Pace: differenze tra le versioni
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Mentre l'imposizione della pace è stata in gran parte evitata in passato, il livello di violenza con la quale le operazioni di mantenimento della pace in molte aree (tra cui gli eventi del 1994 in [[Ruanda]], dove diversi soldati belgi sono stati costretti a guardare i massacri in corso e sono anche stati uccisi senza che gli fosse consentito di reagire) hanno scioccato la comunità internazionale e hanno condotto a una situazione di crisi in cui la volontà di entrare in operazioni di peacekeeping, senza la possibilità di usare la forza è raffrontata con una scarsa volontà delle nazioni di inserire le loro forze e in conflitti potenzialmente "caldi" che non li coinvolgono direttamente.
In ogni caso la nozione di ''pace imposta'', salita alla ribalta in seguito alle varie operazioni di ''peace enforcement'' ([[Serbia]], [[Afghanistan]], [[Iraq]]), è considerata, dalla maggioranza dei pacifisti, avulsa dal vero significato intrinseco della parola.{{Senza fonte}}[[File:
Un'operazione di [[mantenimento della pace]] o ''peacekeeping'', come definito dalle Nazioni Unite, è "un modo per aiutare i Paesi lacerati da conflitti a creare le condizioni per una pace sostenibile". I peacekeeper devono monitorare e osservare i processi di pace nelle aree di post-conflitto e di aiutare gli ex combattenti a eseguire gli accordi di pace firmati. Tale assistenza si presenta in molte forme, tra cui le misure per alimentare la fiducia reciproca, accordi di condivisione del potere, il sostegno elettorale, il rafforzamento dello stato di diritto e lo sviluppo economico e sociale. Di conseguenza i peacekeeper dell'ONU (spesso denominati ''Caschi Blu'' a causa del colore dei loro elmetti) possono includere soldati, funzionari di polizia civile e altro personale civile.
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