Báb: differenze tra le versioni
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Portatore di una Rivelazione divina indipendente, Mírzá `Alí Muḥammad è noto con l'appellativo di Báb (parola araba che significa "Porta"). All'età di 25 anni dichiarò d'essere l'araldo di una nuova era di giustizia, l'età d'oro predetta da Profeti e Messaggeri divini del passato. Il suo principale compito fu l'aprire la strada al nuovo Messaggero di Dio, e molti suoi scritti si riferiscono a "Colui Che Dio manifesterà". La sua missione ebbe inizio il 23 maggio [[1844]]<ref>Secondo la scansione del tempo occidentale, due ore e undici minuti dopo il tramonto del 22 maggio 1844, ovvero nel quarto giorno di ''Jamadiyu'l-Avval'' del [[1260]] dell'[[egira]]</ref><ref name=":5">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 41</ref>, quando rivelò al suo primo discepolo che:{{Citazione|''Dio Glorioso lo aveva eletto allo stato di Báb''|<ref name="E. Esslemont, p. 19">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 19.</ref>}} ossia la '<nowiki/>''Porta''', un ''tramite'' tra Dio e gli uomini, un ''Messaggero divino''. Divenuto al suo tempo assai popolare e amato anche fra le classi più umili, il Báb dovette affrontare comunque l'opposizione del clero ortodosso e del governo che furono i reali fomentatori e artefici del suo martirio oltre che della morte di migliaia di suoi seguaci, conosciuti come Bábí.
Nei rimanenti sei anni di vita, posteriori alla sua dichiarazione, il Báb scrisse numerose lettere e libri in cui introdusse l'inizio di un nuovo ordine sociale e indicò che ben presto sarebbe arrivato un nuovo Messaggero divino.<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Hartz, Paula|titolo=World Religions: Baha'i Faith |url=https://archive.org/details/bahaifaith0000hart|anno=2009|editore=Chelsea House Publishers|città=New York|p=[https://archive.org/details/bahaifaith0000hart/page/24 24] - 29|ISBN= 978-1-60413-104-8}}</ref>
Per i bahà'í il Báb, oltre che essere un Messaggero di Dio portatore d'una Rivelazione divina indipendente, come [[Adamo]], [[Abramo]], [[Mosè]], [[Zaratustra|Zoroastro]], [[Kṛṣṇa|Krishna]], il [[Buddismo|Buddha]], [[Gesù]], [[Maometto]] e [[Bahá'u'lláh|Baháʼu'lláh]],<ref name=":19">{{Cita libro|autore=Smith Pietro|titolo=Una concisa enciclopedia della fede baháʼí|anno=2000|editore=Oneworld|p=231|ISBN= 978-1780744803}}</ref> svolse anche un ruolo simile a quello d'[[Elia]] nel [[giudaismo]] o di [[Giovanni Battista]] nel [[cristianesimo]] come araldo e precursore della Fede bahá'í<ref name=":4" /> il cui fondatore, Bahá'u'lláh, affermò nel 1863 d'essere l'adempimento della profezia del Báb: ''"Colui la cui venuta era stata predetta dal Báb: il Prescelto da Dio"''.<ref name=":5" /> L'imminente nuova Rivelazione, affermò il Báb, avrebbe liberato grandi energie creative e le capacità utili per l'instaurazione dell'unità e della pace globali.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo="Gli scritti e gli insegnamenti del Báb" , Il mondo della fede bahá'í (1 ed.)|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=London|pp=36-38|ISBN=978-0-429-02777-2|doi= 10.4324/9780429027772-5}}</ref> La gran parte dei Bábí con la rivelazione di Bahá'u'lláh divenne Bahá'í prima della fine del [[XIX secolo]].<ref>{{Cita libro|autore=De Bellaigue Christopher|titolo=The Islamic Enlightenment: The Modern Struggle Between Faith and Reason.|anno=2018|editore=London: Vintage|p=140|ISBN=978-0-099-57870-3}}</ref>
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==== Matrimonio ====
Nel
===== Shaykhismo =====
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Giunto a Shiraz sul far della sera, [[Mullā Ḥusaīn]], incontrò il Báb nei pressi d'una porta della città. La notte tra il 22 e il 23 maggio [[1844]] Mullā Ḥusaīn, invitato a casa dal Báb, gli confidò che stava cercando d'individuare l'atteso Mahdī (lett. ''"Ben guidato da Dio"'') come indicato da Siyyid Kázim. Fu allora che il Báb gli suggerì di considerare se poteva essere lui il Mahdī, il "Promesso", il possessore della conoscenza divina.<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Zarandí, Muḥammad [Nabíl-i-A‘ẓam]|titolo=Gli Araldi dell'Aurora|anno=1978|città=Roma|pp=46-91|ISBN=978-88-7214-000-0}}</ref><ref name=":20">{{Cita libro|autore=Lawson Todd|titolo=Gnostic Apocalypse and Islam: Qur’an, Exegesis, Messianism, and the Literary Origins of the Babi Religion.|anno=2012|editore=Routledge|città=London|pp= 61-74|ISBN=9780367864668}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Ghaemmaghami Omid|titolo=“The Life of the Báb,” in The World of the Bahá’í Faith|anno=2021|editore=Robert Stockman|città=London|ISBN=9780429027772}}</ref>
Il Báb rispose in modo più che soddisfacente a tutte le domande di Mullā Ḥusaīn e scrisse - di getto e con estrema rapidità - un lungo e significativo commento alla [[Sūra]] di Giuseppe<ref>Il 12º capitolo (Sura) del Corano composto da 111 versetti. </ref>. Quel commento conosciuto come Qayyúmu’l-Asmá'<ref>È una compilazione di scritti del Báb, pubblicato nel 1976 dalla [[Casa universale di giustizia|Casa Universale di Giustizia]].</ref> è considerato il primo scritto rivelato dal Báb. Quella stessa sera, Mullā Ḥusaīn riconobbe il Báb come il "Promesso", diventandone così il primo seguace. Tale avvenimento è celebrato dai bahá’í come [[Calendario bahai|giorno sacro]],<ref>La fede Bahá'í ha undici giorni sacri che sono anniversari d'avvenimenti importanti nella storia della religione. In nove di questi giorni, il lavoro è sospeso. Ogni comunità celebra tali commemorazioni senza formalità prestabilite.</ref>
=== Lettere del Vivente ===
[[Mullā Ḥusaīn]] fu dunque il primo a riconoscere il Báb. Nei cinque mesi successivi altri diciassette [[Shaykhi]]
Tutti assieme, tali diciotto credenti nella nuova Rivelazione, più il Báb, formarono il primo ''váhid'': vocabolo arabo che significa: ''unità'', il quale secondo il sistema di [[numerazione abjad]] corrisponde al numero diciannove. Il Báb sottolineò il valore spirituale di quella loro ''unità'' e nel suo libro sacro, il [[Bayán arabo|Bayán]], paragonò in senso metaforico le Lettere del Vivente ai Quattordici Infallibili dell'Islam sciita ([[Maometto]], più i dodici Imam e Fatima), parimenti al valore e all'importanza che ebbero i dodici discepoli di Gesú.<ref name=<ref>{{Cita web|url=https://www.bahai-encyclopedia-project.org/index.php?option=com_content&view=article&id=65:letters-of-the-living&catid=38:history&Itemid=77|titolo=“Letters of the Living (Hurúf-i-Hayy)”, Bahá’í Encyclopedia Project.}}</ref>
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=== Proclamazione ===
[[File:Masjidivakil2008.JPG|alt=Il Masjid-i-Vakil a Shiraz. Questo è il pulpito dove il Báb si rivolse alla popolazione di Shiraz nel settembre 1846 e proclamò la sua missione.|miniatura|260x260px|Il Báb salì su questo pulpito nel Masjid-i-Vakíl, rivolgendosi alla popolazione di Shiraz nel settembre 1846.]]
Nei suoi scritti iniziali il Báb s'identificò come '''Porta'' al dodicesimo [[Imam]] occulto', successivamente chiarì ch'egli stesso era anche il [[Mahdi]], il messaggero di Dio, profetizzato da [[Maometto]].<ref name="JEEsslemont">J. E. Esslemont, ''ibid.''</ref> La natura di alcune affermazioni del Báb e la loro interpretazione da parte dei seguaci diversamente dai detrattori presentano molta complessità. Mentre i sostenitori le intendono come una progressiva rivelazione d'una verità unitaria - un rivelarsi graduale e saggio, tipico anche d'altri Eventi religiosi, ad esempio quello di
Inizialmente, il Báb adottò uno stile simile a quello coranico nel preparare la gente e suscitare meno opposizione.
Saiedi sottolinea la differenza dei suoi scritti, prima del suo esilio a Maku, volti a preparare il popolo a una rivelazione più completa.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Il mondo della fede Bahá'í|anno=2022|editore=Routledge|città=Oxfordshire, Regno Unito|p=31|ISBN=978-1-138-36772-2
Questa gradualità generò comunque qualche confusione, sia tra il popolo che tra i suoi seguaci. Alcuni lo consideravano un Messaggero divino con autorità autonoma, causando anche tensioni. Nonostante l'intento iniziale di discrezione, molti seguaci, come [[Táhirih]], dichiararono poi apertamente la venuta dell'Imam Nascosto e del Mahdi.<ref name=":21" />
Nel ''Qayyūm al-asmā''<ref>'''''Qayyûm-al-asmâ''''' o '''''Qayyúmu'l-Asmá'''''' è la prima grande opera di Siyyid 'Alí Muhammad Shírází, il Báb, dopo essersi dichiarato il Aq'im, la figura escatologica attesa da molti nell'Islam siita. </ref>, il Báb si identifica come un Messaggero divino in linea con i profeti precedenti, rivolgendo un invito universale al rinnovamento spirituale e sociale<ref>''Affratellatevi nell'unica, indivisibile religione di Dio, liberi da distinzioni, poiché in verità Dio desidera che i vostri cuori si facciano specchi per vostri fratelli nella Fede, sì che vi ritroviate riflessi in loro come essi in voi. Questa è la vera Via di Dio, l'Onnipotente, ed, ecco, Egli è vigile sul vostro agire.'' (Capitolo XLVI Qayyúm-al-asmâ; Il Báb, Antologia p. 48)</ref>.<ref name=":20" /> L'uso del titolo "Báb" (Porta) aveva una duplice funzione: attenuare l'impatto delle sue affermazioni e allo stesso tempo indicare il suo ruolo di precursore di Bahá'u'lláh
In sintesi, l'evoluzione nelle affermazioni del Báb riflette una sua strategia, volta a preparare il terreno per una rivelazione sempre più completa e a evitare delle immediate e ancor più gravi persecuzioni. Questa gradualità ha generato una varietà commenti, sia tra i suoi seguaci che tra i suoi oppositori.
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Dopo che le diciotto Lettere del Vivente lo riconobbero, il Báb accompagnato dal diciottesimo dei suoi discepoli, [[Quddús]], si recò in pellegrinaggio alla [[La Mecca|Mecca]] e a [[Medina]], luoghi santi dell'[[Islam]], dove giunse nel dicembre del 1844.
In Mecca, alla [[Kaʿba|Kaaba]] il Báb dichiarò pubblicamente di essere il Qa'im,<ref>{{Cita libro|titolo=Il Báb: l'araldo del giorno dei giorni|editore=George Ronald|città=Oxford, Regno Unito|pp=71-72|ISBN=0-85398-048-9}}</ref>
La predicazione del Báb e quella da Lui ispirata alle ''Lettere del Vivente'' ebbe gran successo presso tutte le classi sociali iraniane e moltissimi ne accettarono il messaggio e gli insegnamenti.<ref>J. E. Esslemont, ''ibid.'', p. 23</ref>
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=== Processo a Tabríz ===
Nel giugno del 1848, il primo ministro ordinò di riportare il Báb di nuovo a Tabriz dove dei rappresentanti del governo assieme ad autorità religiose lo sottoposero ad un processo per [[blasfemia]] e [[apostasia]].<ref name="DennisMacEoin" /> Durante il tragitto, trascorse dieci giorni nella città di [[Urmia]]
Il processo si svolse nel luglio del 1848, alla presenza di un principe della Corona, e coinvolse numerosi
William Cormick<ref>William Cormick era un medico dell'Iran Qajar durante i regni di Mohammad Shah Qajar (1834-1848) e Naser al-al Din Shah Qajar 1848-1896). È noto per aver avuto un ruolo importante nella società del tempo. </ref>, il medico personale del principe ereditario, visitò il Báb e cercò di mitigare la sentenza, ma non riuscì a evitare
L'orientalista [[Edward Granville Browne]] ottenne da Hippolyte Dreyfus-Barney, primo bahá'í francese, copia dei documenti relativi al processo del Báb. In particolare, Browne pubblicò in "Materials for the Study of the Babi Religion" un facsimile d'una presunta ritrattazione, un "documento anonimo" e non datato che attribuiva al Báb una completa rinuncia alle sue pretese divine. Browne, pur riconoscendo l'eleganza della calligrafia, ne dubitò l'autenticità.<ref>{{Cita libro|autore=Browne EG|titolo=Materiali per lo studio della religione Bábí|annooriginale=1961|anno=2013|editore=Cambridge University Press|p=256|ISBN=978-1-107-41238-5}}</ref> Lo studioso Amanat, a sua volta, screditò completamente il documento sostenendo che lo stile di scrittura non corrispondeva a quello del Báb e che era stato falsificato
Terminato il processo fu ordinato di riportare il Báb alla fortezza di Chehriq.
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=== Successione del Báb ===
[[File:Báb's_successor.png|thumb|Documento di nomina di Ṣubḥ-i-Azal come successore del Báb, trascritto da lui stesso.]]
A causa della notorietà e dell'esposizione sociale di Bahá'u'lláh, come figura di spicco del movimento Bábí e non solo, e del fatto che contro di lui era stata emessa una condanna a morte da [[Muhammad Shah Qajar|Mohammad Shah]] pochi giorni avanti la sua morte, che allora perse valore, fu importante non porlo più in luce.<ref name=":12">{{Cita libro|autore=Momen Moojan|titolo="Bahá'u'lláh", The World of the Bahá'í Faith (1 ed.)|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=London|p=42|ISBN=978-0-429-02777-2|doi=10.4324/9780429027772-6}}</ref> Anche delle lettere del Báb a Bahá'u'lláh furono a nome del fratello minore, Mírzá Yahyá.<ref name=":13">{{Cita libro|autore=Cole Juan Ricardo|titolo=Modernity and the millennium: the genesis of the Baha'i faith in the nineteenth-century Middle East.|anno=1998|p=28|oclc=37884893.|ISBN=0-231-11080-4}}</ref> Il grande pericolo che minacciava Bahá'u'lláh era da [[Amir Kabir]].<ref name=":11">{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore, comprendere gli Scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=349|OCLC=904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref>
A differenza di religioni precedenti, dove le profezie perlopiù erano allusive, l'intero Bayan, che è il testo bábí principale è incentrato sull'imminente figura messianica, persino più grande del Báb stesso, che lui chiama "Colui che Dio manifesterà". Il Báb accosta sempre la rivelazione sua e la relatività delle sue proprie leggi a questa imminente figura.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=344|OCLC=904293009 .|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref>
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Nel [[1863]], diciannove anni dopo che il Báb dichiarò la sua missione, Bahá'u'lláh, prima a Bagdad, in Iraq, e tre anni dopo in modo ancor più manifesto a Edirne nel 1866, dichiarò e scrisse d'essere la figura promessa dal Báb.<ref name=":15">{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|anno=1959|città=Roma|p=474}}</ref> La maggior parte della Comunità bábí lo seguì e divenne poi nota come bahá'í.<ref name=":15" />
Solo un piccolo gruppo di Bábí che non riconobbero Baháʼu'lláh,
== Esecuzione ==
[[File:Bahai center Haifa 2.jpg|thumb|[[Mausoleo del Báb]]]]
A metà del [[1850]] il nuovo primo ministro del monarca persiano, Naser al-Din Shah, [[Amir Kabir]],<ref>{{Cita libro|autore=Shoghi Effendi|titolo=God Passes By|anno=1944|editore=Baháʼí Publishing Trust|p=52|ISBN=0-87743-020-9}}</ref>
La notte precedente l'esecuzione, allorquando il Báb veniva portato in cella, un giovane credente, Muḥammad-`Alíy-i-Zunúzí detto Anís, implorava di condividere il suo destino;<ref name="E. Esslemont, p. 24">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 24.</ref> Anís fu quindi imprigionato nella stessa cella del Báb.
La mattina del 9 luglio [[1850]], il Báb e Anis furono condotti nel cortile della caserma dov'erano
I corpi
== Insegnamenti e eredità ==
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Tutti i Profeti sono visti come assoluti riflessi di Dio nel mondo. Egli evidenzia l'unità dei profeti, paragonandoli a degli specchi che riflettono lo stesso Sole (l'unico Dio).<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Gli scritti e gli insegnamenti del Báb|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=Londra|p=34|ISBN=978-0-429-02777-2|doi=10.4324/9780429027772-5}}</ref> Il Báb indica un'idea di resurrezione come un processo di declino nel tempo e rinascita della religione attraverso nuove rivelazioni divine.<ref name=":7" /> A differenza di religioni precedenti, con accenni occasionali a futuri Profeti, la scrittura Bábí, nel Bayan, è centrata su ''Colui che Dio renderà manifesto''.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=La porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb .|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=344|oclc=OCLC904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> Tale figura Messianica è considerata dal Báb dotata di tutti gli attributi divini e di autorità pari a quella di Dio.<ref>{{Cita libro|autore=Smith, Peter|titolo=Una concisa enciclopedia della fede bahá'í|anno=2013|editore=Pubblicazioni di Oneworld|p=180|ISBN=978-1-78074-480-3}}</ref>
Il Báb incoraggia un'indagine indipendente per riconoscere il Promesso in base al suo carattere e alle sue azioni, e non a fattori esterni.<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=La Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|pp=290-291|oclc=OCLC904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> Il Báb sottolinea la dote intrinseca agli esseri umani di pensare in modo specifico e di impegnarsi nella ricerca indipendente della verità.<ref name=":9">{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo="Gli scritti e gli insegnamenti del Báb" , Il mondo della fede bahá'í (1 ed.)|editore=Routledge|città=Londra|p=36|ISBN=978-0-429-02777-2|doi=10.4324/9780429027772-5}}</ref> Sottolinea che le parole della Manifestazione di Dio e non i miracoli, sono la vera prova della legittimità di un Profeta. Rimuove il potere del clero, sostenendo che l'adorazione a Dio non richiede alcuna mediazione umana.<ref name=":9" /> Considera il clero una delle cause dell'attuale declino religioso.<ref name=":10">{{Cita libro|autore=Abdolmohammadi Pejman|titolo="Il pensiero sociale e politico di Sayyed ʿAli Moḥammad Širāzi, il Bāb"|data=2 febbraio 2024|pp=102-126|doi=10.1163/24685623-20230144}}</ref>
Promuove l’educazione universale, sottolineando l’importanza della razionalità, della scienza e di un’istruzione efficiente. Ciò implica una società evoluta con scuole ben organizzate, l’insegnamento dell’etica, il rispetto per le diverse opinioni, la ricerca scientifica e un ruolo paritario e significativo per le donne nella società. L’apprendimento delle scienze è altamente incoraggiato, e il Báb propone delle riforme educative come l’eliminazione di argomenti obsoleti e l’uso di un linguaggio sincero e semplice.<ref name=":10" />
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Sebbene il Báb abbia vissuto in un contesto culturale patriarcale, i suoi insegnamenti hanno messo le basi per una trasformazione dei ruoli di genere, promuovendo una visione più equilibrata e paritaria alleviando gli oneri imposti dalla legge islamica.<ref>{{Cita web|url=https://iranicaonline.org/articles/women-babi|titolo="Le donne iv. nelle opere del Babi e nel Movimento Babi" .|autore=Momen Moojan|editore=Enciclopedia Iranica|data=2012}}</ref> Deplora la poligamia,<ref>{{Cita libro|autore=Michele Lessona|titolo=I Bábí|anno=1980|editore=Casa Editrice Babá'í|p=48|ISBN=978-88-7214-000-0}}</ref> il concubinato e qualsiasi forma di matrimonio forzato e afferma che le donne devono godere degli stessi diritti e opportunità degli uomini, promuovendo così l'uguaglianza e il controllo sulla propria vita.<ref>{{Cita libro|autore=Zabihi-Moghaddam Siyamak|titolo="Il Bāb sui diritti delle donne"|data=2023|p=705|doi=10.3390/rel14060705}}</ref>
Incoraggia l'educazione femminile che giudica uguale a quella maschile agli occhi di Dio.<ref>{{Cita libro|autore=Keddie Nikki R. (|titolo=Radici della rivoluzione: una storia interpretativa dell'Iran moderno|anno=1981|editore=Yann Richard|p=46|oclc=7554626 .|ISBN=0-300-02606-4}}</ref> [[Táhirih]], la principale sua discepola sfidò le norme sociali dell'epoca fino al martirio per dare impulso ai diritti delle donne.<ref>{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|anno=1959|pp=470-471}}</ref>
Nel complesso, il Báb pensava a una comunità incentrata sull'unità, amore, servizio e sul rifiuto d'ogni violenza.<ref name=":10" />
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Conosciuto anche come *Tafsír Súrat Yúsuf*, è il primo e uno dei più importanti scritti del Báb. È un commentario sulla Sura di Giuseppe del Corano, scritto poco dopo la dichiarazione della sua missione. Il testo enfatizza il tema della rivelazione e dell'unità divina. Fu ampiamente distribuita nel primo anno del movimento Bábí, funzionando come una sorta di Corano o Bibbia.<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=The Messiah of Shiraz: Studies in Early and Middle Babism|anno=1992|editore=Brill|pp=55/57|ISBN=90-04-09462-8}}</ref> [[Táhirih]] tradusse l'opera in persiano.
===== Dalá'il-i-Sab‘ih (Le Sette Prove)
Ci sono due opere con questo nome, quella più lunga in persiano, quella più corta in arabo; entrambe furono composte a Maku alla fine del 1847 o all'inizio del 1848. Nicholas definì le Sette prove persiane "le più importanti delle opere polemiche uscite dalla penna di Sayyid ʿAlí Muhammad".<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=Le fonti per la dottrina e la storia dei primi Bábī|anno=1992|editore=Brill Publishers|pp=85/88|ISBN=90-04-09462-8
===== Kitábu'l-Asmá’ (Il Libro dei Nomi) =====
Un testo voluminoso che esplora i "Nomi e Attributi di Dio" attraverso una prospettiva mistica. Fu scritto durante gli ultimi giorni del Báb a Chehriq, prima della sua esecuzione. Le varie copie manoscritte contengono numerose varianti nel testo; il libro richiederà un lavoro considerevole per ricostruire il suo testo originale.<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=Le fonti per la dottrina e la storia dei primi Bábī ..|anno=1992|editore=Brill Publishers|pp=91/92|ISBN=90-04-09462-8
==== 2. Scritti legislativi ====
Il Báb elaborò un sistema di leggi e regolamenti per i suoi seguaci, molti dei quali anticipano quelli successivamente codificati da Bahá’u’lláh, il fondatore della Fede Bahá’í.
===== [[Bayán persiano|Bayán Persiano]] e [[Bayán arabo|Bayán Arabo]]
==== 3. Preghiere e meditazioni ====
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Preservazione e traduzione
Non tutti gli scritti del Báb sono sopravvissuti a causa delle persecuzioni subite dai suoi seguaci. Molti manoscritti originali sono stati distrutti, ma una parte significativa è stata preservata e studiata da storici e traduttori. Una selezione di questi testi è stata tradotta in diverse lingue, rendendo più accessibili le sue idee al pubblico globale. Il Dipartimento degli Archivi del [[Centro mondiale bahai|Centro Mondiale Bahá'í]] attualmente conserva circa 190 [[Tavola (religione)|Tavole]] del Báb.
Influenza e significato
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== Bibliografia ==
*Il Báb;
*Hasan M. Balyuzi, ''The Báb: The Herald of the Day of Days''. Oxford, George Ronald 1973. ISBN 0-85398-048-9, pp. 34-39.
*Shoghi Effendi, ''Dio Passa nel Mondo'', Roma, 2010, ISBN 88-7214-087-0.
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*Lawson Todd, ''Gnostic Apocalypse and Islam: Qur’an, Exegesis, Messianism, and the Literary Origins of the Babi Religion.'', London, Routledge, 2012, pp. pp. 61-74, {{ISBN|9780367864668}}.
*Ghaemmaghami Omid, ''“The Life of the Báb,” in The World of the Bahá’í Faith'', London, Robert Stockman, 2021, {{ISBN|9780429027772}}.
*Alessandro Bausani (1959), ''Persia Regligiosa
*Michele Lessona 1980, ''I Bábí,'' Casa Editrice Bahá'í, Roma, p. 48, {{ISBN|978-88-7214-000-0}}.
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