Brian Eno: differenze tra le versioni

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|genere3 = Glam rock
|nota genere = <ref name="AM">{{allmusic|artist|p74178|Brian Eno|autore=Jason Ankeny}}</ref><ref name="Exclaim">{{cita web|url=http://exclaim.ca/music/article/brian_eno-sweet_science|titolo=Brian Eno Sweet Science|accesso=8 agosto 2017|lingua=en}}</ref><ref name="OndaRock">{{cita testo|url=http://www.ondarock.it/altrisuoni/brianeno.htm|titolo=Brian Eno - biografia, recensioni, discografia, foto :: OndaRock<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.factmag.com/2016/11/15/brian-eno-reflection-ambient-warp/|titolo=Brian Eno announces new ambient album Reflection|accesso=6 settembre 2017|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/music/musicblog/2017/jan/25/brian-eno-10-of-the-best|titolo=Brian Eno – 10 of the best|accesso=6 settembre 2017|lingua=en}}</ref>
|nota genere2 = <ref name=Exclaim/><ref name="OndaRock"/><ref>{{cita libro|titolo=Bring the Noise: 20 Years of Writing About Hip Rock and Hip Hop|url=https://archive.org/details/bringnoise20year0000reyn|autore=Simon Reynolds|editore=Soft Skull Press|anno=2011|ppp=187|lingua=en}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=The Mojo Collection: 4th Edition|autore=Autori vari|editore=Canongate Books|anno=2007|ppp=418|lingua=en}}</ref>
|nota genere3 = <ref name="AM"/><ref name="Exclaim"/><ref name="OndaRock"/>
|anno inizio attività = 1970
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Nella realizzazione dell'album i musicisti si aiutarono con l'utilizzo delle "[[Strategie Oblique]]", un mazzo di 100 carte ideate da Eno assieme all'artista anglo-tedesco [[Peter Schmidt (artista)|Peter Schmidt]].<ref>Howard, 2004. p.192</ref> Ogni carta, la cui prima pubblicazione fu del gennaio 1975, contiene un aforisma.<ref>{{en}}Brian Eno: {{cita testo|url=http://www.rtqe.net/ObliqueStrategies/OSintro.html|titolo=Introduzione alle ''Strategie Oblique''}} su rtqe.net</ref> Le ''Strategie Oblique'' saranno d'aiuto anche in molti dei successivi lavori dell'artista.<ref>{{Cita news|url = http://sentireascoltare.com/artisti/brian-eno/|titolo = Brian Eno|editore = Sentireascoltare|accesso = 5 aprile 2017}}</ref>
 
Con il proprio stile Eno diventò un fenomeno di massa. Dopo un tour con il gruppo inglese dei [[The Winkies|Winkies]] e un concerto londinese con [[Kevin Ayers]], [[John Cale]] e [[Nico (cantante)|Nico]] dei [[Velvet Underground]] (la maggior parte dei brani sono pubblicati nell'album ''[[June 1, 1974]]''), Brian Eno pubblicò nel 1975 il suo terzo disco solista, ''[[Another Green World]]'', dove ritrovò Fripp e musicisti comprendenti [[Phil Collins]], alla batteria, e [[John Cale]], alla viola. L'album, considerato uno dei suoi migliori<ref name="all2">{{en}}Westergaard, Sean: {{cita testo|url=http://www.allmusic.com/album/discreet-music-r2072348/review|titolo=Recensione di ''Discreet Music''}} Allmusic</ref> rappresenta una svolta nella musica di Eno, che smorza i concitati toni rock dei precedenti lavori presentando brani meditativi e rilassati (nove su quindici sono strumentali), ed entra in contatto con le sonorità della [[musica d'ambiente]].<ref name=Eddy>{{cita libro|titolo=Rock. 500 dischi fondamentali|autore=Eddy Cilià, Federico Guglielmi|editore=Giunti|anno=2002|ppp=95}}</ref>
 
Polistrumentista, appassionato di scultura, pittura e videoarte, Eno iniziò a realizzare opere di ogni tipo. In questo periodo pubblicò due libri in cui espone le sue teorie "non-musicali": ''Music for Non Musicians'' e ''Oblique Strategy'', corredato dal mazzo di carte/aforismi.
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Il primo album ambient è però ''Discreet Music'' (1975), contenente brani lunghi, strumentali e ipnotici (fra cui i trenta minuti della title track),<ref name="Cilia70" /><ref name="Dimery2" /> a cui seguirà la "pausa" rock del celebre ''Before and After Science'' (1977), un eterogeneo album rock e in parte ambientale che anticipa i futuri interessi di Eno per la musica etnica e quella minimalista: genere che avrà modo di approfondire con il compositore [[Harold Budd]].<ref>Dimery; pag. 373</ref> Nel frattempo, l'artista inglese ha inciso due album a fianco della formazione [[krautrock]] dei [[Cluster (gruppo musicale tedesco)|Cluster]] che risentono fortemente l'influenza dello stile di questi ultimi (''Cluster & Eno'' del 1977 e ''After the Heat'' del 1978).<ref name="Cilia70" /> La ricerca nell'ambito della musica ambientale prosegue con il sopracitato ''Music for Airports'' (1978),<ref name="Cilia70" /> che presenta quattro lunghe composizioni statiche,<ref name="Buckley" /> ''Music for Films'' (1978), contenente numerosi brani di brevissima durata e ''On Land'' (1982). Quest'ultimo è frutto di una rielaborazione di suoni di varia natura e segnò una nuova fase per l'artista che, secondo le parole del critico [[David Toop]], "si spinse verso una nuova concezione della musica come campo acustico, allontanandosi dall'oggettivazione delle strutture sonore in composizioni prestabilite."<ref>Toop; pag. 153-154</ref>
 
Negli anni ottanta, Eno si è cimentato nella musica etnica collaborando con [[Jon Hassell]] (''Possible Musics'' del 1980) e [[David Byrne]] (''My Life in the Bush of Ghosts'' del 1981), adattando le sonorità primitive alle moderne tecnologie<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|ppp=169}}</ref> e avrebbe intrapreso a più riprese il discorso della musica ambient come dimostrano ''Apollo'' (1983), ''Thursday Afternoon'' (1985) e i due sequel di ''Music for Films'': ''More Music for Films'' (1983) e ''Music for Films, Volume 3'' (1988). ''Nerve Net'' (1992) segna un momentaneo ritorno al formato canzone, ''Neroli'' (1993) è un'unica lunghissima composizione statica,<ref name="Scaruffi" /> mentre ''Spinner'' (1995), una collaborazione con [[Jah Wobble]] frutto di una reincisione di suoni pre-registrati, segue la scia della musica [[jungle (genere musicale)|jungle]].<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '90 (quinto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|ppp=230}}</ref> Sempre esplorando nuovi linguaggi, il "non musicista" ha pubblicato, fra gli altri, nel nuovo millennio: ''Another Day on Earth'' (2005), vicino al formato della [[ballata (musica)|ballata]], l'improvvisato ''Small Craft on a Milk Sea'' (2010) e ''Drums Between the Bells'' (2011), realizzato sfruttando voci manipolate.<ref name="Scaruffi" />
 
== Influenze ==