Naufragio della Costa Concordia: differenze tra le versioni

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Perplessitá - dal momento che Punta Giglio è in Sardegna, ho riscontrato delle strane versioni su cosa abbia fatto. Inoltre il concetto di inchino è usato come manovra di cortesia per la discesa dal lato lungo parallela alla barca e forse qui è stata sperimentata per la prima volta come salvataggio in extremis in condizioni di non accessibilità per motivi ignoti al porto.
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=== La rotta e l'impatto con gli scogli ===
{{dx|[[File:Costa-concordia-route2.png|miniatura|[[Rotta navale|Rotta]] prevista della nave]]}}
La ''Costa Concordia'', [[motonave]] da crociera costruita nei cantieri navali [[Fincantieri]] [[Cantiere navale di Sestri Ponente|di Sestri Ponente]] tra il [[2004]] e il [[2006]], di circa 290 metri di lunghezza e poco più di 114.000 [[Tonnellata di stazza|tonnellate di stazza lorda]], salpò dal porto di Civitavecchia alle 18:57 di venerdì 13 gennaio 2012, per l'ultima tappa<ref name=Tappa/> della crociera ''Profumo d'agrumi'' nel [[Mar Mediterraneo]], con {{formatnum:4229}} persone a bordo, di cui {{formatnum:3216}} passeggeri e {{formatnum:1013}} membri dell'equipaggio<ref name="conteggio" /> agli ordini del [[Comandante (nautica)|comandante]] Francesco Schettino, 51 anni. La nave aveva iniziato la crociera dal porto di [[Savona]], aveva fatto scalo presso [[Marsiglia]], [[Barcellona]], [[Palma di Maiorca]], [[Cagliari]], [[Palermo]] e [[Civitavecchia]] e stava ritornando verso Savona, come previsto dall'itinerario<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_14/nave-crociera-incagliata-morti_da423a42-3e72-11e1-8b52-5f77182bc574.shtml|titolo=Naufragio al Giglio, tre morti annegati. Fermati il comandante e il primo ufficiale|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Milano|data=14-15 gennaio 2012|accesso=14 gennaio 2012}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Massimo Vanni, Laura Montanari, Simona Poli, (inviati)|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/14/news/tragedia_al_giglio_panico_per_oltre_4000_persone_tre_morti_14_feriti_dispersi_non_quantificabili-28084193/?ref=HREA-1|titolo=Tragedia al Giglio, panico per oltre 4&nbsp;000 persone tre morti, 14 feriti, dispersi "non quantificabili"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=14|mese=gennaio|anno=2012|accesso=14 gennaio 2012}}</ref>. Uscita dal porto di Civitavecchia alle 19:18 con una velocità di 15,5 nodi, la nave prese poi la rotta 302° alla velocità di 16 [[Nodo (unità di misura)|nodi]], seguendo l'itinerario usualmente percorso dalle navi della compagnia nel tratto da Civitavecchia a Savona<ref name="periziagip">{{cita web|url=https://dadosav.files.wordpress.com/2012/07/costa-concordia-relazione-tecnica.pdf|titolo=Relazione tecnica dei periti del GIP|accesso=10 gennaio 2022|urlmorto=no}}</ref>. Alle 21:04, nel punto di latitudine 042°18'.9258 N e di longitudine 011°09'.6008 E, la nave lasciò la [[Rotta navale|rotta]] usuale, assumendo quella di 278° con una velocità di 15,5 nodi, per una manovra di passaggio ravvicinato (nota come «inchino» o «saluto») presso l'isola del Giglio, prevista da prima della partenza e richiesta, secondo quanto deposto dal comandante Schettino, dal ''[[Maître#Nella ristorazione tradizionale|maître]]'' Antonello Tievoli, possessore di una casa sull'isola<ref name="periziagip" />. Alcune perplessità: dopo il primo impatto, apparentemente, la nave prende il largo per lo stretto di San Bonifacio, non è possibile che la metà dal nome Giglio fosse Punta Giglio e il passaggio straordinariamente paesaggistico fosse quello dell'Isola Piana? Che una volta abbandonato questo piano, Schettino abbia volutamente e idiosincratica mente, ripiegato sulla piccola isola del Giglio? E con quale coraggio, sapendo di contravvenire alle leggi sulla distanza dalla costa? La manovra dell'inchino da lui spacciata per saluto, non è la manovra di discesa o di salvataggio che si attua non avendo possibilità di utilizzo di un molo e quindi abbordando una costa, che implica l'inclinazione sul fianco?
 
Nei pressi dell'isola, essendo in rotta di collisione, la nave si sarebbe dovuta dirigere verso Nord per riprendere la normale navigazione parallela alla costa. Alle 21:36 il [[primo ufficiale di coperta]] Ciro Ambrosio, al quale in quel momento era affidata la conduzione della navigazione, ordinò al [[timoniere]] Jacob Rusli Bin di assumere rotta 290°. Il comandante Schettino salì in [[Ponte di comando|plancia]] alle 21:34, poco dopo aver avuto una breve conversazione telefonica sulla profondità del fondale con un ex comandante in pensione, Mario Terenzio Palombo, ed assunse il comando alle 21:39. Schettino subito ordinò rotta 300° e velocità 16 nodi, e, mezzo minuto più tardi, rotta 310° e poi 325° in modo da proseguire l'accostata per l'avvicinamento all'isola del Giglio<ref name="periziagip"/>. Alle 21:42 e alle 21:43 Schettino ordinò rotta 330° e poi in rapida successione 335°, 340° e 350°, per passare davanti all'abitato di Giglio Porto tenendosi il più sottocosta possibile, volendo emettere dei fischi di saluto<ref name="periziagip"/>. (Ma non si rischia per insultare!?)
{{dx|[[File:Costa Concordia map 13-1-2012 (it).png|thumb|L'ultima rotta della ''Costa Concordia'']]}}
[[File:Traiettoria Concordia.png|thumb|upright|200px|Il profilo del fondale marino al largo della costa dell'isola con la posizione del relitto e il punto approssimativo di impatto|alt=]]