Lydia Simoneschi: differenze tra le versioni

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Fra l'inizio degli anni quaranta fino alla prima metà degli anni sessanta, la carriera della Simoneschi conobbe un periodo talmente felice da valerle la nomea di «regina» del doppiaggio italiano: prestò la sua voce a quasi tutte le più grandi dive [[hollywood]]iane, da [[Ingrid Bergman]] a [[Barbara Stanwyck]], da [[Bette Davis]] a [[Marlene Dietrich]], da [[Maureen O'Hara]] a [[Joan Crawford]], da [[Vivien Leigh]] (celebri i doppiaggi per i film ''[[Via col vento]]'' e ''[[Un tram che si chiama Desiderio (film 1951)|Un tram che si chiama Desiderio]]'') a [[Susan Hayward]] e, in varie occasioni, anche ad alcune fra le più famose attrici italiane, come [[Sophia Loren]], [[Sylva Koscina]] e [[Silvana Pampanini]]. Una delle principali capacità riconosciute alla Simoneschi era quella di sapersi adattare molto bene ai diversi stili recitativi delle numerose attrici a cui prestava la voce.
 
La sua grande versatilità come doppiatrice si evidenzia, ad esempio, nel film di [[Pietro Germi]] ''[[Un maledetto imbroglio]]'' (1959), in cui doppia contemporaneamente sia una giovane [[Eleonora Rossi Drago]], co-protagonista del film, sia l'anziana [[Nanda De Santis]].
 
Lydia Simoneschi doppiò anche diversi personaggi del cinema d'animazione (specialmente nelle produzioni della [[Disney]]), interpretando il più delle volte personaggi buoni, come ad esempio le fate, ma fu anche [[Maga Magò]] ne ''[[La spada nella roccia (film)|La spada nella roccia]]'' (1962).