Stadio Renzo Barbera: differenze tra le versioni

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[[File:Curva Mondello.jpg|thumb|La ''Curva Nord'' o ''Curva Mondello'' negli [[anni 1930|anni trenta]], prima del completamento del [[1948]]]]
 
Il primo nome dell'impianto fu "Littorio" ed era stato costruito in breve tempo dal [[regime fascista]], intenzionato a sostituire l'oramai inadatto campo sportivo "Ranchibile".<ref name=Basile>{{Cita|Basile 2006|pp. 42-44}}.</ref> Ai bordi del campo era inizialmente presente una pista di atletica leggera,<ref name=storia1932>{{Cita web|url=http://www.palermocalcio.it/it/societa/#_1932|titolo=Storia del Palermo Calcio - 1932|accesso=20 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120603130517/http://palermocalcio.it/it/societa/index.php#_1932|urlmorto=sì}}</ref> sulla quale venivano organizzate parecchie edizioni dei "Littoriali",<ref name=giordano2>{{Cita|Giordano 1982|p. 183}}.</ref> mentre ancora non erano state completate le due curve, che rimasero composte da un muro, un terreno digradante e una recinzione metallica;<ref name=giordano2/> lo stadio era quindi composto dai soli settori di tribuna coperta e gradinata, per una capienza di circa ventimila posti.<ref name=storia1932 />

All'epoca infatti gli spettatori, presenti sugli spalti laterali, non avevano posti a sedere: vi era solo un terreno digradante per permettere la visione del campo di gioco. Il "Littorio" fu ribattezzato il 27 giugno [[1937]] per essere intitolato a [[Michele Marrone]] (1906-1937),<ref>{{Cita web|autore=Claudio Mancuso|url=http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r1271.pdf|titolo= Palermo in camicia nera. Le trasformazioni dell'identità urbana (1922-1943)|data=10 dicembre 2008|accesso=19 agosto 2010}}</ref> ex calciatore del Palermo e [[Ufficiale (forze armate)|ufficiale]] dei [[Bersaglieri]], deceduto durante la [[guerra civile spagnola]], in seguito alle ferite riportate nella [[battaglia di Guadalajara]]. Lo stadio mantenne questa denominazione fino alla fine della [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.palermo.it/archivio_biografico_comunale/archivio_biografico_comunale.pdf|titolo=Michele Marrone - Archivio Biografico Comunale|accesso=11 marzo 2010|p=242|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120328232237/http://www.comune.palermo.it/archivio_biografico_comunale/archivio_biografico_comunale.pdf}}</ref>
[[File:La Favorita 1952.jpg|thumb|left|Vista dello stadio dal [[Monte Pellegrino]], nel [[1952]]]]
In seguito, negli inizi del [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]], l'impianto prese la denominazione di ''Stadio La Favorita'', dal nome della tenuta di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I di Borbone]] all'interno della quale sorge; nel [[1948]] fu soggetto alla prima grande ristrutturazione: abolita la pista di atletica leggera, furono contemporaneamente costruite le due curve, come prevedeva il progetto originale.<ref name=giordano2/> La capienza ufficiale passò a {{formatnum:41595}} spettatori, divisi in {{formatnum:30000}} tra le due curve, {{formatnum:8000}} in gradinata e {{formatnum:3595}} in tribuna.<ref name=giordano>{{Cita|Giordano 1982|pp. 127-129, 132-133}}.</ref>