Cucina francese: differenze tra le versioni

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Durante il [[seicento]], nelle cucine del [[palazzo di Versailles]] che si sviluppa e si affina. Tutt'ora esiste, nel complesso del castello e del suo parco, un ristorante che esegue ricette d'epoca, ed il suo cuoco potrebbe essere definito "archeo cuoco".
 
Un impulso decisivo venne dato,
all'inizio dell'Ottocento, da Antonin Carême che codificò le regole
della cucina transalpina. La cucina francese è per definizione quella
delle grandi salse, con ricchezza di preparazioni in tutti i settori
alimentari. Come in Italia, anche in Francia esistono specialità
regionali come la tarte à l'oignon (torta di cipolle) e la choucroute
guarnie (verze e carne di maiale) dell'Alsazia; il coq au vin (pollo al
vino) della Borgogna; le rillettes (rognoncini) de Tours del Centre, le
coquilles Saint-Jacques (capesante) della Bretagna e molti piatti ancora.
 
 
Dopo la [[Rivoluzione Francese]] nacquero i primi ristoranti famosi, creati dai cuochi di corte e delle casate aristocratiche, rimasti improvvisamente senza lavoro poiché i nobili fuggirono in esilio all'estero.