Matthew Meselson: differenze tra le versioni

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Meselson fu uno dei sostenitori e leader della Biological Weapons Convention del 1973 e della Chemical Weapons Convention del 1993<ref name="dnalc.org" />. Insieme ai suoi colleghi, intraprese tre indagini sul campo con implicazioni per il controllo delle armi chimiche e biologiche. Durante agosto e settembre del 1970, a nome dell’[[American Association for the Advancement of Science]], Meselson guidò una squadra nella [[Repubblica del Vietnam]] per uno studio pilota sugli effetti ecologici e sanitari dell’uso degli erbicidi da parte dei militari<ref>Meselson, M.; Constable, J. (1971). "The Ecological Impact of Large Scale Defoliation in Vietnam". Sierra Club Bulletin. 56: 4–9.</ref><ref>Statement at hearing: Chemical and Biological Warfare, Committee on Foreign Relations, U.S. Senate, secret hearing held 30 April 1969, sanitized and printed 23 June 1969, 50 pp. SUDOC: Y4.F76/2:W23/2</ref>. Una volta tornato ad Harvard, lui e Robert Baughman svilupparono un metodo avanzato di spettrometria di massa per l’analisi di erbicidi tossici, applicandolo a campioni ambientali in [[Vietnam]] e negli Stati Uniti. Nel dicembre del 1970, il Presidente Richard Nixon ordinò una “rapida ma ordinata” eliminazione graduale dell’uso degli erbicidi in Vietnam<ref>Richard Lyons, New York Times, December 26, 1970 "Military to Curb Use of Herbicides" https://query.nytimes.com/mem/archive/pdf?res=9B00E3D6163FE43BBC4F51DFB467838B669EDE</ref>.
 
Durante ilgli 1980anni '80, Meselson ha investigatoinvestigò sulla “[[yellow rain]]”, una sedicentepresunta arma tossica sovietica, che sarebbe stata usatautilizzata contro le tribù [[Hmong]], in [[Laos]]. CitandoAnalizzando l’aspettol'aspetto fisico e il contenuto di polline didei campioni del presunto agente, eratrovò stata trovata una somiglianzasomiglianze con presunti attacchi attribuiti a docce di feci da parte di sciami d’apid'api, un fenomeno che lui e l’entomologol'entomologo Thomas Seeley documentavanodocumentarono durante una ricerca sul campo nel 1983, in [[Thailandia]];. aA causa dell’incapacitàdell'incapacità dei laboratori del Governogoverno Americanoamericano e del Regno Unito di corroborare un rapporto iniziale sulla presenza di [[tricoteceni]], micotossine sesquiterpeniche nei campioni del presunto agente ede in campioni biomedici di presunte vittime; per, vianonché della mancanza di qualsiasi provaprove a sostegno dopo colloqui esaustivi con i disertori militari e prigionieri;, Meselson ede i suoi colleghi hanno sostenutosostennero che le accuse sull'utilizzo di un'arma tossica fossero senza fondamento.infondate<ref>Nowicke, J.; Meselson, M. (1984). "Yellow Rain: A Palynological Analysis". Nature. 309 (5965): 205–206. doi:10.1038/309205a0. PMID 6717598.</ref><ref>Seeley, T.D.; Nowicke, J.W.; Meselson, M.; Guillemin, J.; Akratanakul, P. (1985). "Yellow Rain". Scientific American. 253: 128–137. doi:10.1038/scientificamerican0985-128.</ref><ref>Meselson, M. and J.P. Robinson (2008). The Yellow Rain Affair: Lessons from a Discredited Allegation. Chapter 4 in Terrorism, War or Disease? Unraveling the Use of Biological Weapons. eds. S. Clunan, P. Levoy, S. Martin. Stanford University Press pp 72-96 ISBN 9780804759762</ref><ref>Pribbenow, Merle L. (2006). "'Yellow Rain': Lessons from an Earlier WMD Controversy". International Journal of Intelligence and Counterintelligence. 19: 737–745. doi:10.1080/08850600600656525.</ref>.
Meselson giunse alla conclusione che il fenomeno della yellow rain fosse dovuto a feci di api piuttosto che a un'arma chimica. Il suo lavoro ha contribuito a chiarire la questione e ha sollevato dubbi sulle accuse iniziali riguardanti l'uso di armi chimiche in quella regione.
 
Nell’aprile del 1980, Meselson è stato consulente della [[CIA]] per indagare su un’epidemia di antrace in una città sovietica. Lui concluse che, sulla base delle prove disponibili, la spiegazione ufficiale Sovietica sulla causa dell’epidemia, attribuibile al consumo di carni infette, era plausibile, ma che ci sarebbe dovuta essere un'indagine in loco.