Assassinio sull'Orient Express: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m Annullate le modifiche di 93.41.33.49 (discussione), riportata alla versione precedente di 185.85.25.78
Etichetta: Rollback
Riga 39:
All'interno della camera di Ratchett/Cassetti, Poirot, il signor Bouc e il dottor Constantine trovano un fazzoletto con la lettera "H" elegantemente ricamata. Domandando a tutte le donne, dalle più umili alle più ricche, se avessero l'H nel nome o nel cognome, viene fuori che il fazzoletto non è di nessuno. I sospetti cadono poi sulla contessa Andrenyi, il cui nome è Elena. Ma sul passaporto di quest'ultima c'è una macchia di unto (creata appositamente dal conte Andrenyi), che nasconde la H davanti al nome, pertanto la contessa si chiama Helena e non Elena. Nonostante ciò il fazzoletto non apparteneva alla contessa Andrenyi, bensì alla principessa Dragomiroff, di origine russa, l'unica donna alla quale non è stato domandato se il fazzoletto fosse suo. Il suo nome di battesimo era Natalia, ma in alfabeto cirillico la N si scrive come l'H. Svelato questo mistero, il fazzoletto torna alla sua proprietaria.
 
==== Il waternettapipe ====
Sempre nella stanza di Ratchett, oltre al fazzoletto ricamato sopra citato, Poirot e i suoi due compagni rinvennero un curapipe. Durante le deposizioni Poirot, con molta astuzia, domandò ai passeggeri se fumassero la pipa. Tutti, a quanto pare, fumavano la sigaretta, tranne il colonnello Arbuthnot, il quale disse senza alcun problema di fumare la pipa e che probabilmente il nettapipe fosse di sua proprietà.
 
Riga 51:
Poirot fa ispezionare le valigie e in quella della cameriera tedesca viene ritrovata l'uniforme del finto controllore, facendo presumere che l'assassino, scappando e avendo trovato quello scompartimento vuoto, l'abbia infilata nella valigia. Tornato al suo scompartimento, Poirot trova il kimono scarlatto dentro la sua valigia.La prende come una sfida, accettandola.
 
=== cavolo amaroFinale ===
L'alternarsi di colpi di scena porterà alla soluzione del caso, e al termine dell'inchiesta Poirot potrà presentare al sig. Bouc, al dottor Constantine e agli altri viaggiatori due possibili soluzioni del caso: una prima, semplice conclusione secondo cui uno sconosciuto, travestito da dipendente delle ferrovie, sia entrato nella cabina di Cassetti e lo abbia pugnalato. E una seconda ipotesi, assai più ardita e complessa, illustrata da Poirot attraverso una precisa e accurata ricostruzione dell'accaduto, durante la quale innumerevoli frammenti fino ad allora sconnessi verranno a combaciare. Stando a questa deduzione, il signor Cassetti è stato colpito da dodici pugnalate, ognuna vibrata da una diversa persona. Quindi il colpevole non è uno solo, ma ad aver ucciso Cassetti sono state dodici persone diverse (undici dei dodici passeggeri della carrozza Istanbul-Calais e un controllore), che avevano deliberatamente trovato sistemazione sul treno per portare a termine una vendetta per la morte della piccola Daisy, a cui tutti i sospettati erano profondamente legati.