Fabrizio Piscitelli: differenze tra le versioni

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L'omicidio: -pleonasmo
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Nel 1998 subì la prima condanna per danneggiamento, seguita nel 1999 da una condanna a tre anni e dieci mesi di reclusione per reati legati al [[traffico di droga]]. Subì inoltre altre condanne per gioco d'azzardo e scommesse clandestine nel 2000, per ingiurie e [[resistenza a pubblico ufficiale]] nel 2005 oltre che per lesioni aggravate nel 2007.<ref name=":1" />
 
Nel 2015 è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione in primo grado insieme ad altri leader degli [[Tifoseria della Società Sportiva Lazio|Irriducibili]] e manager della SS Lazio per tentata [[estorsione]] ai danni di [[Claudio Lotito]] e dei suoi più stretti collaboratori;<ref>{{Cita news|url=https://www.agi.it/cronaca/news/2015-01-29/scalata_lazio_minacce_a_lotito_7_condanne_caos_in_tribunale-214016/|titolo=Scalata Lazio: minacce a Lotito, 7 condanne, caos in tribunale|pubblicazione=[[Agenzia Giornalistica Italia|AGI]]|data=29 gennaio 2015|accesso=30 gennaio 2024}}</ref> secondo l'accusa poco dopo che Lotito acquistò la società sportiva nel 2004, subì alcune minacce per cedere le azioni ad un fantomatico gruppo ungherese di aziende sponsorizzato da [[Giorgio Chinaglia]], in passato [[Attaccante (calcio)|attaccante]] della Lazio e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]], anch'egli imputato nel processo.<ref>{{Cita news|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2015/01/29/news/scalata_alla_lazio_7_condanne_anche_4_capi_ultras-106074560/|titolo=Tentata scalata alla Lazio, 7 condanne: tra loro anche 4 capi ultras. Caos e urla in tribunale|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=29 gennaio 2015|accesso=30 gennaio 2024}}</ref> In un primo momento nell'ambito dell'inchiesta, partita nel 2001 dopo una querela esposta dall'allora proprietario della Lazio [[Sergio Cragnotti]], era stata avanzata l'ipotesi che le minacce facessero parte di una più ampia operazione riconducibile al [[clan dei Casalesi]], intenzionato ad acquistare il club sportivo, allora già quotato presso la [[Borsa Italiana]], per [[Riciclaggio di denaro|riciclare il denaro]];<ref>{{Cita news|url=https://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/cronaca/chinaglia-camorra/chinaglia-camorra/chinaglia-camorra.html|titolo=Scalata camorristica alla Lazio altro ordine di arresto per Chinaglia|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=22 luglio 2008|accesso=30 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/chinaglia-arrestato/chinaglia-arrestato/chinaglia-arrestato.html|titolo=Estorsione alla Lazio, ordine di arresto per Chinaglia e quattro capi ultrà|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=13 ottobre 2006|accesso=30 gennaio 2024}}</ref> tuttavia secondo le indagini il coinvolgimento della frangia degli ultras sarebbe stato motivato più che altro dal giro di affari legato alle vendite del [[merchandising]], al monopolio del servizio di sicurezza e alle coreografiescenografie negli stadi.
 
Nel settembre 2013 nell'ambito dell'operazione Castillos, guidata dal [[Gruppo d'investigazione sulla criminalità organizzata]] (GICO) della [[Guardia di Finanza]], Piscitelli emerse come "principale referente di un'organizzazione narcotrafficante autonoma"<ref name=":1" /> che si occupava dell'importazione in Italia di [[eroina]] da Germania e Turchia oltre che di [[hashish]] dalla Spagna per tramite del [[clan Abate]] di [[San Giorgio a Cremano]]; fu quindi emanata nei suoi confronti un'ordinanza di [[Custodia cautelare in carcere|custodia cautelare]]<ref>{{Cita news|url=https://www.romatoday.it/cronaca/arresto-diabolik-operazione-castillos.html|titolo=Sette arresti per droga: nei guai Fabrizio Piscitelli, il Diabolik della Curva Nord|pubblicazione=RomaToday|editore=[[Citynews]]|data=25 settembre 2013|accesso=30 gennaio 2024}}</ref>, che tuttavia fu eseguita circa un mese dopo a causa della sua latitanza.<ref>{{Cita news|url=https://www.romatoday.it/cronaca/arresto-droga-fabrizio-piscitelli-diabolik.html|titolo=Arrestato Diabolik a Casalotti: Fabrizio Piscitelli tradito dalla sua Lazio|pubblicazione=RomaToday|editore=[[Citynews]]|data=25 ottobre 2013|accesso=30 gennaio 2024}}</ref> Sulla scorta di quanto appurato nell'ambito dell'operazione Castillos, il GICO sequestrò poi beni per 2,3 milioni di euro alla famiglia Piscitelli nell'ambito dell'operazione Ginko.<ref>{{Cita news|url=https://www.romatoday.it/cronaca/sequestro-beni-diabolik-irriducibili-lazio.html|titolo=Aveva trasformato gli 'Irriducibili' in Spa: sequestrati beni per 2,3 milioni di euro a 'Diabolik'|pubblicazione=RomaToday|data=23 luglio 2014|accesso=30 gennaio 2024}}</ref> A gennaio 2015 fu condannato a quattro anni e otto mesi con [[Giudizio abbreviato|rito abbreviato]] per traffico di sostanze stupefacenti.<ref name=":0" />