Personaggi di Assassin's Creed: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 269:
 
=== Templari ===
* '''[[Şehzade_Ahmed_(figlio_di_Bayezid_II)|Ahmet]]''': zio di [[Solimano il Magnifico|Solimano]] e fratello di [[Selim I]], nutre una profonda apprensione verso il nipote ed è il suo migliore consigliere, ma non gode dello stesso favore presso il popolo e l'esercito. Volendo conquistarlo per divenire lui sovrano si rivelerà essere lui il vero capo dei Templari. L'attentato al principe aveva infatti lo scopo di rapire Solimano ai bizantini per poi salvarlo lui stesso e apparire come un eroe. In cambio ha aiutato gli stessi nella ricerca delle chiavi e a fomentare i disordini voluti da questi ultimi. Dopo che Ezio sventa il piano dei Templari, Ahmet getta la maschera rivelando i suoi veri intenti, affermando che Sofia Sartor, la donna amata dall'Assassino è nelle sue mani, minacciando di ucciderla se non gli consegnerà i sigilli. Tornato in città, Ezio scopre che Yusuf Tazim, il capo della gilda locale degli Assassini, si è sacrificato per proteggerla, e sconfigge le ultime forze dei Templari all'arsenale della città e poi alla [[Torre di Galata]], dove sconfigge gli ultimi bizantini e recupera le Chiavi di Masyaf, apparentemente cedute al nemico. Ezio si arrampica sulla costruzione solo per scoprire che la donna che stava per essere uccisa non è Sofia, che sta infatti per venire impiccata in un giardino poco lontano, e grazie al paracadute Ezio riesce a salvarla. Vistosi ormai perduto, Ahmet tenta la fuga, ma Ezio e Sofia gli stanno alle costole dando vita ad un inseguimento mozzafiato nelle campagne anatoliche. I due si danno battaglia senza pietà arrivando a distruggere entrambi i carri su cui viaggiano, per poi cadere in uno strapiombo dove Ezio riesce a resistere agli attacchi dell'avversario e a indebolirlo fino a giungere a terra. Raggiunti da Sofia, il principe e l'Assassino stanno per darsi battaglia ancora una volta, ma l'improvviso arrivo di un contingente di giannizzeri guidato da Selim in persona li ferma. Ahmet, pietrificato, cerca di avere spiegazioni, invitando loro a fermarsi in quanto il sultano non lo approverà, ma Selim gli rivela che il padre ha abdicato ed è lui il nuovo sultano, in quanto lo ha nominato erede dell'impero. Quindi, riconoscendo il fratello come traditore, lo uccide gettandolo in un burrone nel luogo dove si trovano. Doppiato da [[Federico Danti]].
* '''Laetitia England''': è una dirigente della Divisione Operazioni dell'Abstergo Industries e membro della Inner Sanctum dell'Ordine dei Templari. Il suo ufficio a Philadelphia è una stanza segreta costruita nel 1937, anno della fondazione della società. Al termine del Programma Addestramento Animi, Laetitia accolse nel suo ufficio segreto la recluta del progetto che dimostrò di essere la più promettente, Juhani Otso Berg. Una volta accolto il neo Maestro Templare nel suo ufficio, Laetitia ordinò a Daniel Cross di iniettare nel corpo del nuovo arrivato uno speciale microchip capace di monitorare ogni sua mossa. Successivamente, dopo che i Templari localizzarono uno dei leader dell'Ordine degli Assassini, William Miles, Laetitia ordinò a Berg di trovarlo ed eliminarlo.
* '''Leandros''': comandante del distaccamento [[bizantini|bizantino]] che ha occupato [[Masyaf]], riesce a catturare Ezio dopo un'accanita battaglia contro nel corso della quale l'assassino perde una delle sue due lame celate. Portato sulla torre più alta della rocca, Leandros cerca di impiccarlo, ma Ezio riesce a fuggire e ad entrare nella fortezza, motivo per cui era partito dall'Italia. Giunto alla porta della biblioteca, Ezio scopre di non poterla aprire perché sono richieste cinque chiavi. Ezio si getta all'inseguimento del nemico nelle distese attorno al villaggio e dopo alcuni scontri tra il suo carro e quello di Leandros, riesce ad entrare in possesso del diario di [[Niccolò Polo]], scoprendo che una delle chiavi per aprire la biblioteca di Altaïr è in mano ai Templari, mentre le altre sono nascoste a [[Costantinopoli]]. Doppiato da [[Pino Pirovano]].