotografica, con una capacità di {{formatnum:1650}} foto (con una massa di 33 kg), veniva successivamente recuperata in orbita da un astronauta durante una [[passeggiata spaziale]];<ref name="MR60" />
* la fotocamera utilizzata per mappare la
* l'altimetro laser era stato progettato con l'intenzione di misurare la quota del veicolo spaziale dalla superficie lunare con un margine di circa due metri e di fornire informazioni sull'altitudine alle due fotocamere.<ref name="MR60">{{Cita|Apollo 17 Press Kit|p. 60|PressKit}}.</ref>
Riga 163:
=== Altre strumentazioni scientifiche ===
Altri esperimenti o raccolte di dati a fini scientifici sono effettuati nel modulo di
* un radiometro a infrarossi e uno spettrometro a ultravioletti vennero utilizzati, dopo l'espulsione di una certa quantità di acqua da parte della navicella, per studiare l'impatto della contaminazione dell'ambiente vicino a essa sulle osservazioni fatte con strumenti ottici, in previsione della realizzazione dell'osservatorio installato a bordo della [[stazione spaziale]] [[Skylab]];<ref>{{Cita|Apollo 17 Press Kit|p. 67|PressKit}}.</ref>
Riga 173:
== Fasi principali della missione ==
=== Decollo e viaggio verso la
[[File:Apollo 17 liftoff.jpg|miniatura|Il lancio dell'Apollo 17]]
Riga 204:
|-
| 0 ore e 0 minuti
| 7/12 alle 5
| Inizio della missione|| || ||
|-
| 110 ore e 21 minuti
| 11/12 alle 19
| Allunaggio|| || ||
|-
| 114 ore e 22 minuti
| 11/12 alle 23
| Prima attività extraveicolare|| align="center"| 7 ore e 12 minuti|| align="center"| 3,3 km|| align="center"| 14,3 kg
|-
| 137 ore e 55 minuti
| 12/12 alle 23
| Seconda attività extraveicolare|| align="center"| 7 ore e 37 minuti|| align="center"| 20,3 km|| align="center"| 34,1 kg
|-
| 160 ore e 53 minuti
| 13/12 alle 22
| Terza attività extraveicolare|| align="center"| 7 ore e 15 minuti|| align="center"| 12,1 km|| align="center"| 62 kg
|-
| 185 ore e 22 minuti
| 14/12 alle 22
| Decollo dalla Luna|| || ||
|}
Riga 231:
[[File:Apollo 17 Cernan on moon.jpg|sinistra|miniatura|Eugene Cernan sulla superficie lunare]]
Gli astronauti dell'Apollo 17 ebbero a disposizione circa tre giorni terrestri (75 ore) per esplorare la [[
Era stato programmato che la missione si svolgesse durante la prima metà della giornata lunare (che ha una durata di 14 giorni terrestri), per beneficiare dell'illuminazione del Sole e non dover fronteggiare il freddo della notte lunare. Per accelerare i loro movimenti e aumentare il raggio d'azione senza incorrere in rischi maggiori, gli astronauti avevano a disposizione un veicolo fuoristrada. Il rover lunare aveva propulsione elettrica ed era alimentato da batterie non ricaricabili con una capacità totale 230 [[ampere-ora]], che gli consentivano un'autonomia di 92 km, raggiungendo la modesta velocità di 14 km/h e una capacità di carico di 490 kg.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://history.nasa.gov/alsj/a17/A17_LunarRover2.pdf|titolo=Lunar Roving Vehicle|autore=Boeing|data=1972|accesso=10 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100701192958/http://www.history.nasa.gov/alsj/a17/A17_LunarRover2.pdf|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore1=Bettye B. Burkhalter|autore2=Mitchell R. Sharpe|titolo=Lunar Roving Vehicle: Historical Origins, Development, and Deployment|rivista=Journal of the British Interplanetary Society|volume=48|anno=1995|url=http://history.nasa.gov/alsj/lrv_historical_origins.pdfformatno=pdf|urlmorto=sì}}</ref>
Riga 255:
==== Seconda attività extraveicolare ====
Il 12 dicembre, risvegliati dalla ''[[Cavalcata delle Valchirie]]'',<ref name="valkyries">{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2wake.html|titolo=EVA-2 Wake-up|autore=Eric M. Jones|sito=Apollo Lunar Surface Journal|editore=NASA|data=20 maggio 2014|lingua=en|accesso=16 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190721171500/https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2wake.html|urlmorto=no}}</ref> Cernan e Schmitt iniziarono la loro seconda escursione lunare. Innanzitutto, il parafango del rover aveva bisogno di una soluzione migliore. Durante la notte, i controllori di volo escogitarono una procedura che venne comunicata agli astronauti da John Young: legare insieme quattro mappe e fissare l'"estensione sostitutiva" sul parafango.<ref name="transcript">{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/AS17_TEC.PDF|titolo=Apollo 17 Technical Air-to-Ground Voice Transcription|sito=NASA|lingua=en|accesso=16 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190721182430/https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/AS17_TEC.PDF|urlmorto=no}}</ref><ref name="brokenfender">{{Cita web|titolo=ALSEP Off-load|url=http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.alsepoff.html|editore=Apollo Lunar Surface Journal|accesso=24 agosto 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150816205258/http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.alsepoff.html|urlmorto=no}}</ref><ref name="fenderfix">{{Cita web|url=https://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/21apr_ducttape/|titolo=Moondust and Duct Tape|autore=Tony Phillips|sito=Science@NASA|editore=NASA|data=21 aprile 2008|lingua=en|accesso=24 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110816001757/http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/21apr_ducttape/|urlmorto=no}}</ref><ref name=eva2prep>{{Cita web|titolo=Preparations for EVA-2|url=http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2prep.html|editore=Apollo Lunar Surface Journal|accesso=24 agosto 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110907123423/http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2prep.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita|Cernan e Davis, 2018|p. 6646}}.</ref>[[File:Ap17 strolling.ogv|thumb|Gli astronauti Cernan a Schmitt sulla luna mentre cantano "I Was Strolling on the Moon One Day" (lett. "Un giorno stavo passeggiando sulla luna"), adattando la canzone ottocentesca [[The Fountain in the Park|''While Strolling Through the Park One Day'']]
===== Ai piedi del Massiccio Sud: il cratere Nansen (stazione 2) =====
[[File:AS17-137-20908 (21496560788).jpg|miniatura|Formazione rocciosa presso la stazione 2]]
Dopo essere saliti sul rover lunare, gli astronauti si diressero dapprima verso il [[Cratere Nansen (Luna)|cratere Nansen]] ai piedi del Massiccio Sud. Per raggiungerlo si recarono verso un luogo chiamato "Buco nel muro" dove la pendenza è abbastanza bassa da consentire al rover di attraversare la scarpata Lee-Lincoln di 80 metri che sbarra la valle secondo un asse nord-sud. Questo tipo di formazione geologica presente in molti punti della Luna, deriva dalla contrazione del pianeta a seguito del raffreddamento progressivo del suo nucleo. Una volta arrivati in cima, i due astronauti percorsero un altro chilometro prima di arrivare ai piedi del Massiccio Sud, la loro prima tappa della giornata chiamata “Stazione 2”. All'arrivo, Cernan riportò che avevano percorso 7,6 km;<ref name="eva table">{{Cita web|url=https://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_18-30_Extravehicular_Activity.htm|titolo=Extravehicular Activity|sito=NASA|lingua=en|accesso=16 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20041118103553/https://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_18-30_Extravehicular_Activity.htm|urlmorto=no}}</ref> il tragitto più lungo percorso dal rover durante il programma Apollo. Si riteneva che il Massiccio Sud, che confina con il [[Mare Serenitatis|mare della Serenità]], si fosse formato tramite sollevazione della superficie lunare conseguentemente all'impatto meteoritico che dette origine al mare, e quindi
===== Il cratere Lara (stazione 3) =====
Riga 286:
[[File:AS17-145-22157 (21663972305).jpg|miniatura|sinistra|Schmitt lavora alla stazione 6]]
Dapprima gli astronauti si mossero verso la base del Massiccio Nord, a circa 3 km a nord del modulo lunare, quindi attraversarono un pendio per circa 400 metri verso nord-est per raggiungere una grande roccia parzialmente esplosa che era stata avvistata in una fotografia scattata dall'[[orbita selenocentrica|orbita lunare]] durante la missione [[Apollo 15]] e che costituiva la prima tappa della giornata (stazione 6). Una volta scesi dal rover, gli astronauti si accorsero che la pendenza era molto più ripida del previsto e che dovevano sporgersi in avanti per mantenersi in equilibrio durante il loro lavoro di raccolta. Sul posto, inoltre, notarono come altre grandi rocce osservate in precedenza fossero franate dalla montagna lasciando una traccia molto chiara. Mentre Schmitt si occupava della raccolta dei campioni continuando il suo lavoro di raccolta, Cernan scattò la famosa foto panoramica della roccia vicino alla quale vi è Schmitt con la valle Taurus-Littrow sullo sfondo ma non ebbe il tempo di scrivere il nome di sua figlia Tracy nella polvere lunare, come intendeva, per battezzare la roccia. Gli astronauti giunsero, quindi, alla fine del tempo che avevano a disposizione per l'esplorazione del sito e dovettero far ritorno al rover. Temendo, per via della ripida pendenza, di cadere dal sedile, Schmitt
[[File:Apollo 17, station 6.jpg|miniatura|centro|upright=3.5|Fotografia panoramica scattata presso la stazione 6]]
Riga 300:
Il piccolo cratere di Van Serg venne selezionato per le stesse ragioni del cratere Shorty: le foto scattate dall'orbita mostravano la presenza di materiale scuro di possibile origine vulcanica. Quando arrivarono vicino al cratere, gli astronauti notarono che il terreno era disseminato di rocce delle dimensioni di un pallone da calcio. Vista l'altezza da terra del rover di 35 centimetri, Cernan dovette procedere zigzagando per avvicinarsi al cratere. Una volta fermato, Cernan iniziò a togliere la polvere dal rover, in quanto il parafango di ricambio approntato il giorno precedente non svolgeva più il suo lavoro. Sul sito non venne riscontrata traccia di un materiale rosso simile a quello di Shorty escludendo, di conseguenza, l'ipotesi di un'origine vulcanica. Le rocce sparse, contrariamente a quanto ci si aspettava, non erano basalto dalla base rocciosa sottostante. Schmitt e Cernan raccolsero alcuni campioni di roccia e scattarono due fotografie panoramiche.<ref name=AJsummary/><ref name=LPISurfaceOperations/>
Sia gli astronauti, sia gli scienziati a Terra si dimostrarono piuttosto interessati ad approfondire questa zona; dunque, considerando che la stazione successiva programmata vicino al cratere Sherlock (stazione 10) non destava altrettanto vivo interesse, si decise di eliminarla e rimanere alla stazione 9. Schmitt iniziò
Prima di tornare al modulo lunare per l'ultima volta, si svolse una piccola cerimonia per commemorare il completamento delle missioni lunari del programma Apollo. Cernan svelò una placca fissata al carrello di atterraggio del modulo lunare, sulla quale compariva la rappresentazione dei due emisferi della Terra e della faccia visibile della Luna con la posizione dei vari siti di atterraggio accompagnati da un messaggio firmato dai tre astronauti e dal presidente [[Nixon]]. Cernan lesse il testo:<ref name=CD206>{{cita|Cernan e Davis, 2018|p. 206}}.</ref>
Riga 306:
{{citazione|Qui l'uomo ha completato la sua prima esplorazione della Luna, nel dicembre 1972. Possa lo spirito di pace in cui siamo giunti, riflettersi sulla vita di tutta l'umanità.}}
Dopo aver scattato le foto dell'equipaggiamento dell'ALSEP ed estratta la sonda di neutroni da terra che doveva essere riportata sulla Terra, i due astronauti fecero ritorno al modulo lunare. Cernan fu l'ultimo a mettere piede sulla
=== Ritorno sulla Terra ===
Riga 312:
[[File:S72-55421.jpg|miniatura|sinistra|Lo stadio di ascesa del LEM decolla dalla Luna]]
Dopo un soggiorno di 75 ore sul suolo lunare, alle ore 16:55 del 14 dicembre
[[File:Apollo 17 LM Ascent Stage.jpg|miniatura|Lo stadio di ascesa del LEM in avvicinamento del modulo di comando e servizio]]
Riga 365:
Apollo 17 fu l'unica missione dotata del ''Traverse Gravimeter Experiment'' (TGE), realizzato dal Draper Laboratory presso il [[Massachusetts Institute of Technology]]. L'obiettivo dell'esperimento era determinare la fattibilità dell'uso del [[gravimetro]], che si era dimostrato utile nelle indagini geologiche sulla Terra, per acquisire informazioni sulla [[Struttura interna della Luna|struttura interna lunare]]. Il gravimetro fu utilizzato per acquisire misure di [[gravità]] relativa nelle immediate vicinanze del sito di allunaggio e nelle varie tappe effettuate durante le escursioni. Gli scienziati contavano di utilizzare questi dati per determinare la sottostruttura geologica del sito di atterraggio e della zona circostante. Il TGE era montato sul rover lunare; le misure vennero effettuate dagli astronauti durante le soste, dal veicolo stesso o ponendolo a terra. Vennero prese un totale di ventisei misurazioni durante le tre attività extraveicolari della missione.<ref name="alsjtge">{{Cita web|url=http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17-TGE.html|titolo=Apollo 17 Traverse Gravimeter Experiment|editore=Apollo Lunar Surface Journal|accesso=23 agosto 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110907121516/http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17-TGE.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita|Apollo 17 Press Kit|pp. 43-44|PressKit}}.</ref>
Le variazioni osservate, che raggiunsero un massimo di 25
=== L'atmosfera lunare ===
Riga 371:
La Luna è circondata da un'atmosfera estremamente rarefatta; durante la missione Apollo 17 venne studiata grazie all'utilizzo di alcune strumentazioni scientifiche:
* gli elementi più abbondanti rilevati nell'atmosfera lunare dallo strumento LACE posizionato sulla superficie della Luna sono stati l'[[argon]]-40 e l'[[elio]]-4. La concentrazione di argon, generata dal [[Datazione al potassio-argon#Serie di decadimento|decadimento del potassio-40]] all'interno della Luna, diminuisce durante la notte al punto da diventare non rilevabile poiché questo gas si congela e viene assorbito dal materiale che costituisce il suolo. Poco prima dell'alba, sulla superficie della Luna
* l'ecoscandaglio a raggi ultravioletti installato nell'alloggiamento scientifico del modulo di comando fu lo strumento responsabile del rilevamento dei componenti dell'atmosfera lunare dall'orbita. Nessun componente poté essere rilevato da questo strumento: in particolare il numero di atomi di idrogeno è inferiore a 10 atomi/cm³, ovvero il limite di sensibilità del dispositivo;<ref name=RSP35/>
* i raggi cosmici emessi dal Sole e catturati dal rivelatore installato sulla faccia esposta del modulo lunare mostrano che la distribuzione di energia delle particelle, durante il periodo della missione Apollo 17 in cui vi fu un'assenza di attività solare, è identica a quella misurata durante la missione [[Apollo 16]] che, diversamente, coincideva con
* l'esperimento di misurazione dei micrometeoriti effettuato tramite LEAM e facente parte del pacchetto ALSEP, fornì risultati disturbati, a causa di un errore di progettazione, dal trasporto di polvere sulla superficie della Luna.<ref>{{Cita|ALSEP Final Report|pp. 6-16/6-17}}.</ref> Anche attraverso il gravimetro LSG non si poterono ottenere informazioni utilizzabili.<ref>{{Cita|ALSEP Final Report|pp. 6-15}}.</ref>
=== Il sottosuolo lunare ===
La misurazione del flusso di calore da parte delle sonde dell'esperimento HFE rilevò una temperatura superficiale media sul sito di allunaggio, misurata su
Per quanto riguarda la sonda di neutroni lunari responsabile della determinazione del volume di [[neutroni]] termici (energia < {{Val|1|ul=eV}}) catturati dalla regolite lunare, i dati ottenuti hanno confermato i risultati teorici che prevedevano che la penetrazione sia in funzione della profondità. Questo risultato non è in accordo con le analisi effettuate in laboratorio sui campioni di terreno pertanto questo esperimento non ha consentito di risolvere la contraddizione.<ref name=RSP35>{{cita|Apollo 17 Preliminary Science Report|pp. 3-5}}.</ref>
Riga 398:
Il modulo di comando ''America'' è attualmente in mostra al [[Lyndon B. Johnson Space Center]] della [[NASA]], a [[Houston]] ([[Texas]]).<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Apollo: Where are they now?|curatore=David R. William|editore=National Space Science Data Center, NASA|data=6 marzo 2017|url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/apolloloc.html|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200613073628/https://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/apolloloc.html|urlmorto=no}}</ref>
Come già accaduto dopo la missione dell'Apollo 11, nel 1973 l'[[Presidenza di Richard Nixon|amministrazione Nixon]] donò 135 campioni di rocce lunari ad altrettanti paesi in segno di amicizia.<ref name=SanMarino/> Il frammento di roccia lunare proveniente dalla valle Taurus-Littrow, raccolto dal comandante Eugene Cernan e donato all'Italia, è esposto nel [[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci]] di Milano.<ref>{{cita web|titolo=Pietra lunare|editore=Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci|url=https://www.museoscienza.org/it/collezioni/oggetti/pietra-lunare|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201126215543/https://www.museoscienza.org/it/collezioni/oggetti/pietra-lunare|urlmorto=no}}</ref> Un secondo campione, donato alla [[San Marino|Repubblica di San Marino]] è stato esposto dal 2017 al [[Museo di stato di San Marino|Museo di Stato di San Marino]].<ref name=SanMarino>{{cita news|titolo=Ritrovate le Rocce Lunari donate a San Marino da Nixon: valgono 10 milioni di dollari|autore=Luca Salvatori|url=https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/ritrovate-rocce-lunari-donate-san-marino-nixon-valgono-10-milioni-dollari-a56064|data=17 aprile 2017|editore=San Marino RTV|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190712071454/https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/ritrovate-rocce-lunari-donate-san-marino-nixon-valgono-10-milioni-dollari-a56064|urlmorto=no}}</ref> Il campione donato alla [[Città del Vaticano]] è esposto alla [[Specola Vaticana]], a [[Castel Gandolfo]], mentre il campione donato alla [[Svizzera]] è a [[Lucerna]], al [[Museo svizzero dei trasporti]].<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Where today are the Apollo 17 Goodwill Moon Rocks?|url=http://www.collectspace.com/resources/moonrocks_goodwill.html|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121015023436/http://collectspace.com/resources/moonrocks_goodwill.html|urlmorto=no}}</ref>
== Note ==
| |||