Gonzaga: differenze tra le versioni

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|cognome = Gonzaga
|stemma = Arms of Gianfrancesco I Gonzaga, Marquess of Mantua.svg
|motto = '{{maiuscoletto|[[Ad montem duc nos]]}}<ref>{{Cita libro|nome=Francesca|cognome=Cappelletti|nome2=Gerlinde|cognome2=Huber-Rebenich|titolo=Der antike Mythos und Europa: Texte und Bilder von der Antike bis ins 20. Jahrhundert|url=https://books.google.it/books?id=iAVNAAAAYAAJ&q=%22Ad+montem+duc+nos%22&dq=%22Ad+montem+duc+nos%22&hl=it&sa=X&ei=e5flT9ukKOfP4QSc4M2PAQ&ved=0CDQQ6AEwAA|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1997|editore=Gebr. Mann|lingua=it|ISBN=978-3-7861-1762-9}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga dal XII al XIX secolo: Le zecche e le monete dei rami cadetti dei Gonzaga|url=https://books.google.it/books?id=XfQyAQAAIAAJ&q=montem+duc+nos&dq=montem+duc+nos&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwitlMj6wLHJAhVFuBoKHeafDbAQ6AEIITAB|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1996|editore=Electa|lingua=it|ISBN=978-88-435-6615-0}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Maria Luisa Reviglio della|cognome=Veneria|titolo=Il labirinto: la paura del Minotauro e il piacere del giardino|url=https://books.google.it/books?id=wxbqAAAAMAAJ&q=montem+duc+nos&dq=montem+duc+nos&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwitlMj6wLHJAhVFuBoKHeafDbAQ6AEIJzAD|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1998|editore=Edizioni Polistampa Firenze|lingua=it|ISBN=978-88-85977-59-4}}</ref>'
|blasonatura = ''D'argento, alla croce patente di rosso accantonata da quattro aquile di nero dal volo abbassato [imbeccate e membrate di rosso], rivolte alla destra araldica; sul tutto, uno scudo inquartato: nel primo e nel quarto di rosso al leone dalla coda doppia d'argento, armato e lampassato d'oro, coronato e collarinato dello stesso'' (Regno di Boemia); ''nel secondo e nel terzo fasciato d'oro e di nero'' (Gonzaga)<ref>{{cita|Malacarne, 1992|p. 93.}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?language=it&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-work_6115|titolo=Stemma della famiglia Gonzaga.|accesso=15 febbraio 2016}}</ref>
|stato = {{simbolo|Arms of the house of Gonzaga (ancient).svg|16}} [[Sovrani di Mantova|Signoria di Mantova]]<br />{{simbolo|Flag of the Duchy of Mantua (1575–1707).svg}} [[Marchesato di Mantova]]<br />{{simbolo|Flag of the Duchy of Mantua (1575–1707).svg}} [[Ducato di Mantova]]<br />{{simbolo|Flag of Montferrat.svg}} [[Marchesato del Monferrato]]<br />{{simbolo|Flag of Montferrat.svg}} [[Marchesato del Monferrato|Ducato del Monferrato]]
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{{vedi anche|Storia dei Gonzaga|Presa di Mantova}}
[[File:Grandi Casate Italiane nel 1499.png|miniatura|L'Italia nel [[1499]].]]
Originari dell'[[Gonzaga (Italia)|omonima cittadina]] dell'[[Oltrepò mantovano]]<ref>{{cita libro|Mario|Cadalora|Gonzaga Gonzaga|1990|Modena}}</ref><ref>{{cita|Braglia|p. 17.|cidBraglia}}</ref>, da cui presero il nome,<ref>{{cita|Nosari-Canova|p. 19.|cidNosari-Canova}}</ref><ref group=N>Fu il capostipite Luigi I Gonzaga a decidere che la famiglia assumesse il cognome ''Gonzaga'' dalla località di origine.</ref> i [[Corradi-Gonzaga|Corradi da Gonzaga]]<ref>{{cita|Luzio|p.9.|cidLuzio}}</ref> (o "Gonzinghi"<ref>{{cita libro|Federigo|Amadei|Cronaca universale della città di Mantova, Volume I, p.244|1954|Mantova}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Scipione Agnello|cognome=Maffei|titolo=Gli annali di Mantova|url=https://books.google.it/books?id=5EJJAAAAcAAJ&pg=PA347&dq=Gonzinghi&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiusfCWzPDXAhWG0RoKHcKrAL4Q6AEIMTAC#v=onepage&q=Gonzinghi&f=false|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1675|editore=Viola|lingua=it}}</ref>) furono uomini di fiducia di parte [[Guelfi|guelfa]]<ref>{{cita web|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/Gonzaga+%28nobile+famiglia%29.html|titolo=Gonzaga nobile famiglia|accesso=15 luglio 2013}}</ref> dei monaci dell'[[Abbazia di San Benedetto in Polirone]].<ref>{{cita|Luzio|p. 19.|cidVaini}}</ref><ref>{{cita|Vaini|p. 3.|cidVaini}}</ref> Il documento in cui fanno la loro prima comparsa i "da Gonzaga" (con un certo ''Opizio de Gonzaga'') - atto in cui la grancontessa [[Matilde di Canossa]] conferma alcuni beni all'[[Abbazia di Polirone]] - porta la data del 13 agosto [[1096]].<ref>{{cita|Sissa|p.73.|cidSissa}}</ref>
 
Il 16 agosto [[1328]] [[Luigi I Gonzaga]] [[Presa di Mantova|rovesciò]] la signoria [[bonacolsi]]ana con l'aiuto delle truppe [[scaligeri|scaligere]] e del genero [[Guglielmo Azzone Castelbarco|Guglielmo di Castelbarco]],<ref>{{cita|Luzio|p.30.|cidLuzio}}</ref> aderì alla fazione [[Ghibellini|ghibellina]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mantovafortezza.it/it/scheda_storia/la_signoria_gonzaghesca|titolo=Mantova fortezza. I Gonzaga.|accesso=28 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140303191802/http://www.mantovafortezza.it/it/scheda_storia/la_signoria_gonzaghesca|urlmorto=sì}}</ref> e si impose come [[capitano del popolo]], venendo riconosciuto [[vicario]] [[Sacro Romano Impero|imperiale]] da [[Ludovico il Bavaro]].<ref name=Roberto28>{{Cita|Brunelli|p.28.|cidRoberto}}</ref>
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{{vedi anche|Armoriale di casa Gonzaga}}
La dinastia dei Gonzaga, durante la loro lunga storia, mutò lo [[stemma]] diverse volte.<ref name=Brunelli1>{{Cita|Brunelli|p.164.|cidRoberto}}</ref><br />
Con la presa del potere nel [[1328]], Ludovico I innalzò un semplice stemma a fasce orizzontali nere e oro.<ref group=N>Lo storico Giuseppe Gerola, in uno studio del [[1916]] [http://iccu01e.caspur.it/ms/internetCulturale.php?id=oai%3Aemeroteca.braidense.it%3A38%3AMI0185%3AEVA_113_F3996&teca=Emeroteca+braidense Archivio storico lombardo. Giuseppe Gerola, vecchie insegne dei Gonzaga, pp.96-110.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140504153948/http://iccu01e.caspur.it/ms/internetCulturale.php?id=oai%3Aemeroteca.braidense.it%3A38%3AMI0185%3AEVA_113_F3996&teca=Emeroteca+braidense |datedata=4 maggio 2014 }}, sostiene che la variante più antica dello stemma gonzaghesco contemplasse il ''fasciato di bianco e di nero'' anziché ''fasciato d'oro (giallo) e di nero''. Nell'appartamento della Guastalla a [[Palazzo Ducale (Mantova)]] infatti compariva uno scudo con l'arma dei Gonzaga [[fasciato]] di bianco e di nero. Anche nel celebre dipinto del [[1494]] ''[[Cacciata dei Bonacolsi]]'' di [[Domenico Morone]] le fasce sugli scudi dei vincitori appaiono più bianche che gialle.</ref> Con la nascita del marchesato, dal [[1433]] compaiono per la prima volta nello stemma le [[Aquila (araldica)|aquile]] imperiali a "volo abbassato" e la [[Croce (araldica)|croce patente]] rossa, simbolo dal [[XII secolo]] del comune di Mantova o dei [[Cavalieri templari]],<ref>{{cita|Cavazzoli|p. 49.|cidCavazzoli}}</ref> mentre lo scudo originario rimase al centro, ma di dimensione più piccola.<ref>{{cita|Malacarne, 1992|pp. 93-98}}.</ref>
<gallery widths="100" heights="100" perrow="7">
File:Coat of arms of the House of Corradi-Gonzaga (until 1328).svg|Stemma dei [[Corradi-Gonzaga]] sino al [[1328]]
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=== Imprese ===
[[File:Studiolo di Isabella d'Este, pentagramma.jpg|miniatura|Mantova, Palazzo Ducale, [[studiolo di Isabella d'Este]], impresa del pentagramma (al centro).]]
Molti importanti esponenti della casata utilizzarono le [[Motto#Imprese|imprese]] come [[Emblema|emblemi]] personali. Uno dei più antichi e misteriosi, scelto da [[Gianfrancesco Gonzaga]], fu quello della [[Calendula arvensis|calendula]] (o della margherita), seguito da quello della [[Streptopelia decaocto|tortora]],<ref>{{Cita web|url=http://www.culturaitalia.it/opencms/it/temi/viewItem.jsp?language=it&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-work_6129|titolo=Impresa della tortora|accesso=28 maggio 2016}}</ref> col motto ''Vrai amour ne se change'', entrambe riprese anche da Ludovico III. Così pure il [[Sole (araldica)|sole raggiato]], accompagnato anche dal motto ''Per un dexir'' e lo [[scoglio]] con [[diamante]],<ref>{{Cita libro|nome=Andrea|cognome=Ciaroni|titolo=Maioliche del Quattrocento a Pesaro: Frammenti di storia dell'arte ceramica dalla bottega dei Fedeli|url=https://books.google.it/books?id=zlyME_UKO1kC&pg=PA54&lpg=PA54&dq=scoglio+con+diamante+impresa+gonzaga&source=bl&ots=cBXi8s9xBF&sig=2Qs_WTdfJtY6nMeOWRPxJ3UIb_A&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj5z670lP3MAhWGXRQKHeVJDlgQ6AEIKTAB#v=onepage&q=scoglio%20con%20diamante+impresa%20gonzaga&f=false|accesso=31 agosto 2023-08-31|data=2004|editore=Altomani & Sons|lingua=it|ISBN=978-88-7038-404-8}}</ref> accompagnato dal motto ''AMUMOK'', appartenne al secondo marchese di Mantova. Francesco II adottò l'impresa della [[museruola]], col motto ''Cautius''.<ref>{{Cita web|url=http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?language=it&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-work_6106|titolo=Impresa della museruola|accesso=28 maggio 2016}}</ref> Francesco II adottò il [[crogiolo]],<ref>{{Cita web|url=http://www.museodarcomantova.it/sito/le-ceramiche/boccale-con-impresa-del-crogiolo-manifattura-faentina-secolo-xv-xvi-1495-1519.html|titolo=Boccale con impresa del “crogiolo”|accesso=28 maggio 2016|urlmorto=sì}}</ref> presente anche in molte [[Volta (architettura)|volte]] della sua residenza di città di [[Museo della città di palazzo San Sebastiano|palazzo San Sebastiano]], e la [[Cervidae|cervetta]].<ref>{{Cita web|url=https://mantovastoria.wordpress.com/2016/08/28/mantova2016-5-capitelli-da-osservare-tra-gonzaga-bonacolsi-visconti-e-damnatio-memoriae/|titolo=Mantova2016: 5 capitelli da osservare tra Gonzaga, Bonacolsi, Visconti e damnatio memoriae|accesso=12 luglio 2018}}</ref> [[Isabella d'Este]] fece uso del [[Pentagramma (musica)|pentagramma]],<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/3656835/La_medaglia_di_Isabella_dEste_Nemesi_e_le_sue_stelle|titolo=La medaglia di Isabella d'Este: Nemesi e le sue stelle|accesso=29 maggio 2016}}</ref> presente in un soffitto del suo [[Studiolo di Isabella d'Este|studiolo]], del numero romano XXVII,<ref>{{Cita web|url=http://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=614|titolo=Il rebus delle imprese rinascimentali e una nota sui loghi-rebus|accesso=28 maggio 2016}}</ref> dell'impresa [[Alfa e Omega]],<ref>{{Cita libro|nome=Federico|cognome=Argani|titolo=Il Rinascimento delle ceramiche maiolicate in Faenza|url=https://books.google.it/books?id=X3pJAQAAIAAJ&q=impresa+alfa+omega+isabella+d'este&dq=impresa+alfa+omega+isabella+d'este&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwieqtv49v7MAhXGvhQKHRvIDooQ6AEILzAE|accesso=31 agosto 2023-08-31|data=1974|editore=Multigrafica|lingua=it}}</ref> dell'impresa del [[candelabro]]<ref>{{Cita libro|nome=Giancarlo|cognome=Malacarne|titolo=I Gonzaga di Mantova: I Gonzaga marchesi : il sogno del potere : da Gianfrancesco a Francesco II (1432-1519)|url=https://books.google.it/books?id=nZFoAAAAMAAJ&q=impresa+del+candelabro+gonzaga&dq=impresa+del+candelabro+gonzaga&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjFoqjB2_7MAhXJORQKHcAbAZYQ6AEIHDAA|accesso=31 agosto 2023-08-31|data=2004|editore=Bulino edizioni d'arte|lingua=it|ISBN=978-88-86251-67-9}}</ref> e della frase latina ''[[Nec spe nec metu]]''. Federico II Gonzaga, primo duca di Mantova, predilesse la [[Salamandra (mitologia)|salamandra]],<ref>{{Cita web|url=http://accessibile.palazzote.it/index.php/percorso-per-ipovedenti-e-non-vedenti/impresa-della-salamandra-impresa-del-guanto.html|titolo=Palazzo Te 1525|accesso=29 maggio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160331103044/http://accessibile.palazzote.it/index.php/percorso-per-ipovedenti-e-non-vedenti/impresa-della-salamandra-impresa-del-guanto.html}}</ref> accompagnata dal motto ''Quod huic deest me torquet'', che campeggia in molti affreschi di [[Palazzo Te]] e l'impresa del [[monte Olimpo]],<ref>{{Cita libro|nome=Giovanni|cognome=Coppadoro|titolo=Antonio Maria Viani e la facciata di Palazzo Guerrieri a Mantova|url=https://books.google.it/books?id=iMi-l5dJ9eAC&pg=PA42&dq=impresa+monte+olimpo+gonzaga&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiXj4-K3_7MAhUGuhQKHWOBBS0Q6AEIITAB#v=onepage&q=impresa%20monte%20olimpo+gonzaga&f=false|accesso=1º novembre 2023-11-01|data=2010|editore=Alinea Editrice|lingua=it|ISBN=978-88-6055-491-8}}</ref> col motto ''FIDES''. Vincenzo I adottò una mezzaluna sormontata dal motto ''SIC'',<ref>{{Cita web|url=http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/2|titolo=Quattrino con motto SIC|accesso=29 maggio 2016}}</ref> che starebbe a significare ''Sic illustrior crescam'', oppure ''[[Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo|Sanguis Iesu Christi]]''.
 
== I Gonzaga e l'arte ==
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[[File:Andrea Mantegna 047.jpg|miniatura|[[Andrea Mantegna]], [[Morte della Vergine (Mantegna)|Morte della Vergine]], 1462. ([[Madrid]], [[Museo del Prado]]). Sullo sfondo il [[Ponte di San Giorgio (Mantova)|Ponte di San Giorgio]] di Mantova.]]
 
I Gonzaga sostennero e patrocinarono numerosi artisti al fine di dare lustro alla propria casata; furono importanti collezionisti di opere d'arte, secondi solo ai [[papa|papi]] e ai [[Medici]].<ref>{{Cita libro|nome=Irene|cognome=Favaretto|titolo=Arte antica e cultura antiquaria nelle collezioni venete al tempo della Serenissima|url=https://books.google.it/books?id=zVAVx-cfE6gC&pg=PA49&dq=gonzaga+collezionisti+papi+medici&hl=it&sa=X&ei=iCRgUZWHMIyA7QbKoYDIDQ|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=2002|editore=L'ERMA di BRETSCHNEIDER|lingua=it|ISBN=978-88-8265-223-4}}</ref> I dipinti e gli oggetti erano esposti soprattutto nel [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] di Mantova, configurandosi come un vero e proprio [[museo]] nel museo.<ref>{{cita|Murgia|pp. 109-110|cidMurgia}}.</ref>
 
[[Ferdinando Gonzaga]], rientrando da [[Roma]] nel [[1612]] in occasione della sua nomina a sesto duca di Mantova, trovò nei palazzi dotazioni artistiche ricchissime, che necessitavano di un lavoro di catalogazione. Si occupò personalmente del riordino, della catalogazione e della collocazione degli oggetti d'arte. La famiglia poteva vantare il museo più importante d'Europa,<ref>{{Cita libro|nome=Raffaella|cognome=Morselli|titolo=Gonzaga: la celeste galeria : le raccolte|url=https://books.google.it/books/about/Gonzaga.html?id=pjU4AQAAIAAJ&redir_esc=y|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=2002|editore=Skira|lingua=it|ISBN=978-88-8491-342-5}}</ref> con 20.000 oggetti preziosi e 1.800 quadri degli artisti più prestigiosi.
Nonostante la sua passione per l'arte, poco tempo prima di morire, Ferdinando, per cercare di ripianare almeno in parte una situazione debitoria ormai disastrosa, aveva avviato contatti per la vendita di una parte della celebre [[Collezioni Gonzaga|collezione]] di opere d'arte accumulata negli anni dalla famiglia.
 
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* Boschetti-Gonzaga, con il conte [[Giacomo Boschetti]], per concessione nel [[1494]] di Francesco II Gonzaga;<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gian-galeazzo-boschetti_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Boschetti Gian Galeazzo|accesso=3 maggio 2018}}</ref>
* [[Buzzaccarini]]-Gonzaga, con il marchese Antonio Buzzaccarini per concessione nel [[1706]] del duca Ferdinando Carlo;<ref name=schroeder>{{cita libro|cognome= Schröeder |nome= Francesco |titolo= Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete |anno= 1830 |editore= Tipografia di Alvisopoli |città= Venezia |pp= 174-177 | url= http://books.google.it/books?id=diNLAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Repertorio+genealogico+delle+famiglie+confermate+nobili+e+dei+titolati+nobili+esistenti+nelle+Provincie+Venete&hl=it&ei=GAlVTfnCCMuUOuKmwdkE&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false |volume= Vol. 1}}</ref>
* Calvisani (Calvisano)-Gonzaga, con Giovanni Maria, capitano al servizio di [[Francesco II Gonzaga]] e perì nella [[battaglia di Fornovo]];<ref>{{Cita libro|nome=Augusto|cognome=Campana|nome2=Paola Medioli|cognome2=Masotti|titolo=Bartolomeo Sacchi il Platina (Piadena 1421-Roma 1481): atti del Convegno internazionale di studi per il V centenario, Cremona, 14-15 novembre 1981|url=https://books.google.it/books?id=TTIcAAAAMAAJ&q=Calvisani+Gonzaga&dq=Calvisani+Gonzaga&hl=it&sa=X&ei=LcDUT7v-GeSB4gS9mMW7Aw|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1986|editore=Antenore|lingua=it|ISBN=978-88-8455-052-1}}</ref>
* [[Candida (famiglia)|Candida-Gonzaga]],<ref>{{cita|Diligenti|p. 164.|cidDiligenti}}</ref> con gli storici [[Antonio Candida Gonzaga (1814-1874)|Antonio]]<ref>{{cita|Diligenti|p. 177.|cidDiligenti}}</ref> e [[Berardo Candida Gonzaga]];<ref>{{cita|Crollalanza|p. 214.|cidCrollalanza}}</ref>
* [[Cauzzi]]-Gonzaga, con Francesco Cauzzi Gonzaga<ref>{{Cita libro|nome=Floriano|cognome=Dolfo|titolo=Lettere ai Gonzaga|url=https://books.google.it/books?id=05eufby9XLkC&pg=PA244&dq=francesco+cauzzi+++isabella+boschetti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjP-pjGounaAhVRkRQKHTnqBxcQ6AEIOjAE#v=onepage&q=francesco%20cauzzi%20+%20isabella%20boschetti&f=false|accesso=1º novembre 2023-11-01|data=2002|editore=Ed. di Storia e Letteratura|lingua=it|ISBN=978-88-87114-52-2}}</ref> ed [[Emilia Cauzzi Gonzaga]], [[figlio naturale|figlia naturale]] del V marchese [[Federico II Gonzaga|Federico II]];
* Fedeli-Gonzaga, con [[Marco Fedeli Gonzaga]], vescovo di Mantova dal [[1574]] al [[1583]];
* [[Filangieri]] di Candida-Gonzaga, con Antonio Filangieri di Candida Gonzaga (1868-1916), figlio di [[Berardo Filangieri di Candida Gonzaga]], che fu autorizzato con r.d. 15 dicembre [[1859]] a riassumere l'originario cognome Filangieri e ad aggiungere quello Gonzaga;<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/filangieri-di-candida-gonzaga-antonio_(Dizionario-Biografico)|titolo=Treccani.it. Filangieri di Candida Gonzaga Antonio|accesso=2 aprile 2014}}</ref>
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* [[Catalano Gonzaga|Catalano-Gonzaga]],<ref>{{cita web|url=http://www.famiglienobilinapolitane.it/Genealogie/Catalano%20Gonzaga.htm |titolo=Famiglie nobili napoletane. Catalano Gonzaga|accesso=2 maggio 2012}}</ref> con Andrea Catalano, duca di [[Cirella]] e [[Grisolia]], che nel [[1666]] sposò [[Diana Gonzaga]] del ramo cadetto di [[Gonzaga di Novellara e Bagnolo|Novellara]];<ref>{{cita web|url=http://www.ilportaledelsud.org/cognomi_c1.htm |titolo=Il portale del Sud. Catalano Gonzaga|accesso=2 maggio 2012}}</ref>
* [[Colloredo]]-Gonzaga, con Eleonora Gonzaga (1699-1779), figlia di [[Ottavio II Gonzaga|Ottavio Gonzaga]] principe di [[Vescovato (Italia)|Vescovato]] che nel [[1721]] sposò il conte Carlo Ludovico Colloredo;<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://genealogy.euweb.cz/gonzaga/gonzaga4.html|titolo=I Gonzaga di Vescovato|accesso=2 maggio 2012}}</ref>
* Gonzaga-Parédes, con [[Vespasiano Gonzaga (conte di Parades de Nava)|Vespasiano Gonzaga-Guastalla]], che sposò in [[Spagna]] [[María Inés Manrique de Lara y Manrique Enríquez|María Inés Manrique de Lara]] (m. 1679), X [[Conte di Paredes de Nava|contessa di Paredes de Nava]];<ref>{{Cita libro|titolo=Storia d'Italia continuata da quella del Guicciardini sino al 1789 di Carlo Botta: Tom. 9.-10|url=https://books.google.it/books?id=ug-r99PalF4C&pg=PA166&lpg=PA166&dq=gonzaga+paredes&source=bl&ots=-mjGqJB0dN&sig=ukJsDRQdU9oSRvgO7XqfvzrI53E&hl=it&sa=X&ei=UYkpVc6qH8e6UeW_gZAD&ved=0CFsQ6AEwDQ#v=onepage&q=gonzaga%20paredes&f=false|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1835|editore=Tip. di G. Ruggia e C.|lingua=it}}</ref>
* [[Grimani]]-Gonzaga, con Antonio Grimani, nobile veneziano, e Elena Gonzaga, figlia di [[Ludovico Francesco Gonzaga]], quarto [[Gonzaga di Palazzolo|marchese di Palazzolo]];<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-grimani_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Treccani.it. Vincenzo Grimani|accesso=14 dicembre 2014}}</ref>
* [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]]-Gonzaga, con [[Maria Luisa Gonzaga|Maria Luigia Gonzaga]] (1726-1773), figlia di [[Francesco Gonzaga (1684-1758)|Francesco]], II [[Duca di Solferino|duchessa di Solferino]], sposò Joaquin Anastasio Pignatelli de Aragon y Moncayo (1724-1776), V marchese di [[Mora (Spagna)|Mora]];<ref>{{cita web|lingua=es|url=https://palomatorrijos.blogspot.it/2009_11_01_archive.html|titolo=Paloma Torrejos|accesso=18 agosto 2012}}</ref>
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== Santi, cardinali e vescovi della famiglia Gonzaga ==
Al pari di altre importanti famiglie italiane ed europee, anche i Gonzaga annoverarono nella loro casata numerosi [[Governo della Chiesa|ecclesiastici]] (si calcola uno su cinque<ref>{{cita|Brunelli|p.170.|cidRoberto}}</ref>), alcuni di rango.<ref name= Brunelli/><br />
[[Santo]] fu [[Luigi Gonzaga]], proclamato da [[papa Benedetto XIII]] nel [[1726]].<ref>{{Cita libro|nome=Philippe de|cognome=Lignerolles|nome2=Jean-Pierre|cognome2=Meynard|titolo=Storia della spiritualità cristiana. 700 autori spirituali|url=https://books.google.it/books?id=83Jp4cgn7ewC&pg=PA193&dq=luigi+gonzaga+proclamato+santo&hl=it&sa=X&ved=0CBwQ6AEwAGoVChMI7JS-uryVyQIVSHNyCh3_xA7p#v=onepage&q=luigi%20gonzaga%20proclamato%20santo&f=false|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=2005|editore=Gribaudi|lingua=it|ISBN=978-88-7152-821-2}}</ref> Il primo [[cardinale]] fu [[Francesco Gonzaga (1444-1483)|Francesco Gonzaga]], nominato a soli diciassette anni da [[papa Pio II]]. [[Ercole Gonzaga]], cardinale, nel [[conclave]] del 25 dicembre [[1559]] per solo cinque voti non divenne papa<ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/95474|titolo=Santi e beati. Card. Ercole Gonzaga|accesso=17 marzo 2013}}</ref> (venne eletto [[Pio IV]]). Fu inoltre uno dei presidenti del [[concilio di Trento]]. Il primo [[vescovo]] della casata fu il beato [[Alberto Gonzaga]], nominato nel [[1288]].
 
=== Santi appartenenti alla famiglia Gonzaga ===
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== Genealogia ==
{{vedi anche|Tavole genealogiche della Casa dei Gonzaga}}
Gli storici che per primi compilarono le [[albero genealogico|genealogie]] attendibili della famiglia Gonzaga<ref>{{cita|Sorrentino|p. 138.|cidSorrentino}}</ref> furono il [[giurista]] [[Giacomo Daino]], sotto [[Isabella d'Este]] e il [[notaio]] [[Jacopo Daino]], entrambi mantovani.<ref>{{Cita libro|nome=Carlo : de'|cognome=Rosmini|titolo=Idea dell'ottimo precettore nella vita e disciplina di Vittorino da Feltre e de'suoi discepoli libri quattro del cav. Carlo De'Rosmini roveretano|url=https://books.google.it/books?id=nB06Cdo68qcC&pg=PA219&dq=jacopo+daino&hl=it&sa=X&ei=tbKOVff4Lar5ywOJsIbwCg&ved=0CDYQ6AEwBA#v=onepage&q=jacopo%20daino&f=false|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1845|editore=dalla tipografia di Gio. Silvestri|lingua=it}}</ref> Costui, nella sua qualità di sovrintendente degli archivi ducali al tempo del marchese [[Francesco II Gonzaga]], ebbe modo infatti di esaminare parecchi documenti originali relativi alla storia gonzaghesca.<ref>{{Cita libro|nome=Raffaele|cognome=Tamalio|titolo=La memoria dei Gonzaga: repertorio bibliografico gonzaghesco, 1473-1999|url=https://books.google.it/books?id=hm7gAAAAMAAJ&q=jacopo+daino&dq=jacopo+daino&hl=it&sa=X&ei=tbKOVff4Lar5ywOJsIbwCg&ved=0CEgQ6AEwBw|accesso=2023-08-31 agosto 2023|data=1999|editore=L.S. Olschki|lingua=it|ISBN=978-88-222-4811-4}}</ref>
=== Linea principale Gonzaga di Mantova (1328-1707) ===
{{Discendenza