Piero Chiara: differenze tra le versioni

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== Stile narrativo ==
La vena narrativa di Piero Chiara è imperniata su "piccole storie" perlopiù ambientate attorno al [[lago Maggiore]] (tra l'alta [[Lombardia]], il [[Piemonte]] orientale e il Ticino svizzero) e focalizzate sulle piccolezze della vita di provincia, osservate e raccontate con arguzia, ironia e umorismo. I personaggi sono ugualmente "piccoli" abitanti di provincia, dalla piccola borghesia fino a soggetti più "ai margini" della società e della legge.<ref name=torinese>[https://iltorinese.it/2024/08/06/piero-chiara-e-la-narrazione-della-provincia-italiana/ Piero Chiara e la narrazione della provincia italiana] - ''iltorinese.it'', 6 ago 2024</ref>
 
Essendo lui stesso amante del biliardo, delle carte e dell'ozio, Chiara fu in parte autobiografico nella costruzione dei suoi personaggi.<ref>[https://www.rsi.ch/cultura/letteratura/Piccole-storie-di-un-grande-scrittore--1781229.html Piccole storie di un grande scrittore] - ''rsi.ch'', 23 mar 2024</ref> La costruzione delle storie è sempre ben congegnata, con eguale attenzione ai dettagli, dalla descrizione dei luoghi fino all'indagine psicologica dei personaggi, puntando a metterne in evidenza vizi e virtù.<ref>[https://www.andreapaganini.ch/PIERO_CHIARA-INCANTAVI_E_ALTRE_POESIE_files/milanichiaraliberta080413.pdf Piero Chiara, un occhio ironico su vizi e virtù] - ''Libertà'', 9 apr 2013</ref>
 
Nella scelta degli argomenti, Chiara non lesinò temi anche "scabrosi" (l'omicidio, l'adulterio, l'ossessione erotica), ma senza scadere in volgarità o morbosità.<ref>Piero Chiara, ''Racconti'', Milano, Mondadori, 2008</ref> Col tempo, soprattutto nelle opere più tarde, è riscontrabile anche una crescente nostalgia per il passato e l'impossibilità di tornarvi; parallelamente, come osservato anche da [[Alcide Paolini]], la sua vena ironica si fece meno "graffiante".<ref name=limina />
 
La produzione letteraria di Chiara fu comunque ben più ampia e variegata rispetto alle sue opere di maggior circolazione, spaziando dalla poesia (la sua opera d'esordio, pubblicata durante l'esilio svizzero, fu proprio una raccolta di liriche) all'attività giornalistica (condotta sulle "terze pagine" di quotidiani e riviste in Italia e Svizzera italiana, dove pubblicò sia [[elzeviri]], sia brevi storie), per arrivare a quella di biografo: fu in particolare tra i più eminenti studiosi della vita e delle opere dello scrittore e avventuriero [[Giacomo Casanova]]. Pubblicò molti scritti sull'argomento che raccolse poi nel libro ''Il vero Casanova'' (1977). Curò anche, per Mondadori, la prima edizione integrale, basata sul manoscritto originale, dell'opera autobiografica del Casanova: ''Histoire de ma vie''. Scrisse anche la sceneggiatura dell'edizione televisiva (1980) dell'opera di [[Arthur Schnitzler]] ''Il ritorno di Casanova''. Altrettanta attenzione fu dedicata a [[Gabriele D'Annunzio]], di cui ugualmente scrisse una biografia.<ref name=torinese /> Fu infine anche traduttore, dando alle stampe una propria versione del ''[[Satyricon]]'' di [[Petronio Arbitro]]<ref>[https://tortugamagazine.net/federico-roncoroni-luomo-delle-parole/ Federico Roncoroni, l’uomo delle parole] - ''tortugamagazine.net''</ref> e, tra l'altro, adattando in italiano le poesie di [[Miguel Hernandez]] (che verranno pubblicate solo postume).<ref>[https://www.varesenews.it/2021/05/viaggio-nelle-poesie-hernandez-tradotte-piero-chiara/1342683/ Viaggio nelle poesie di Hernandez tradotte da Piero Chiara] - ''varesenews.it'', 24 mag 2021</ref>
 
== Opere ==