Báb: differenze tra le versioni
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A differenza di religioni precedenti, dove le profezie perlopiù erano allusive, l'intero Bayan, che è il testo bábí principale è incentrato sull'imminente figura messianica, persino più grande del Báb stesso, che lui chiama "Colui che Dio manifesterà". Il Báb accosta sempre la rivelazione sua e le proprie leggi a questa imminente figura.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=344|OCLC=904293009 .|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref>
L'essenza e lo scopo della missione del Báb fu nel preparare il terreno all'arrivo di colui che sarebbe giunto dopo di lui.<ref>“Al tempo della manifestazione di ''Colui Che Dio manifesterà'' tutti dovranno essere ben istruiti negli insegnamenti del Bayán, sì che nessuno dei seguaci vi si aggrappi esteriormente, rinunziando così a essere leale a Lui. Chiunque lo farà gli sarà imputato il verdetto di ‘miscredente in Dio’.” (Il Báb – Antologia, p. 73)</ref> Il Báb descrive tale figura messianica come l'origine in Terra di tutti gli attributi divini e afferma che il comando di Lui è equivalente al comando di Dio.<ref name=":15" /> Insegna ai suoi seguaci di indagare in modo indipendente nel cercare il promesso, riconoscendolo per la sua stessa realtà intrinseca, per le sue opere e attributi, e non per ragioni esterne a lui.<ref>''ADORA Iddio in tal guisa che, se pur ti sospingesse verso il fuoco, quell’adorazione non subirebbe mutamento alcuno, e altrettanto se la tua mercede fosse il paradiso. Così e così soltanto ha da essere il culto confacente all’unico Vero Dio. AdorarLo per paura sarebbe sconveniente nella Corte santificata della Sua Presenza e non potrebbe essere stimato atto da te dedicato all’Unicità del Suo Essere. O se tu, mirando al paradiso, Lo adorassi con questa intima speranza, daresti a Dio la creazione per compagna, ancorché il paradiso sia ambito dagli uomini. Fuoco e paradiso s’inchinano e si prostrano entrambi innanzi a Dio. Degno della Sua Essenza è adorarLo per Sé Stesso, senza tema di fuoco o speranza di paradiso.'' (Báb – Antologia pp. 67-68)</ref><ref name=":8" /> Li avverte di non estraniarsi opponendosi a Lui sulla base di scritture sue, allo stesso modo in cui i seguaci di religioni precedenti s'erano opposti al nuovo profeta citando le loro scritture sacre.<ref name=":8" /> Inoltre, il Báb narra l'imminenza dell'arrivo, indicando come tempo d'arrivo l'anno nove e il diciannove.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|pp=348-357|OCLC=904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref>
Nel [[1863]], diciannove anni dopo che il Báb dichiarò la sua missione, Bahá'u'lláh, prima a Bagdad, in Iraq, e tre anni dopo in modo ancor più manifesto a Edirne nel 1866, dichiarò e scrisse d'essere la figura promessa dal Báb.<ref name=":15">{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|anno=1959|città=Roma|p=474}}</ref> La maggior parte della Comunità bábí lo seguì e divenne poi nota come bahá'í.<ref name=":15" />
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