Helmut Schmidt: differenze tra le versioni

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Con più di otto anni a capo del governo, detiene il record di longevità dei cancellieri SPD. È stato [[Cancelliere federale della Germania]] (Germania Ovest) dal 6 maggio 1974 al 1º ottobre 1982 (governi [[Governo Schmidt I|Schmidt I]], [[Governo Schmidt II|II]] e [[Governo Schmidt III|III]]). Dopo aver partecipato al [[secondo conflitto mondiale|conflitto mondiale]], divenuto membro del [[Partito Socialdemocratico di Germania]] nel 1946, fu parlamentare del [[Bundestag]] nel 1953-1962. Mantenne il ruolo di [[Ministri della difesa della Germania|Ministro della difesa]] della RFT dal 1969 al 1972, diventando nel 1972 [[Ministri delle finanze della Germania|Ministro delle finanze]] ([[Governo Brandt I]]).
 
Nel 1974 subentrò a [[Willy Brandt]] alla guida del governo, dopo che questo si era dimesso per la scoperta del coinvolgimento di un suo consigliere, [[Günter Guillaume]], in una rete di spionaggio a favore della [[DDR]]. Schmidt resse il paese per otto anni, durante un periodo segnato dal [[terrorismo]] ([[banda Baader-Meinhof]]), dalla [[guerra fredda]] che coinvolgeva la RFD e la vicina [[DDR]], dal rafforzamento dell'[[Comunità europea|integrazione europea]] e dalla [[Crisi energetica (1979)|crisi energetica]] che provocò forti fiammate [[Inflazione|inflazionistiche]] in tutto l'Occidente industrializzato, segnato anche dalla [[recessione]] o [[stagflazione]].