Imperialismo statunitense: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 93.44.121.231 (discussione), riportata alla versione precedente di Kiappa Etichetta: Rollback |
Corretto: "nazioni" |
||
Riga 60:
Per Roosevelt, nel 1904, il Giappone rappresentava il più valido e idoneo strumento per la conservazione dell'equilibrio di potenza in Estremo Oriente. Certo egli non nascondeva i pericoli che avrebbero potuto derivare da un eccessivo rafforzamento nipponico: per questo era necessario che gli Stati Uniti assumessero un ruolo di guida e di controllo. Con l'[[accordo Taft-Katsura]] del 1905, stipulato a seguito nell'assicurazione da parte di [[Katsura Tarō]] che il Giappone non avesse alcuna ambizione nei confronti delle Filippine, e nel riconoscimento da parte di [[William Howard Taft]], che gli Stati Uniti consideravano la preponderanza nipponica sulla [[Corea]] una logica conseguenza della [[guerra russo-giapponese]] e che essi non erano comunque intenzionati a opporsi all'instaurazione di un protettorato del governo di Tokyo sulla penisola di [[Corea sotto il dominio giapponese|Corea]]. Con l'accordo si fece sentire per la prima volta l'onere politico-diplomatico che per gli Stati Uniti costituiva il possesso delle [[Filippine]].<ref>{{cita|Aquarone|p.248}}.</ref> Nel 1905 gli ambienti economici statunitensi erano divisi: secondo alcuni non restava che trarre le dovute conseguenze e riconoscere una volta per tutte nel Giappone il principale avversario, e quindi operare in ogni modo per ostacolarne l'espansione; per altri invece, il modo migliore per farsi largo sui mercati dell'Asia Orientale era quello di procedere di comune accordo con la potenza nipponica. L'arcipelago delle Filippine si era rivelato fonte di debolezza piuttosto che punto di forza sotto il profilo militare, che contribuiva in questo modo a rendere più attraente questa seconda via ai governatori statunitensi.
Il 30 novembre 1908 il segretario di stato Root e l'ambasciatore nipponico a Washington, Takahira, firmarono un accordo, con il quale i due governi si impegnavano a riconoscere i rispettivi possedimenti territoriali; gli Stati Uniti ottenevano una nuova garanzia per le Filippine da parte dell'unica potenza che poteva costituire ormai un pericolo effettivo per quel possedimento. Secondo alcuni, una delle ragioni fondamentali del fallimento della politica di Roosevelt fu l'esagerata accentuazione del pericolo russo. La [[Russia]], che non era né poteva essere una concorrente temibile sui mercati della Cina e della [[Manciuria]], fu disegnata come nemico principale, con la conseguenza che gli Stati Uniti furono inevitabilmente portati a spalleggiare la Gran Bretagna e il Giappone, ossia proprio quelle
=== La guerra nelle Filippine ===
| |||