Operazione Dragoon: differenze tra le versioni
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== L'operazione ==
=== Azioni preliminari ===
La campagna aerea preliminare nel sud della Francia ebbe inizio ai primi di luglio, concentrandosi
Mentre la flotta di invasione andava ammassandosi davanti al litorale del Var, nelle ore che precedettero l'alba del 15 agosto furono condotte missioni diversive per sviare i tedeschi circa il luogo dello sbarco: una flottiglia di [[motosilurante|motosiluranti]] si diresse davanti Genova, un cacciatorpediniere e alcune unità leggere
Intorno alle 00:30 del 15 agosto la First Special Service Force assaltò le isole lungo il fianco occidentale della zona di invasione, scendendo a terra lungo tratti di costa rocciosi dopo essersi avvicinata a bordo di gommoni. Due reggimenti della FSSF
Intorno alle 03:30 gli aerei da trasporto iniziarono a lanciare gli esploratori paracadutisti che dovevano contrassegnare le zone di lancio per la 1st Airborne Task Force attorno a Le Muy. Gli aerei trovarono la zona immersa in una fitta [[nebbia]] e dovettero stimare approssimativamente la loro posizione: il risultato fu che solo tre delle nove squadre di esploratori (tutte britanniche) riuscirono a scendere nei punti previsti, le altre finirono disperse a distanze comprese tra otto e tredici chilometri dalle zone di lancio. La 1st Airborne Task Force iniziò i suoi lanci alle 04:30, con 396 aerei divisi in dieci ondate che trasportavano {{M|5600}} paracadutisti e 150 cannoni smontati; la nebbia e la mancanza di contrassegni sulle zone di atterraggio resero il lancio alquanto sparpagliato: solo un 40% dei reparti statunitensi atterrò entro un chilometro dal punto previsto, percentuale che nei reparti britannici, pure assistiti dagli esploratori, raggiunse un 60% circa. Quando, alle 06:00, arrivò l'alba, solo un 60% degli uomini delle prime ondate di paracadutisti si era radunato nei punti previsti attorno a Le Muy; gli ultimi dispersi riuscirono a ricongiungersi ai loro reparti solo sei giorni dopo il lancio. Gli arrivi dei primi alianti alle 08:15 furono ostacolati anch'essi dalla nebbia, e la maggior parte degli aerei che li rimorchiavano tornò indietro senza sganciarli; l'arrivo del quartier generale della 1st Airborne Task Force, sempre trasportato dagli alianti, iniziò alle 09:30 con un'ora di ritardo. La nebbia rimase persistente per tutto il giorno, ma con la luce del giorno e gli esploratori ora in posizione i lanci del pomeriggio furono molto più precisi: alle 18:00 gli aerei lanciarono praticamente alla perfezione altri 736 paracadutisti statunitensi, mentre l'atterraggio, a partire dalle 18:10, di circa 335 alianti raggiunse una precisione del 90% circa. In totale, gli Alleati sbarcarono dall'aria poco più di {{M|9000}} uomini ({{M|6400}} paracadutsti e {{M|2600}} truppe su alianti), con 213 cannoni e 221 veicoli leggeri<ref name=Zaloga-41>{{cita|Zaloga|pp. 39-41}}.</ref><ref name=Clarke-105>{{cita|Clarke & Ross|pp. 101-105}}.</ref>.
In prossimità delle zone di lancio erano presenti solo poche pattuglie della polizia militare tedesca, e il grosso delle perdite registrate dai reparti aviotrasportati durante lo sbarco fu causato da incidenti: si ebbero 16 morti e 37 feriti tra i piloti degli alianti, mentre 80 paracadutisti e 150 truppe trasportate dagli alianti subirono ferite invalidanti. La dispersione dei lanci ritardò la cattura degli obiettivi previsti, per quanto ebbe l'
=== Gli sbarchi ===
[[File:Débarquement provence saint-raphael ile d'or.jpg|miniatura|upright=1.3|Sbarco sulla spiaggia du Dramont, a [[Saint-Raphaël (Varo)|Saint-Raphaël]].]]
A partire dalle 05:50 del 15 agosto le forze aeree alleate iniziarono a martellare le difese tedesche nella zona di sbarco, con 900 attacchi di cacciabombardieri e 385 attacchi di bombardieri medi; nebbia e nubi basse ostacolarono anche queste operazioni: l'interdizione
Nel settore Alpha, i reparti di testa della 3rd Division toccarono terra poco prima delle 08:00 unitamente ad alcuni carri armati [[M4 Sherman]] in configurazione anfibia. La difesa tedesca era rappresentata da un Ost-Bataillon alquanto demotivato della 242. Infanterie-Division, che sparò solo pochi colpi di armi leggere prima di iniziare ad arrendersi in massa; la minaccia maggiore furono le mine, e due mezzi da sbarco affondarono davanti alla spiaggia con un bilancio di 60 morti tra i reparti imbarcati. Consolidate le posizioni sulla spiaggia i reparti si spinsero nell'interno, incontrando una certa opposizione vicino Cavalaire-sur-Mer che fu piegata verso le 10:30, mentre alle 14:00 l'interno della penisola di Saint-Tropez era stato ripulito dal nemico; due battaglioni si spinsero in direzione dell'abitato di Saint-Tropez, solo per scoprire che la città era stata in buona parte già liberata da una brigata di partigiani francesi a cui si erano unite due compagnie di paracadutisti statunitensi lanciate per errore nelle vicinanze. Gli ultimi tedeschi asserragliati nella cittadella medievale di Saint-Tropez si arresero alle 15:30, e in totale la 3rd Division catturò {{M|1627}} prigionieri nel corso del primo giorno. Anche l'attacco della 45th Division nel settore Delta, iniziato alle 08:00, incontrò scarsa opposizione: la zona era difesa da un battaglione e una batteria di artiglieria costiera della 242. Infanterie-Division, ma quando i mezzi da sbarco si avvicinarono alla riva furono accolti solo dal fuoco di un solitario cannone da 75 mm e di una postazione di mortai, unici sopravvissuti al bombardamento preliminare; entrambi furono ben presto messi a tacere dal fuoco dei cacciatorpediniere di appoggio, poi i tedeschi iniziarono ad arrendersi in massa. La guarnigione di Sainte-Maxime offrì un po' più di resistenza, ma capitolò alle 15:30 dopo un nuovo bombardamento navale; le unità statunitensi iniziarono subito ad addentrarsi sui rilievi del Massiccio dei Maures per andare a ricongiungersi ai paracadutisti a Le Muy, spingendosi in avanti per circa quattro chilometri e incontrando una resistenza trascurabile. Sul fianco destro dello sbarco, punti di resistenza tedeschi intorno a [[Saint-Aygulf]] bloccarono invece l'avanzata statunitense fino a sera<ref>{{cita|Zaloga|pp. 41-45}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 108-113}}.</ref>.
Le cose furono un po' più complicate nel settore Camel. La scelta del golfo di Fréjus come zona di sbarco fu alquanto infelice: la spiaggia pianeggiante che conduceva nella valle del fiume Argens e la presenza del piccolo porto di Saint-Raphaël rendevano la zona un obiettivo ovvio per uno sbarco, e tanto gli italiani quanto i tedeschi vi avevano realizzato
Il terzo reggimento della 36th Division doveva sbarcare nel primo pomeriggio a Camel Red, nel golfo di Fréjus. Alle 11:00 i dragamine che tentavano di ripulire la rotta di avvicinamento furono costretti a ritirarsi a causa del fuoco dell'
=== La reazione tedesca ===
I quartieri generali dell'Heeresgruppe G a Tolosa e della 19. Armee ad Avignone furono messi in allerta dalle manovre diversive alleate poco prima della mezzanotte del 15 agosto, ricevendo poi alle 04:30 rapporti di intelligence dal comando tedesco in Italia che segnalavano la partenza di aerei da trasporto carichi di paracadutisti. Rapporti preliminari circa i lanci attorno a Le Muy arrivarono ad Avignone intorno alle 06:00 ma, a causa della perdita dei contatti con il quartier generale del LXII. Armeekorps a Draguignan, Wiese ricevette notizie certe degli sbarchi solo alle 10:30. Dalle 08:00 in poi i sabotaggi dei partigiani interruppero del tutto le comunicazioni telefoniche tra il comando di Blaskowitz e quello di Wiese, mentre quelle radio si rivelarono alquanto precarie; in effetti, per tutto il 15 agosto Blaskowitz ricevette notizie dal fronte dell'invasione solo tramite l'OB West a Parigi, che a sua volta le riceveva dalla rete di comunicazioni navale della Kriegsmarine. Blaskowitz ordinò subito di ritirare truppe dalle coste occidentali e di instradarle in direzione della valle del Rodano: ufficialmente per preparare un contrattacco, in realta per dare avvio a una ritirata generale. Nel frattempo, Wiese convocò il generale [[Richard von Schwerin]], comandante della 189. Infanterie-Division, e gli ordinò di assemblare tutte le truppe in grado di muovere in un ''[[Kampfgruppe]]'': abbastanza ottimisticamente, Wiese ordinò a Schwerin di avanzare lungo la valle dell'Argens, soccorrere il quartier generale del LXII. Armeekorps, distruggere i reparti aviotrasportati scesi a Le Muy e poi contrattaccare gli statunitensi sbarcati nel settore di Saint-Raphaël<ref>{{cita|Zaloga|pp. 50-51}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 105-108}}.</ref>.
Schwerin impiegò tutta la giornata del 15 agosto per mettere assieme battaglioni prelevati qui e là, fino a mettere in campo un reggimento piuttosto disorganizzato che si mise in marcia verso Le Muy alle 07:00 del 16 agosto. Mezz'ora dopo i tedeschi incapparono negli avamposti dei paracadutisti statunitensi a Les Arcs, dando inizio a una battaglia durata tutto il giorno: costantemente rinforzati da truppe e veicoli sbarcati nel settore Camel, gli statunitensi respinsero tutti gli attacchi e a sera il ''Kampfgruppe'' di Schwerin aveva perso metà delle truppe e la maggior parte dell'equipaggiamento pesante; approfittando del buio, i tedeschi si sganciarono e si ritirarono. Il battaglione trasporti tedesco asserragliato a Le Muy aveva resistito per tutta la notte tra il 15 e il 16 agosto e la mattina seguente agli attacchi dei paracadutisti alleati, ma capitolò nel pomeriggio del 16 agosto una volta che in zona furono arrivati i carri armati aggregati alla 45th Division. Il quartier generale del LXII. Armeekorps a Draguignan non fu mai soccorso: un battaglione di paracadutisti statunitensi occupò il paese alle 23:00 del 16 agosto, catturando buona parte dello stato maggiore dell'unità; lo stesso generale Neuling venne catturato nel pomeriggio del 18 agosto mentre tentava di svicolare tra le linee nemiche. Per tutta la giornata del 16 agosto gli statunitensi si dedicarono a consolidare le loro posizioni lungo la Blue Line: la 3rd Division e i commando francesi sulla sinistra affrontarono reparti della 242. Infanterie-Division trincerati su terreno impervio, raggiungendo a sera i propri obiettivi di [[Gonfaron]] e [[Le Lavandou]]; al centro la 45th Division occupò le sue posizioni sul Massiccio dei Maures,
Per non rimanere insaccati i tedeschi dovettero sgomberare dalla Francia sud-occidentale, che venne evacuata senza colpo ferire (il posto alla frontiera spagnola il 19 agosto, [[Bordeaux]] il 28); mantennero ivi solo alcune aree costiere e basi marittime ("sacche atlantiche", alcune fino alla fine della guerra: [[Assedio di La Rochelle (1944-1945)|La Rochelle]], Lorient, Saint-Nazaire, Royan, Brest, Dunkerque, le basi Gironda-Nord e Gironda-Sud presso Bordeaux). La forza ''Dragoon'' s'incontrò con le truppe provenienti dalla Normandia a metà settembre, nei pressi di [[Digione]], insaccando in essa e catturando poi i tedeschi rimasti indietro nella evacuazione dell'ovest.
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