Helmut Schmidt: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 = funzionario
|Nazionalità = tedesco
|Immagine = Bundesarchiv B 145 Bild-F039405-0014, Hannover, SPD-Bundesparteitag, Schmidt.jpg
|Didascalia = Helmut Schmidt durante un discorso alla conferenza della [[SPD]] ad [[Hannover]] nel 1973
|PostNazionalità =, [[[[Cancelliere federale della Germania|cancelliere federale]] della [[Repubblica Federale di Germania]] dal 6 maggio 1974 al 1º ottobre 1982}}
}}
 
Nel 1946, dopo aver partecipato al [[secondo conflitto mondiale]], si iscrisse al [[Partito Socialdemocratico di Germania]] e fece parte del [[Bundestag]] dal 1953 al 1962 e poi dal 1967 al 1987. Fra il 1969 e il 1972 fu [[Ministri della difesa della Germania|Ministro della difesa]] nel [[governo Kiesinger]], di grande coalizione. Nel 1972 il neo-cancelliere [[Willy Brandt]] (SPD) gli affidò il ruolo di [[Ministri delle finanze della Germania|Ministro delle finanze]]. Nel 1974, con le dimissioni di Brandt in seguito al coinvolgimento di un suo consigliere, [[Günter Guillaume]], in una rete di spionaggio a favore della [[DDR]], Schmidt gli subentrò alla guida del governo. Rimase in carica come cancelliere federale per otto anni, presiedendo tre governi ([[Governo Schmidt I|Schmidt I]], [[Governo Schmidt II|II]] e [[Governo Schmidt III|III]], tutti in coalizione con il [[Partito Liberale Democratico (Germania)|Partito Liberal-Democratico]] (FDP)) e stabilendo il record di permanenza fra i cancellieri della SPD. Il periodo dei cancellierati Schmidt fu segnato dal [[terrorismo]] ([[banda Baader-Meinhof]]), dalla [[guerra fredda]] che coinvolgeva la RFD e la vicina [[DDR]], dal rafforzamento dell'[[Comunità europea|integrazione europea]] e dalla [[Crisi energetica (1979)|crisi energetica]] che provocò forti fiammate [[Inflazione|inflazionistiche]] in tutto l'Occidente industrializzato, segnato anche dalla [[recessione]] o [[stagflazione]].
Con più di otto anni a capo del governo, detiene il record di longevità dei cancellieri SPD. È stato [[Cancelliere federale della Germania]] (Germania Ovest) dal 6 maggio 1974 al 1º ottobre 1982 (governi [[Governo Schmidt I|Schmidt I]], [[Governo Schmidt II|II]] e [[Governo Schmidt III|III]]). Dopo aver partecipato al [[secondo conflitto mondiale|conflitto mondiale]], divenuto membro del [[Partito Socialdemocratico di Germania]] nel 1946, fu parlamentare del [[Bundestag]] nel 1953-1962. Mantenne il ruolo di [[Ministri della difesa della Germania|Ministro della difesa]] della RFT dal 1969 al 1972, diventando nel 1972 [[Ministri delle finanze della Germania|Ministro delle finanze]] ([[governo Brandt I]]).
 
Nel 1982, i disaccordi in tema di politica economica e politica estera fra SPD e FDP indussero i liberal-democratici a rompere la coalizione e presentare insieme al Partito Popolare (CDU/CSU) una [[mozione]] di [[sfiducia costruttiva]] per sostituire Schmidt con [[Helmut Kohl]]. Lasciati i ruoli di governo, nel 1983 assunse la condirezione del settimanale ''[[Die Zeit]]'' che detenne fino alla morte. Nel 1986 Schmidt fu tra i promotori dell'[[Unione economica e monetaria dell'Unione europea|unione monetaria europea]] e della [[Banca centrale europea]]. Nello stesso anno, dopo essersi scontrato su questioni economiche con l'ala sinistra della SPD, si ritirò dal Parlamento. Negli anni successivi scrisse diversi saggi di argomento politico ed economico e godette di popolarità e stima tra i partiti come ''[[Statista|statista anziano]]''.
Nel 1974 subentrò a [[Willy Brandt]] alla guida del governo, dopo che questo si era dimesso per la scoperta del coinvolgimento di un suo consigliere, [[Günter Guillaume]], in una rete di spionaggio a favore della [[DDR]]. Schmidt resse il paese per otto anni, durante un periodo segnato dal [[terrorismo]] ([[banda Baader-Meinhof]]), dalla [[guerra fredda]] che coinvolgeva la RFD e la vicina [[DDR]], dal rafforzamento dell'[[Comunità europea|integrazione europea]] e dalla [[Crisi energetica (1979)|crisi energetica]] che provocò forti fiammate [[Inflazione|inflazionistiche]] in tutto l'Occidente industrializzato, segnato anche dalla [[recessione]] o [[stagflazione]].
 
Venne sostituito nel 1982 da [[Helmut Kohl]] per mezzo di una [[mozione]] di [[sfiducia costruttiva]], presentata dai suoi ex-alleati della [[Partito Liberale Democratico (Germania)|FDP]] insieme alla CDU/CSU. I quattro ministri della FDP avevano lasciato pochi giorni prima la coalizione social-liberale formata da SPD e FDP in seguito a disaccordi in tema di politica economica e politica estera. La mozione di sfiducia costruttiva contro Schmidt fu la seconda utilizzata nella storia della [[Repubblica Federale Tedesca]], dopo quella utilizzata nel 1972 da [[Rainer Barzel]], leader della CDU, contro il cancelliere [[Willy Brandt]]: questa mozione non ebbe successo, venendo a mancare a Barzel 2 voti sui 249 che sarebbero stati necessari per sostituire Brandt.
 
Dal 1953 al 19 gennaio 1962 e dal 1965 al 1987 è stato membro del [[Bundestag|Bundestag tedesco]] e dal 27 febbraio 1958 al 29 novembre 1961 è stato anche [[membro del Parlamento europeo]]. Si ritirò dal Parlamento nel 1986, dopo essersi scontrato con l'ala sinistra della SPD, che gli si oppose in difesa e delle questioni economiche. Nel 1986 è stato uno dei principali promotori dell'[[Unione economica e monetaria dell'Unione europea|unione monetaria europea]] e di una [[Banca centrale europea]].
 
Dopo il suo cancellierato, Schmidt ha goduto di popolarità e stima tra i partiti come ''[[Statista|statista anziano]]''. Ha anche scritto numerosi libri ed è stato condirettore del settimanale ''[[Die Zeit]]'' dal 1983 fino alla sua morte.
 
== Biografia ==